
Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.
Buondì lettori! Rieccomi qui come ogni lunedì a tenervi compagnia con questa rubrica. Oggi ho deciso di riportarvi l'incipit di uno dei libri che ho ricevuto da poco e che non vedo l'ora di leggere.
di Cecelia Ahern
Jenny-May Butler, la bambina che abitava di fronte a casa mia, scomparve quando ero piccola.
La polizia irlandese aprì il caso e diede inizio a una lunga ricerca. Per mesi ogni sera la storia di Jenny-May era al telegiornale, ogni mattina compariva sulle prime pagine dei quotidiani, ovunque se ne parlava. L'intero Paese si mobilitò; per me che avevo dieci anni era la più grande ricerca di una persona scomparsa che avessi mai visto e in qualche modo sembrava coinvolgere chiunque.
Jenny-May Butler era una bellezza con i capelli biondi e gli occhi azzurri che sorrideva radiosa dallo schermo della TV nei soggiorni delle case; la gente si commuoveva e i genitori abbracciavano i propri figli un po' più forte prima di mandarli a letto. Era nei sogni e nelle preghiere di tutti.
Aveva dieci anni, la mia stessa età, ed eravamo in classe insieme. Ogni giorno fissavo la sua bella fotografia al telegiornale e ascoltavo parlare di lei come se fosse un angelo. Da quello che dicevano, non si sarebbe mai immaginato che tirasse i sassi a Fiona Brady durante l'intervallo, quando la maestra non guardava, oppure che mi chiamasse "vacca con i ricci" davanti a Stephen Spencer perché andasse dietro a lei invece che a me. No, in quei pochi mesi era diventata un essere perfetto, e a me non sembrava giusto rovinare tutto. Dopo un po' dimenticai le cose cattive che aveva fatto, perché non era più semplicemente Jenny-May; era Jenny-May Butler, la dolce bambina scomparsa di quella brava famiglia che piangeva ogni sera al notiziario delle nove.
Non venne mai ritrovata, nemmeno il suo corpo, non una traccia; sembrava essersi volatilizzata. Non furono visti personaggi sospetti aggirarsi nei paraggi, nessuna telecamera a circuito chiuso riprese i suoi ultimi spostamenti, non ci furono testimoni né indiziati. Interrogarono tutti. Gli abitanti della nostra via iniziarono a sospettare l'uno dell'altro.
La polizia irlandese aprì il caso e diede inizio a una lunga ricerca. Per mesi ogni sera la storia di Jenny-May era al telegiornale, ogni mattina compariva sulle prime pagine dei quotidiani, ovunque se ne parlava. L'intero Paese si mobilitò; per me che avevo dieci anni era la più grande ricerca di una persona scomparsa che avessi mai visto e in qualche modo sembrava coinvolgere chiunque.
Jenny-May Butler era una bellezza con i capelli biondi e gli occhi azzurri che sorrideva radiosa dallo schermo della TV nei soggiorni delle case; la gente si commuoveva e i genitori abbracciavano i propri figli un po' più forte prima di mandarli a letto. Era nei sogni e nelle preghiere di tutti.
Aveva dieci anni, la mia stessa età, ed eravamo in classe insieme. Ogni giorno fissavo la sua bella fotografia al telegiornale e ascoltavo parlare di lei come se fosse un angelo. Da quello che dicevano, non si sarebbe mai immaginato che tirasse i sassi a Fiona Brady durante l'intervallo, quando la maestra non guardava, oppure che mi chiamasse "vacca con i ricci" davanti a Stephen Spencer perché andasse dietro a lei invece che a me. No, in quei pochi mesi era diventata un essere perfetto, e a me non sembrava giusto rovinare tutto. Dopo un po' dimenticai le cose cattive che aveva fatto, perché non era più semplicemente Jenny-May; era Jenny-May Butler, la dolce bambina scomparsa di quella brava famiglia che piangeva ogni sera al notiziario delle nove.
Non venne mai ritrovata, nemmeno il suo corpo, non una traccia; sembrava essersi volatilizzata. Non furono visti personaggi sospetti aggirarsi nei paraggi, nessuna telecamera a circuito chiuso riprese i suoi ultimi spostamenti, non ci furono testimoni né indiziati. Interrogarono tutti. Gli abitanti della nostra via iniziarono a sospettare l'uno dell'altro.
Che ne dite? A me sembra davvero molto promettente come inizio. Ovviamente mi è venuto da chiedermi dove fosse effettivamente sparita questa bambina, ma già la trama del libro lo suggerisce e non vedo l'ora di vedere come l'autrice tratterà questo argomento e questa fantastica idea che ha avuto! Mi è piaciuta anche molto la breve riflessione sul modo in cui viene vista dagli altri Jenny-May dopo la sua scomparsa e il messaggio che l'autrice ha voluto trasmettere in quelle poche righe.
Voi cosa ne pensate? Avete in programma di leggere questo romanzo o l'avete già letto? Alla prossima!