Quantcast
Channel: Reading is Believing ♥
Viewing all articles
Browse latest Browse all 771

Recensione "La custode di mia sorella" di Jodi Picoult

$
0
0
Buonasera lettori! Come ve la passate? Io devo dire che non c'è male! Anche se in vacanza non sono praticamente riuscita a leggere nulla - viaggio in aereo a parte - mi ritrovo ad avere ben tre recensioni in arretrato e così sta sera ho deciso di postarvi la prima e di parlarvi de La custode di mia sorella di Jodi Picoult, autrice che mi era stata caldamente consigliata da un'amica che la adora. Mi scuso in anticipo se sono stata un po' prolissa, ma avevo tanto da dire.



La custode di mia sorella
di Jodi Picoult
Editore: TeA
Prezzo: 9,00 €
Pagine: 428

Trama:Anna ha tredici anni, sa come nascono i bambini e, per quanto la riguarda, sa anche perché. È stata infatti geneticamente «programmata» per essere donatrice compatibile di sua sorella Kate, malata di leucemia. Cellule staminali, sangue, midollo osseo. Quando i genitori le chiedono un rene per salvare la sorella da un’infezione fatale, Anna prende una decisione inaspettata, che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Perché nessuno le chiede il suo parere? Perché si dà per scontato che lei sia disponibile? Nel groviglio di amore, dolore e ribellione che lega tra loro i personaggi della storia, Jodi Picoult scava e indaga, regalandoci un romanzo corale che, con lucidità e coraggio, ci fa riflettere su cosa significhi essere bravi genitori, bravi fratelli e brave persone; se sia moralmente corretto salvare la vita di un bambino quando ciò significa violare i diritti di un altro; se bisogna seguire il proprio cuore o lasciare che siano gli altri a condurci.

Recensione
Sara e Brian un tempo pensavano che la loro fosse una famiglia come le altre, un paio di bambini, tanto amore e una bella vita. Quando però a Kate, la più piccola, viene diagnosticata una rara forma di leucemia, il loro mondo viene totalmente sconvolto e la loro esistenza cambia per sempre.
L'unica soluzione per fare stare meglio Kate, sembra quasi essere quella di fare un altro figlio, un figlio che sia al 100% compatibile e che dunque possa essere un donatore valido. È così che pochi anni più tardi nasce Anna.

Kate tuttavia sembra non guarire mai e, più lei sta male, più anche Anna soffre di conseguenza, visto che si ritrova a donarle costantemente qualche parte di sé, dal sangue al midollo osseo.
Quando però viene chiesto ad Anna di donare un rene a Kate, lei non ci sta. A soli tredici anni decide finalmente di urlare al mondo che è stanca di fare quella vita. È stanca che i suoi genitori pretendano tutto da lei, senza mai chiederle nemmeno cosa ne pensa. Lei vorrebbe solo essere normale, vorrebbe che i suoi genitori ogni tanto la vedessero davvero.
Anna decide così di recarsi da un avvocato, intenzionata a fare causa ai suoi genitori per ottenere l'emancipazione medica e dunque poter prendere da sola le decisioni in base alla sua salute e non in funzione a quella di qualcun'altro.

Questo libro ha davvero tanto, tanto, tanto da dire. Poche righe non bastano a delineare la profondità della trama, la vastità di quello che viene raccontato al lettore. Pagina dopo pagina, si entra dentro alla storia della famiglia Fitzgerald, una famiglia distrutta, una famiglia in cui, da troppo tempo, si vive solo in funzione di una brutta malattia. Una famiglia in cui non c'è spazio per altro o per nessuno al di fuori di Kate.

La Picoult narra la vicenza con grande maestria e realismo, senza peli sulla lingua. Mi sono ritrovata a tifare per Anna, a dispiacermi per la brutta situazione di Kate, ad odiare Sara perché praticamente cieca di fronte ai bisogni dei suoi stessi figli.
La storia prende il lettore completamente. C'è tanta tristezza e c'è però anche tanta verità e, spesso, durante la lettura, mi sono ritrovata a pensare a quanto deve essere brutto vivere una situazione del genere, nascere solo per poter donare piccole parti di sè quasi fossero pezzi di ricambio. Pensavo a quanto è ingiusta questa pratica per quanto indubbiamente possa aver salvato delle vite.

In conclusione posso dire che il mio primo approccio con la Picoult è andato benissimo. Non mi aspettavo niente di meno da lei. È stata all'altezza delle aspettative. Non sono ancora sicura che il finale mi sia andato a genio, non l'ho ancora del tutto assimilato, ma il libro mi è piaciuto proprio tanto e qualcosa mi dice che, piano piano, leggero tutti i suoi romanzi.



I romanzi di Jodi Picoult
  • La custode di mia sorella, 2004 (My sister's keeper, 2004)
  • Senza lasciare traccia, 2005 (Vanishing acts, 2005)
  • Il colore della neve, 2006 (The tenth circle, 2006)
  • Diciannove minuti, 2007 (Nineteen minutes, 2007)
  • Un nuovo battito, 2008 (Change of heart, )
  • La bambina di vetro, 2009 (Handle with care, )
  • Le case degli altri, 2010 (House rules, )
  • L'altra famiglia, 2011 (Sing you home, )
  • Incantesimo tra le righe, 2011 (Between the lines, )
  • Intenso come un ricordo, 2014 (The storyteller, 2013)
  • Inedito (Leaving time, 2014)

Viewing all articles
Browse latest Browse all 771

Trending Articles


Re:Mutton Pies (lleechef)