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The english corner #5 The accident season

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The english corner è una rubrica a cadenza casuale di mia ideazione. Ad ogni nuovo appuntamento, vi parlerò di uno o più libri in lingua inglese che hanno attirato la mia attenzione, che si tratti di nuove o vecchie uscite, e condividerò con voi dei contenuti a riguardo.

Buongiorno lettori! Come state? Oggi a posto di una delle solite recensioni ho pensato di proporvi un nuovo appuntamento con questa rubrica che mi piace tanto (e spero piaccia anche a voi). Il libro di cui vi parlerò è arrivato a me un po' per caso. Su Facebook seguo la pagina della Penguin e mi è capitato di ritrovarmi in timeline il book trailer e ne sono rimasta terribilmente affascinata (tant'è che ieri sera l'ho ordinato) e dunque ho pensato di mettere la pulce nell'orecchio anche a voi!



The accident season
di Moïra Fowley-Doyle

Inedito in Italia!
Editore: Corgi Childrens
Prezzo: 10,19 €
Pagine: 288

Trama:È la stagione degli incidenti, la stessa ogni anno. Le osse si rompono, le lacrime vengono versate, compaiono i lividi.
La stagione degli incidenti ha sempre fatto parte della vita della diciassettenne Cara da quando lei riesce ad averne memoria. Verso la fine di ottobre, preannunciata dalla morte di un sacco di parenti che li hanno preceduti, la famiglia di Cara diventa all'improvviso particolarmente incline agli incidenti. Chiudono a chiave i coltelli nei cassetti, rivestono di tessuto gli angoli acuminati dei tavoli, tolgono la spina agli elettrodomestici - ma la sfortuna li segue ovunque vadano, e la stagione degli incidenti diventa sempre più un'ossessione e una paura. Ma perché sembra che Cara e i suoi familiari siano stati a tutti gli effetti maledetti? Come possono rimediare?


Che ne dite? Non so voi cosa ne pensate, ma io a-d-o-r-o la premessa! Mi piacciono un sacco queste trame così, strane e un po' tetre. Come al solito ho pensato di tradurvi l'incipit, ma al posto del prologo - che era contortissimo e in cui non si capiva nulla - vi ho tradotto l'inizio del primo capitolo:

Elsie è in tutte le fotografie. Ho esaminato tutte quelle che sono state fatte a me e alla mia famiglia in questi diciassette anni e lei è in ognuna.
Me ne sono accorta soltanto la scorsa notte, mentre scaricavo dal cellulare le foto fatte negli ultimi sei mesi. È nello spogliatoio a ora di pranzo. Si intravede in ogni angolo nelle gite scolastiche. È presente ad ogni recita. All'inizio ho pensato: Che coincidenza, Elsie è in tutte le mie foto. Dopo, seguendo un'intuizione, ho guardato il resto delle foto nel mio computer. E anche quelle conservate nei miei diari. E negli album di famiglia. Elsie compare in tutte quante. Dà la schiena alla fotocamera alle feste di compleanno. Nelle foto delle vacanze cammina lungo la costa. Un suo riflesso compare persino nelle finestre e negli specchi se ingrandisco gli sfondi delle foto fatte a casa: un gomito qua, un'anca là, una ciocca dei suoi capelli.
Si tratta davvero soltanto di una coincidenza?
Elsie non è mia amica. Elsie non è amica di nessuno in realtà. È soltanto una ragazza che ti parla troppo piano e ti sta troppo vicino, una ragazza di cui ero amica quando avevo otto anni e mio padre era appena morto, ma che ho lasciato indietro insieme alle vecchie bambole e alle tazzine da tè e alle altre reliquie d'infanzia.
Come esempio, ho preso ben settantadue foto scattate negli ultimi anni da mostrare a Bea prima che inizino le lezioni. Voglio chiederle se anche lei pensa che ci sia qualcosa di davvero strano o se il mondo è davvero talmente piccolo che qualcuno può effettivamente comparire in tutte le foto di un'altra persona.
Non ho ancora mostrato le foto a Sam. Non so perché.
Nelle vecchie foto, casa mia sembra uscita da un cartone animato: niente macchina nel vialetto, tende colorate con un motivo a clessidra alle finestre, una nuvola di fumo attaccata al camino come zucchero filato o cotone idrofilo. In una c'è una piccola me di sette anni che gioca con Alice sulla strada di fronte. E lì, nell'angolo dell'inquadratura, una gamba, l'orlo di una gonna di tartan e il tacco di quel tipo di scarpe comode che Elsie indossa sempre.

Personalmente non vedo l'ora di sapere perché questa tizia è in tutte le foto. Non è venuta un po' voglia di scoprirlo anche a voi? Da quel poco che ho visto poi, l'inglese della Fowley-Doyle sembra scorrevole e abbastanza semplice, molto invitante.
Ed ecco infine anche il famoso booktrailer di cui vi parlavo all'inizio. Non è pieno di chissà quali effetti speciali o roba simile, eppure in quelle poche frasi, mi ha colpita un sacco!


Tirando un po' le somme, cosa ne pensate? Vi ispira? Io non vedo l'ora che mi arrivi, spero di riuscire a leggerlo presto. Fatemi sapere e alla prossima!

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