Buon pomeriggio lettori! Finalmente posso dire di stare bene e sto pian piano tornando alla mia solita routine. Oggi volevo lasciarvi la mia recensione per Quel fantastico peggior anno della mia vita di Jesse Andrews, romanzo da cui mi aspettavo molto, ma che purtroppo mi ha parecchio delusa.
![]()
Quel fantastico peggior
anno della mia vita
Jesse Andrews
![]()
La sua routine viene sconvolta il giorno in cui sua madre gli dà la notizia che a Rachel, una ragazza che conosce fin da quando era bambino, è stata diagnosticata la leucemia. Greg e Rachel non sono amici e, a dirla tutta, non lo sono mai stati, ma pur di far contenta sua madre, Greg cerca di fare uno sforzo per starle vicino.
Sinceramente non so cosa dire riguardo a questo romanzo. In principio, mesi e mesi fa, lo avevo acquistato in lingua originale e avevo iniziato a leggerlo per poi abbandonarlo dopo un centinaio di pagine perché poco convinta e poco coinvolta nelle vicende. Quando è uscita l'edizione italiana, ho di buon grado accettato di riceverne una copia, sperando di poter cambiare opinione continuando la lettura nella mia lingua. Purtroppo il libro si è rivelato ancora peggiore di come lo ricordavo.
La cosa buffa è che in generale, viene presentato come un libro anticonformista. L'ho sentito più volte definire un Colpa delle stelle senza morale e senza filtri ed era quello che mi aspettavo. Un romanzo realistico, duro, senza peli sulla lingua. In realtà poi mi sono trovata di fronte un libro senza né capo né coda.
Per l'intera durata della narrazione, il lettore si trova di fronte a un vero e proprio flusso di coscienza. Il protagonista mette per iscritto qualsiasi cosa che gli passi per la testa, propinando pagine e pagine piene di niente, noiose e fini a se stesse, divertendosi poi a scrivere i dialoghi come se fossero quelli del copione di un film, e utilizzando elenchi puntati senza criterio. Penserete che possa essere una cosa bella, fuori dagli schemi. Lo pensavo anche io, ma leggendo mi sono ricreduta. Sarebbe meglio dire che avrebbe potuto essere una cosa bella, ma almeno per quanto mi riguarda nel complesso questi libro si è rivelato solo un disastro. D'altronde l'autore stesso, credendo di essere simpatico, ironizza spesso con perle di saggezza come questa:
Caro Jesse Andrews, è un invito? No, perché, durante la lettura avevo un'idea ben precisa riguardo alla vittima da mietere.
Non parliamo poi della totale apatia del protagonista che è stata una delle cose a infastidirmi di più. Greg continua a sbattere in faccia al lettore di quanto in realtà non gliene freghi niente di Rachel che sta morendo, di quanto gli piacerebbe non essere costretto a farle compagnia, eccetera eccetera. Si stupisce persino quando Earl cerca di essere gentile con lei, come se non fosse una cosa normale. Zero pietà, indifferenza totale. Un comportamento molto umano. O forse no.
Onestamente non capisco come questo pseudo-romanzo abbia fatto talmente tanto successo da diventare un film. Credetemi, sono basita. E non fraintendetemi, a me piacciono gli esperimenti di stile e le cose fuori dagli schemi, ma questo "libro" non è niente di tutto ciò, è solo un insieme di pensieri senza senso, gettati alla rinfusa su carta.
Purtroppo non mi ha lasciato niente e non vedo l'ora di eliminarne il ricordo dalla memoria. Davvero pessimo.

anno della mia vita
Jesse Andrews

Editore Einaudi ● Pagine 254
Rilegato N/D ● Brossura 17,50€ ● Ebook 8,99€
Rilegato N/D ● Brossura 17,50€ ● Ebook 8,99€
Trama: Il primo giorno di scuola, per Greg, è stato anche meglio del previsto. Stavolta, se non altro, nessuno gli ha spremuto le bustine di senape sulla testa. II suo buonumore, però, dura poco. Il tempo che la madre torni a casa e gli spieghi che la sua compagna Rachel è ammalata e che lui dovrà starle vicino.
Per uno come Greg, il nerd più asociale della scuola, non poteva esserci notizia peggiore. La sola consolazione è che con lui ci sarà pure il suo amico Earl. Insieme decideranno di girare un film per lei. Un film che avrà un'unica, devotissima fan.
Per uno come Greg, il nerd più asociale della scuola, non poteva esserci notizia peggiore. La sola consolazione è che con lui ci sarà pure il suo amico Earl. Insieme decideranno di girare un film per lei. Un film che avrà un'unica, devotissima fan.
Recensione
Greg è un ragazzo come tanti, non ha niente di speciale e non ci sa esattamente fare con le ragazze. Trascorre le sue giornate cercando di sopravvivere al liceo passando inosservato agli occhi dei suoi compagni. Il suo unico vero amico è Earl. Insieme condividono la passione per il cinema e, da diversi anni, si divertono di tanto in tanto a girare dei film insieme.La sua routine viene sconvolta il giorno in cui sua madre gli dà la notizia che a Rachel, una ragazza che conosce fin da quando era bambino, è stata diagnosticata la leucemia. Greg e Rachel non sono amici e, a dirla tutta, non lo sono mai stati, ma pur di far contenta sua madre, Greg cerca di fare uno sforzo per starle vicino.
Sinceramente non so cosa dire riguardo a questo romanzo. In principio, mesi e mesi fa, lo avevo acquistato in lingua originale e avevo iniziato a leggerlo per poi abbandonarlo dopo un centinaio di pagine perché poco convinta e poco coinvolta nelle vicende. Quando è uscita l'edizione italiana, ho di buon grado accettato di riceverne una copia, sperando di poter cambiare opinione continuando la lettura nella mia lingua. Purtroppo il libro si è rivelato ancora peggiore di come lo ricordavo.
La cosa buffa è che in generale, viene presentato come un libro anticonformista. L'ho sentito più volte definire un Colpa delle stelle senza morale e senza filtri ed era quello che mi aspettavo. Un romanzo realistico, duro, senza peli sulla lingua. In realtà poi mi sono trovata di fronte un libro senza né capo né coda.
Per l'intera durata della narrazione, il lettore si trova di fronte a un vero e proprio flusso di coscienza. Il protagonista mette per iscritto qualsiasi cosa che gli passi per la testa, propinando pagine e pagine piene di niente, noiose e fini a se stesse, divertendosi poi a scrivere i dialoghi come se fossero quelli del copione di un film, e utilizzando elenchi puntati senza criterio. Penserete che possa essere una cosa bella, fuori dagli schemi. Lo pensavo anche io, ma leggendo mi sono ricreduta. Sarebbe meglio dire che avrebbe potuto essere una cosa bella, ma almeno per quanto mi riguarda nel complesso questi libro si è rivelato solo un disastro. D'altronde l'autore stesso, credendo di essere simpatico, ironizza spesso con perle di saggezza come questa:
Prendete qualsiasi frase di questo libro, leggetela per un numero sufficiente di volte e vedrete che finirete col punto di commettere un omicidio.
Caro Jesse Andrews, è un invito? No, perché, durante la lettura avevo un'idea ben precisa riguardo alla vittima da mietere.
Non parliamo poi della totale apatia del protagonista che è stata una delle cose a infastidirmi di più. Greg continua a sbattere in faccia al lettore di quanto in realtà non gliene freghi niente di Rachel che sta morendo, di quanto gli piacerebbe non essere costretto a farle compagnia, eccetera eccetera. Si stupisce persino quando Earl cerca di essere gentile con lei, come se non fosse una cosa normale. Zero pietà, indifferenza totale. Un comportamento molto umano. O forse no.
Onestamente non capisco come questo pseudo-romanzo abbia fatto talmente tanto successo da diventare un film. Credetemi, sono basita. E non fraintendetemi, a me piacciono gli esperimenti di stile e le cose fuori dagli schemi, ma questo "libro" non è niente di tutto ciò, è solo un insieme di pensieri senza senso, gettati alla rinfusa su carta.
Purtroppo non mi ha lasciato niente e non vedo l'ora di eliminarne il ricordo dalla memoria. Davvero pessimo.