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Recensione IT / Review ENG - "The raven king" Maggie Stiefvater

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Buongiorno lettori! Come state? Oggi il mio compito è arduo. Voglio parlarvi di The raven king, l'ultimo romanzo del RAVEN CYCLE di Maggie Stiefvater, ancora fermo in Italia al secondo volume.
L'ansia con cui aspettavo questo romanzo era davvero, davvero tanta. Non appena è uscito, io e Veronica diShe was in wonderland) ci siamo buttate a capofitto nella lettura, confrontando le nostre opinioni capitolo dopo capitolo come nel volume precedente. Il libro ha causato in noi reazioni abbastanza diverse. Non è stato per niente facile mettermi di fronte al PC cercando di mettere nero su bianco i miei pensieri, ma alla fine ce l'ho fatta e ne è uscito un discorso parecchio lungo. Pensate che l'ho pure tradotta e messa su Tumblr (e anche in fondo al post) sperando che Maggie la leggesse. Chissà che prima o poi non lo faccia!
Eccovi dunque la mia pseudo-recensione, rigorosamente SPOILER FREE sia per quanto riguarda questo volume finale che per il precedente.



The raven king
Maggie Stiefvater
Editore Scholastic ● Pagine 450
Cartonato 15,97 € ● Brossura 9,59 € ● Ebook 9,11 €

Trama:Per anni, la missione di Gansey è stata quella di trovare un re perduto. Uno dopo l'altro, ha trascinato i suoi amici nella ricerca: Ronan, che riesce a rubare cose dai sogni; Adam, che non è più padrone della propria vita; Noah, la cui esistenza non è più una bugia; e Blue, che è innamorata di lui... e che è certa di essere destinata ad ucciderlo.
La fine è arrivata. Sogni e incubi convergono. Amore e perdita sono inseparabili. E la ricerca si rifiuta di rimanere bloccata a un sentiero.





Recensione

Tutto è iniziato con la promessa di un bacio fatale, con uno spirito perso sul sentiero funebre la vigilia della notte di San Marco, con un saggio Re leggendario da trovare, con un favore da chiedere, con una misteriosa foresta magica da scoprire e da esplorare. Tutto è iniziato con una ragazza bizzarra, cresciuta in una casa piena di stranezze, e con una manciata di ragazzi corvo: un ragazzo ricco dal cuore d'oro, morto e risorto, un altro volubile e pieno d'orgoglio. Tutto è iniziato con un sognatore selvaggio, schivo e scontroso e con l'ombra di uno spirito inquieto.

Ancora non riesco a credere che sia tutto quanto davvero finito. Devo ancora abituarmi al fatto che non leggerò più di Blue, Gansey, Ronan, Adam e Noah. Perché vedete, il fatto è avrei potuto leggere di loro all'infinito e non mi avrebbe mai stancato. Glendower, Henrietta, le linee di prateria, l'indescrivibile fascino della scrittura di Maggie Stiefvater, la sua capacità di rendere i suoi personaggi tanto vivi e vitali, la sua mente geniale.
È come se un pezzetto del mio cuore da lettrice se ne sia andato per sempre. So bene che non lo riavrò mai indietro, dovrò solo accontentarmi di potergli fare visita ogni volta che mi verrà voglia di sfogliare di nuovo quelle pagine, perché è lì che è rimasto.

Dopo questa vera e propria confessione d'amore, probabilmente vi aspetterete di vedermi decantare le lodi di The raven king, invece vi stupirà sapere che in parte mi ha delusa e mi ha lasciata a bocca asciutta.
In realtà è strano parlarne, è difficilissimo cercare di mettere il mio pensiero per iscritto. Da un lato, ho amato questo romanzo tanto quanto gli altri della serie, dall'altro, mi aspettavo qualcosa che non ho ricevuto. Qualcosa che però, non ho ricevuto perché Maggie ha deciso così consapevolmente.
Dovrei amare Maggie di più per il suo essere speciale? Dovrei accontentarmi e rispettare le sue scelte, perché se ha deciso così vuol dire che per lei era la cosa più giusta? Oppure dovrei essere arrabbiata con lei, per non avermi regalato quello che avrei voluto avere?
Dentro di me ci sono sentimenti contrastanti che fanno a pugni tra loro e penso che non uscirò mai da questo circolo vizioso di amore e odio che si è creato nella mia testa.

Avrei voluto di più? Sì. Avrei voluto più spiegazioni? DIAVOLO, sì. Avrei voluto che la trama di questo ultimo romanzo fosse più avvincente, meno dispersiva, più incisiva? Sì, sì, sì. Avrei voluto emozionarmi davvero, emozionarmi di più? ASSOLUTAMENTE sì. Sono rimasta soddisfatta? Forse no, ma non per questo non ho apprezzato ciò che ho letto.
Avrei voluto sapere, avrei voluto sapere tutto. Avrei voluto piangere, avrei voluto strapparmi tutti i capelli, avrei voluto avere il batticuore. Non è successo nulla di tutto ciò. Ho visto il fuoco, ho allungato la mano perché volevo bruciarmi, pronta a bruciarmi la pelle, a vederla sciogliersi, finché non fossero rimaste solo le ossa, ma tutto quello che ho ricevuto è stato un debole tepore e non importava quanto spingessi la mano sempre più a fondo.

Tuttavia, non riesco ad essere arrabbiata. Ho adorato la scrittura di Maggie allo stesso modo, ho amato ciò che ha creato senza riserve e incondizionatamente. Vorrei davvero essere arrabbiata, ma non ci riesco. In fondo non ce la si può prendere con qualcuno perché non è come ce lo aspettavamo. La diversità va sempre apprezzata. E se lei non fosse diversa, non sarebbe Maggie, dunque continuerò ad amarla e continuerò ad amare i suoi lavori per quello che sono, nella loro imperfezione, pregi e difetti.



The raven cycle di Maggie Stiefvater
  1. Raven boys, 2013 (The raven boys, 2012)
  2. Ladri di sogni, 2014 (The dream thieves, 2013)
  3. Inedito (Blue Lily, Lily blue, 2014)
  4. Inedito (The raven king, 2016)

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