Buongiorno lettori, come promesso eccomi qui con la seconda parte del post dedicato al mio viaggio a Londra, la prima parte, in cui vi parlo di libri, librerie, sconti e offerte, la trovate qui. Oggi vi parlerò invece della mia strana esperienza agli Harry Potter Studios. Vi parlerò prima di tutto ciò che ho visto in modo oggettivo, per poi mettere a nudo la mia opinione e le emozioni che questa visita mi ha trasmesso.
Piccola premessa: cosa sono gli Harry Potter Studios? Come potete vedere visitando anche ilsito ufficialededicato, si tratta di una mostra dedicata ai set, ai costumi, agli oggetti di scena e a praticamente qualsiasi cosa relativa ai film della serie di Harry Potter. La struttura è situata appena fuori Londra ed è raggiungibile con i mezzi in un'oretta circa di viaggio.
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Cosa è dunque possibile trovare effettivamente all'interno della mostra? Be' praticamente tutto. Si parte dal piccolo set in cui è stato costruito il ripostiglio nel sottoscala di Privet Drive, e si prosegue, dopo essere passati attraverso un piccolo cinema in cui viene proiettato un filmato in cui gli attori del film fanno una breve introduzione, trovandosi direttamente di fronte alle porte della Sala Grande, uno dei pochi set interamente costruito appositamente. Una volta usciti dalla Sala Grande, ci si trova in uno spazio enorme, in cui, ad ogni angolo, si possono esaminare piccole parti di set. Ritroviamo un sacco dei luoghi più amati dai fan: la Sala Comune di Grifondoro, la camera condivisa da Harry, Ron e Neville, la Tana, l'ufficio di Silente, il sotterraneo nel quale si tengono le lezioni di pozioni, il Ministero della Magia, eccetera. Un altro set che è stato interamente costruito ed è possibile ammirare nella sua interezza è la via principale di Diagon Alley, in cui si trovano il negozio di bacchette di Ollivander, i Tiri Vispi Weasley, eccetera. Tutti i negozi però, è concesso guardarli soltanto dall'esterno, come anche il set della villetta di Privet Drive, situata all'esterno in una piazzola insieme al Nottetempo e al ponte di Hogwarts.
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Ci sono inoltre interi spazi e stanze dedicati anche agli oggetti di scena utilizzati durante le riprese, come ad esempio le bacchette e le parrucche, e alla mostra delle ricostruzioni di creature - ad esempio Aragog, le sirene del lago nero, i folletti e Dobby - e persone - ebbene sì, molti dei personaggi, tra cui anche Hagrid e Silente, hanno una finta controparte in cera che ne riproduce le sembianze nei minimi dettagli (o un materiale simile, non saprei perché è tutto chiuso in delle teche di vetro). C'è poi ovviamente un angolo dedicato al binario 9 3/4 in cui è possibile fare fotografie col carrello che sparisce dentro al muro, ed è inoltre anche presente l'Hogwarts Express, su cui è possibile salire a dare un'occhiata. Ultima, ma non meno importante: la ricostruzione in scala del modellino Hogwarts, ampliata negli anni e utilizzata per effettuare le riprese degli esterni della scuola.
Oltre a tutto questo, ci sono anche degli spazi in cui è possibile, pagando somme aggiuntive, duellare con la bacchetta e farsi fare un video personalizzato mentre si fa un giro in scopa. Nella zona dedicata al ristoro inoltre,è anche possibile gustare la burrobirra (pagando un misero bicchiere qualcosa come 5 sterline!). All'interno della struttura, situata fra l'ingresso e l'uscita della mostra, c'è il negozio con i gadget che è davvero immenso e in cui è possibile trovare di tutto e che già conteneva anche un ricco allestimento relativo al film di Animali fantastici e dove trovarli. Tra i gadget e i suovenir si trovano tazze, giochi da tavolo, manifesti, bacchette di qualsivoglia personaggio, uniformi, sciarpe, segnalibri, t-shirt, funko-pop, action figures, Gelatine Tutti i gusti +1, Cioccorane, e tanto, tantissimo altro.
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Sicuramente avrò omesso qualcosa. Fate conto che il tempo minimo medio calcolato per visitatore, per vedere il tutto, si aggira intorno alle tre/quattro ore. Ovviamente c'è chi resta dentro di più, c'è chi resta dentro di meno. Spero di essere riuscita a farvi avere un'idea esaustiva di com'è organizzato il tutto e di cosa bisogna effettivamente aspettarsi.
A questo punto, lo so, vi chiederete cosa è andato storto, perché ho lasciato più di una volta sottintendere che la mia esperienza non è stata proprio appagante come l'avevo inizialmente immaginata. Dalla mia descrizione sembra tutto un sogno, non è vero? Lo so, lo so. Eppure mi è mancato qualcosa. E probabilmente vi metterete a ridere quando vi svelerò di cosa si tratta. Ebbene: mi è mancata la magia. E non nel senso letterale del termine, ma ovviamente in senso metaforico. Sarà buffo, detto da una grandissima fan come me, ma mi è proprio mancato il coinvolgimento. Devo anzi dire grazie che io e la mia amica siamo state abbastanza furbe da prenotare anche l'audioguida, altrimenti la visita non me la sarei goduta per nulla.
Insomma, non dico che non sia stato bello, perché sarebbe una bugia. Ma... in confronto acome sarebbe potuto essere? Be' non è stato niente. Le mie aspettative erano pressocché stratosferiche e non sono state soddisfatte.
Penso onestamente, e con tutta la modestia del mondo, che un posto come questo abbiainfinite possibilità. Se solo fosse presentato nel modo giusto, potrebbe davvero essere un sogno ad occhi aperti per ogni tipo di fan, dal bambino, alla donna di mezz'età. Di cosa parlo, esattamente? Be' di qualsiasi cosa che sarebbe in grado di dare un valore aggiunto, una percezione più magica, più vera e meno fredda e distaccata come inevitabilmente risulta. Ad esempio, non so, perché non far girare tutto il personale in costume?
Posso capire che sarebbe parecchio impegnativo, truccare tutti i giorni un possibile Silente o un Harry Potter, ma costerebbe tanto far indossare a tutti delle semplici uniformi con le casate? Non credo. In più, non so, sarebbe fantastico se, per ogni set, ci fosse una persona a spiegare com'è stato costruito, quali sono le sue peculiarità, a raccontare aneddoti riguardo al cast e ai film, ma anche ai libri? Non sarebbe bello se girasse qualcuno in costume a intrattenere la gente in visita? Insomma, ripeto... le possibilità sarebbero infinite. Mi rendo conto che alla fin fine si tratta di una mostra e non di un parco a tema, però penso davvero che ci vorrebbe poco per rendere l'esperienza indimenticabile e unica per imprimerla nel cuore dei visitatori.
Ultima considerazione - questa vi avviso, è assolutamente irrazionale, ma al cervel non si comanda (semi-cit) - è che di fronte a questa esposizione mi ha travolta una malinconia non da poco.Vedete, una cosa è sapere che si tratta di finzione, esserne bene a conoscenza, ma allo stesso tempo sognare e in qualche strano assurdo modo immaginare Hogwarts come se fosso un posto reale, seppur irraggiungibile. Pensare, sotto sotto, per quanto assurdo, che là fuori la magia, descritta come nei libri della Rowling, esista davvero. Una cosa è vedere con i propri occhi, toccare con mano, questa finzione, realizzare che non c'è niente di vero, che quel luogo nella propria fantasia, è soltanto un puzzle, un'accozzaglia di cose costruite e messe insieme per trarre in inganno.È come svegliarsi all'improvviso dopo un lungo sogno ad occhi aperti.
Tant'è che ricordo ancora, di fronte alla costruzione in scala di Hogwarts, la mia triste e strana pseudo-incredulità. Il ragazzo della mia amica che mi guarda, e io che affermo che "non è vero, è tutto finto" (ovvero mi lagno tipo bambino a cui hanno appena detto che Babbo Natale non esiste) e lui che replica una roba tipo "è tutta un'invenzione dei babbani, per non far sapere al mondo che Hogwwarts è reale" e io "sì! Ecco!" (sempre praticamente piagnucolando). Ecco, ragazzi. ECCO! Deve essere così.
Scherzi a partema quali scherzi, non potrei essere più seria adesso che avete letto questa sorta di reso conto, avrete sicuramente capito perché ho definito questa mia esperienza bizzarra.
Mi è piaciuta e allo stesso tempo non mi è piaciuta e sono stata travolta da una serie di emozioni contrastanti. Da un lato volevo darmela a gambe e fingere di non essere mai stata lì, dall'altro sarei stata lì dentro a guardare ogni dettaglio per ore. Da un altro ancora ero quasi disinteressata perché cavoli! Era tutto finto, non meritava la mia attenzione! Insomma: follia pura. Al punto che non so se consiglierei o meno la visita a un appassionato. Forse l'ideale, sarebbe mettere un avviso informativo per chi vuole addentrarsi in questa avventura, una cosa come: Attenzione, questa visita metterà in crisi ogni vostra certezza e vi mostrerà che la vostra vita è una bugia; se volete continuare a sognare Hogwarts, fatevi un piacere, stracciate il biglietto, andate a casa e mettetevi sul divano a rileggere Harry Potter. Se invece volete proseguire, fatelo a vostro rischio e pericolo. Sappiate che se prima di mettere piede qui dentro, vi sentite maghi che non hanno mai ricevuto la loro letterina perché è andata smarrita, quando uscirete di qua, lo farete invece con la consapevolezza di essere null'altro che comuni babbani.
E sulle note di quest'ultima confessione, che immagino a questo punto faccia somigliare questo post più a un delirio insensato che a un discorso di senso compiuto, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, e vi chiedo: voi cosa ne pensate? Siete stati agli Studios? Avete in programma di farlo? Riuscite minimamente a comprendere anche solo alla lontana il mio stato strambo stato d'animo? Attendo i vostri commenti! Ditemi che Luna non è l'unica che mi capisce, vi prego!
Piccola premessa: cosa sono gli Harry Potter Studios? Come potete vedere visitando anche ilsito ufficialededicato, si tratta di una mostra dedicata ai set, ai costumi, agli oggetti di scena e a praticamente qualsiasi cosa relativa ai film della serie di Harry Potter. La struttura è situata appena fuori Londra ed è raggiungibile con i mezzi in un'oretta circa di viaggio.


Oltre a tutto questo, ci sono anche degli spazi in cui è possibile, pagando somme aggiuntive, duellare con la bacchetta e farsi fare un video personalizzato mentre si fa un giro in scopa. Nella zona dedicata al ristoro inoltre,è anche possibile gustare la burrobirra (pagando un misero bicchiere qualcosa come 5 sterline!). All'interno della struttura, situata fra l'ingresso e l'uscita della mostra, c'è il negozio con i gadget che è davvero immenso e in cui è possibile trovare di tutto e che già conteneva anche un ricco allestimento relativo al film di Animali fantastici e dove trovarli. Tra i gadget e i suovenir si trovano tazze, giochi da tavolo, manifesti, bacchette di qualsivoglia personaggio, uniformi, sciarpe, segnalibri, t-shirt, funko-pop, action figures, Gelatine Tutti i gusti +1, Cioccorane, e tanto, tantissimo altro.

A questo punto, lo so, vi chiederete cosa è andato storto, perché ho lasciato più di una volta sottintendere che la mia esperienza non è stata proprio appagante come l'avevo inizialmente immaginata. Dalla mia descrizione sembra tutto un sogno, non è vero? Lo so, lo so. Eppure mi è mancato qualcosa. E probabilmente vi metterete a ridere quando vi svelerò di cosa si tratta. Ebbene: mi è mancata la magia. E non nel senso letterale del termine, ma ovviamente in senso metaforico. Sarà buffo, detto da una grandissima fan come me, ma mi è proprio mancato il coinvolgimento. Devo anzi dire grazie che io e la mia amica siamo state abbastanza furbe da prenotare anche l'audioguida, altrimenti la visita non me la sarei goduta per nulla.
Insomma, non dico che non sia stato bello, perché sarebbe una bugia. Ma... in confronto acome sarebbe potuto essere? Be' non è stato niente. Le mie aspettative erano pressocché stratosferiche e non sono state soddisfatte.
Penso onestamente, e con tutta la modestia del mondo, che un posto come questo abbiainfinite possibilità. Se solo fosse presentato nel modo giusto, potrebbe davvero essere un sogno ad occhi aperti per ogni tipo di fan, dal bambino, alla donna di mezz'età. Di cosa parlo, esattamente? Be' di qualsiasi cosa che sarebbe in grado di dare un valore aggiunto, una percezione più magica, più vera e meno fredda e distaccata come inevitabilmente risulta. Ad esempio, non so, perché non far girare tutto il personale in costume?

Ultima considerazione - questa vi avviso, è assolutamente irrazionale, ma al cervel non si comanda (semi-cit) - è che di fronte a questa esposizione mi ha travolta una malinconia non da poco.Vedete, una cosa è sapere che si tratta di finzione, esserne bene a conoscenza, ma allo stesso tempo sognare e in qualche strano assurdo modo immaginare Hogwarts come se fosso un posto reale, seppur irraggiungibile. Pensare, sotto sotto, per quanto assurdo, che là fuori la magia, descritta come nei libri della Rowling, esista davvero. Una cosa è vedere con i propri occhi, toccare con mano, questa finzione, realizzare che non c'è niente di vero, che quel luogo nella propria fantasia, è soltanto un puzzle, un'accozzaglia di cose costruite e messe insieme per trarre in inganno.È come svegliarsi all'improvviso dopo un lungo sogno ad occhi aperti.
Tant'è che ricordo ancora, di fronte alla costruzione in scala di Hogwarts, la mia triste e strana pseudo-incredulità. Il ragazzo della mia amica che mi guarda, e io che affermo che "non è vero, è tutto finto" (ovvero mi lagno tipo bambino a cui hanno appena detto che Babbo Natale non esiste) e lui che replica una roba tipo "è tutta un'invenzione dei babbani, per non far sapere al mondo che Hogwwarts è reale" e io "sì! Ecco!" (sempre praticamente piagnucolando). Ecco, ragazzi. ECCO! Deve essere così.
Scherzi a parte

E sulle note di quest'ultima confessione, che immagino a questo punto faccia somigliare questo post più a un delirio insensato che a un discorso di senso compiuto, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, e vi chiedo: voi cosa ne pensate? Siete stati agli Studios? Avete in programma di farlo? Riuscite minimamente a comprendere anche solo alla lontana il mio stato strambo stato d'animo? Attendo i vostri commenti! Ditemi che Luna non è l'unica che mi capisce, vi prego!