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Questa volta leggo #5 Recensione "Fidanzati dell'inverno" Christelle Dabos

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‘Questa volta leggo’ è una rubrica nata da un'idea di Chiara La lettrice sulle nuvole, Laura La libridinosa e Dolci Le mie ossessioni librose per cui, ogni mese, noi blogger partecipanti scegliamo un tema riguardo a una tipologia di lettura da fare e da recensire.

Buongiorno lettori, come state? Grazie a un nuovo appuntamento di questa rubrica, per cui abbiamo scelto come tema del mese di ottobre: un libro con la copertina blu (o azzurra), oggi vi parlo di un romanzo che, ai tempi della sua uscita in primavera, abbiamo avuto modo di vedere un po' ovunque: Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos, primo di una trilogia francese che viene pubblicizzata come un incontro tra fantasy, steampunk e Belle Époque. Addirittura c'è chi si è arrischiato a definire questo libro "il nuovo Harry Potter"! Secondo voi il romanzo sarà stato all'altezza delle aspettative? Mi avrà convinta oppure no? Scopriamolo insieme!



Fidanzati dell'inverno
Christelle Dabos
Editore Edizioni E/O ● Pagine 504
Cartonato N/D ● Brossura€ 16,00 ● Ebook 12,99 €

Trama:L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.


Recensione
In un futuro lontano, la Terra ha subito un drastico cambiamento: non ci sono più continenti né nazioni, ma "arche", luoghi circoscritti in cui, sia gli abitanti che il territorio, possiedono speciali peculiarità. Ofelia è nata e cresciuta su Anima, arca in cui gli oggetti possiedono una propria vitalità e volontà. Un posto in cui le porte e la mobilia reagiscono ai cambiamenti d'aria e alla presenza di estranei e le serrature possono essere addomesticate ad aprirsi a comando. Ofelia, in particolare, possiede un dono diventato ormai raro tra gli animisti: è una lettrice e dunque se tocca un oggetto con le mani, è capace di scoprirne il passato. A quali persone, in precedenza, è appartenuto quell'oggetto? Quali storie vi sono legate?

Ofelia gestisce il museo di Anima, che raccoglie un sacco di preziose reliquie. È una ragazza forte, orgogliosa e indipendente, un po' diversa dagli altri suoi "cugini" animisti.È per questo che, dopo aver rifiutato ben due pretendenti si ritrova a dover sottostare a un matrimonio combinato. Purtroppo però, scoprirà che il suo promesso sposo non viene da Anima come di consueto, ma dalla lontanissima arca Polo, luogo notoriamente freddo e ostile, e Ofelia sarà costretta a lasciare la sua casa e tutto ciò che ama, pur di non disonorare la sua famiglia.

Fidanzati dell'invernoè un romanzo molto complesso. L'autrice è stata capace di dare vita a un mondo davvero nuovo, ricco di dettagli, accattivante e originale, capace indubbiamente di rimanere impresso. Per quanto mi riguarda, l'ambientazione, le atmosfere, tutto l'universo a cui la Dabos ha dato vita, sono il punto forte di questo libro. A colpirmi un po' meno però è stato tutto il resto.

L'autrice ha uno stile ricco e particolareggiato e ha tutte le capacità per non essere noiosa e prolissa. Purtroppo però la narrazione, per gran parte del romanzo, è molto, molto, molto statica. Sono centinaia le pagine in cui non accade gran che e in cui, il fine ultimo della trama al lettore non è per niente chiaro. A lungo mi sono sentita in balia del racconto, senza direzione, e non è certo la più bella delle sensazioni da provare durante la lettura di un romanzo. Soltanto verso la fine, tutto diventa un po' più chiaro, ma la Dabos fornisce davvero pochissimi elementi al lettore per barcamenarsi all'interno delle sue trame.

Ho trovato un po' ostici, nonostante siano molto ben caratterizzati anche i personaggi. Ofelia è un ottimo esempio di eroina forte e coraggiosa, tuttavia spesso risulta spocchiosa e impudente, anche quando non dovrebbe e nei confronti di chi si preoccupa per lei. Thorn, il suo fidanzato, mi è piaciuto senz'altro di più, nonostante in questo romanzo non sia molto presente e nonostante resti comunque un grosso enigma sotto molti punti di vista.

Tirando le somme, Fidanzati dell'inverno mi ha convinta a metà. Alcune cose mi sono piaciute, altre mi hanno lasciata a bocca asciutta. Il mio parere nel complesso però vira più al positivo che al negativo. Infatti, sono molto curiosa di leggere il secondo volume della serie, nella speranza che la narrazione si faccia più viva e coinvolgente come mi auguro, perché sono certa che, potenzialmente, potrebbe essere una bomba. Dunque mi auguro che questo primo romanzo, troppo lento e statico, altro non sia che un volume prettamente introduttivo.


L'attraversaspecchi di Christelle Dabos
  1. Fidanzati dell'inverno, 2018 (Les fiancés de l'hiver, 2011)
  2. Inedito (Les disparus du Clairdelune, 2015)
  3. Inedito (La mémoire de Babel, 2017)

Che ne pensate? Avete letto questo romanzo o vi piacerebbe farlo? Se siete tra coloro che l'hanno letto, attendo con ansia di confrontarmi con voi! Vi lascio al calendario della rubrica, un abbraccio e alla prossima!



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