Buon pomeriggio! Eccomi qui dopo aver concluso Hidden - La prigioniera di Sophie Jordan - il tutto rigorosamente sdraiata col ventilatore addosso. La lettura è stata deludente, ma non avevo alte aspettative. Ora come ora però non so cosa iniziare!
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Hidden - La prigioniera
di Sophie Jordan
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Titolo originale: Hidden
Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 222
Trama:Jacinda avrebbe dovuto legare con Cassian, il "principe" del loro branco. Ma ha resistito a lungo prima di innamorarsi di Will, un essere umano e, peggio ancora, un cacciatore. Quando è scappata con Will, è finita in un disastro, con la sorella di Cassian, Miram, catturata. Oppressa dal senso di colpa, Jacinda sa che deve salvarla per sistemare le cose. Ma per farlo si dovrà avventurare in profondità nel cuore del territorio nemico. L'unico modo che Jacinda ha per raggiungere Miram è fingersi lei stessa una prigioniera, anche se una volta assunto il travestimento, le cose rapidamente sfuggono dal suo controllo. Mentre impara a conoscere meglio i suoi rapitori, si rende conto che, anche se Will e Cassian riuscissero a svolgere la loro parte del piano, non c'è alcuna garanzia che ne usciranno tutti vivi. Ma ciò che Jacinda non avrebbe mai potuto prevedere è che la fuga sarebbe stato solo l'inizio...
Jacinda decide di farsi catturare dagli Enkros in modo da poter salvare Miram, rinchiusa nella loro prigione. I ragazzi affronteranno varie peripezie e disavventure sulla loro strada per il lieto fine.
Questo libro è stato quello che ho gradito meno tra i tre. Ho trovato la trama e gli intrecci in qualche modo troppo deboli e inconsistenti.
Gli Enkros ad esempio, vengono descritti come spietati sterminatori che fanno anche esperimenti sui draki, eppure scappare dalla loro prigione si rivela una mezza passeggiata. Il che mi sembra tutt'altro che realistico. Poi non c'è niente di nuovo. Ci sono i soliti scontri con i cacciatori, la stessa melensa, stancante e noiosa storia d'amore tra Jacinda e Will e non molto altro.
Inoltre, ho notato una certa incongruenza abbastanza importante. I draki dovrebbero essere dei draghi un po' più piccoli, no? Eppure durante la narrazione, quando sono manifestati, hanno normalissime braccia, mani - le loro dita si intrecciano addirittura - stanno tranquillamente in un furgoncino e hanno anche i capelli al vento. Addirittura un draki di due metri viene considerato grandissimo.
Adesso mi chiedo: ma come dovrebbero essere questi draki? Com'è che l'autrice se li immagina davvero? Perché non è per niente riuscita a rendere l'idea. In più se hanno fattezze tanto umane, com'è plausibile che i cacciatori non abbiano mai sospettato che fossero mutaforma? Insomma... capelli, braccia, dita, mani. Sono basita.
La lettura è comunque stata molto scorrevole, non mi ha annoiata, però mi ha lasciato del tutto indifferente. Non mi ha smosso neanche un po' e a libro ultimato non mi è rimasto nulla.
Purtroppo era chiaro fin dal principio che l'autrice, pur avendo avuto un'idea brillante, non l'aveva saputa sviluppare al massimo delle sue capacità e questa è stata solo un'ulteriore conferma.
Una saga tutto sommato carina e molto leggera, ma che non ha niente di speciale e non lascia il segno.

di Sophie Jordan

Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 222
Trama:Jacinda avrebbe dovuto legare con Cassian, il "principe" del loro branco. Ma ha resistito a lungo prima di innamorarsi di Will, un essere umano e, peggio ancora, un cacciatore. Quando è scappata con Will, è finita in un disastro, con la sorella di Cassian, Miram, catturata. Oppressa dal senso di colpa, Jacinda sa che deve salvarla per sistemare le cose. Ma per farlo si dovrà avventurare in profondità nel cuore del territorio nemico. L'unico modo che Jacinda ha per raggiungere Miram è fingersi lei stessa una prigioniera, anche se una volta assunto il travestimento, le cose rapidamente sfuggono dal suo controllo. Mentre impara a conoscere meglio i suoi rapitori, si rende conto che, anche se Will e Cassian riuscissero a svolgere la loro parte del piano, non c'è alcuna garanzia che ne usciranno tutti vivi. Ma ciò che Jacinda non avrebbe mai potuto prevedere è che la fuga sarebbe stato solo l'inizio...
Recensione
In questo ultimo capitolo della trilogia dedicata ai Draki di Sophie Jordan, la storia di Jacinda, Will, Tamra e Cassian viene portata a termine.Jacinda decide di farsi catturare dagli Enkros in modo da poter salvare Miram, rinchiusa nella loro prigione. I ragazzi affronteranno varie peripezie e disavventure sulla loro strada per il lieto fine.
Questo libro è stato quello che ho gradito meno tra i tre. Ho trovato la trama e gli intrecci in qualche modo troppo deboli e inconsistenti.
Gli Enkros ad esempio, vengono descritti come spietati sterminatori che fanno anche esperimenti sui draki, eppure scappare dalla loro prigione si rivela una mezza passeggiata. Il che mi sembra tutt'altro che realistico. Poi non c'è niente di nuovo. Ci sono i soliti scontri con i cacciatori, la stessa melensa, stancante e noiosa storia d'amore tra Jacinda e Will e non molto altro.
Inoltre, ho notato una certa incongruenza abbastanza importante. I draki dovrebbero essere dei draghi un po' più piccoli, no? Eppure durante la narrazione, quando sono manifestati, hanno normalissime braccia, mani - le loro dita si intrecciano addirittura - stanno tranquillamente in un furgoncino e hanno anche i capelli al vento. Addirittura un draki di due metri viene considerato grandissimo.
Adesso mi chiedo: ma come dovrebbero essere questi draki? Com'è che l'autrice se li immagina davvero? Perché non è per niente riuscita a rendere l'idea. In più se hanno fattezze tanto umane, com'è plausibile che i cacciatori non abbiano mai sospettato che fossero mutaforma? Insomma... capelli, braccia, dita, mani. Sono basita.
La lettura è comunque stata molto scorrevole, non mi ha annoiata, però mi ha lasciato del tutto indifferente. Non mi ha smosso neanche un po' e a libro ultimato non mi è rimasto nulla.
Purtroppo era chiaro fin dal principio che l'autrice, pur avendo avuto un'idea brillante, non l'aveva saputa sviluppare al massimo delle sue capacità e questa è stata solo un'ulteriore conferma.
Una saga tutto sommato carina e molto leggera, ma che non ha niente di speciale e non lascia il segno.
Firelight Saga di Sophie Jordan
- Firelight - La ribelle, 2012 (Firelight, 2010)
- Vanish - La traditrice, 2012 (Vanish, 2011)
- Hidden - La prigioniera, 2013 (Hidden, 2012)