Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.
Buondì lettori! Oggi voglio fare uno strappo alla regola. Di solito vi propongo incipit di libri che ancora devo leggere, ma oggi voglio proporvene uno di un libro che ho già letto, qualche anno fa e che ieri - così, all'improvviso - mi è venuta voglia di rileggere!
di Alice Sebold
Dentro la palla di neve sulla scrivania di mio padre c'era un pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse. Quando ero piccola papà mi metteva seduta sulle sue ginocchia e prendeva in mano la palla di neve. La capovolgeva perché la neve si raccogliesse tutta in cima, poi con un colpo secco la ribaltava. E insieme guardavamo la neve che fioccava leggera intorno al pinguino. Il pinguino è tutto solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.
Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».
Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 Dicembre del 1973. Negli anni Settanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nella cassetta della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.
Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».
Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 Dicembre del 1973. Negli anni Settanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nella cassetta della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.
Il primo pezzo che vi ho trascritto è il prologo. Dopo la riga bianca invece c'è l'inizio del primo capitolo. Ok, lo so cosa state pensando! Sono masochista a pensare di voler rileggere questo libro... e avete ragione! Se non lo state pensando probabilmente è perché non conoscete la trama.
Sorvolando su questo punto, cosa ne pensate? Queste prime righe non sono maledettamente ispiranti anche se trasmettono non poca tristezza? Avete già letto il libro? Ditemi un po' :)