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Recensione "La discendente di Tiepole" di Alessandra Paoloni

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Buongiorno lettori! Oggi vi propongo una recensione di un libro made in Italy che ho appena concluso, La discendente di Tiepole di Alessandra Paoloni. Le mie aspettative a riguardo erano abbastanza alte, ma purtroppo il libro non mi ha convinta.



La discendente di Tiepole
di Alessandra Paoloni

Editore: Butterfly Edizioni
Prezzo: 16,00 €
Pagine: 350

Trama:Un paese fantasma dimenticato dalle carte geografiche, circondato da montagne, abitato da una popolazione inospitale. E’ il ritratto di Tiepole, paese d’origine di Emma, ed è lì che la ragazza è costretta a tornare in occasione del funerale di suo nonno. Il suo soggiorno, però, si trasforma in incubo quando Emma legge la lettera che sua nonna aveva scritto per lei prima di morire e che il nonno non le aveva mai consegnato. Essa le svelerà un mondo di tenebra colmo di stregoneria e maledizioni, di faide tra famiglie e di lotte per il potere. Emma non sa ancora nulla, ma tutti i Tiepolesi sanno chi è lei, poiché la stavano aspettando. Lei è l’erede della Strega. Lei è la Discendente. Lei deve morire. Un’eroina indimenticabile in un romanzo in cui il bene e il male si confondono e niente, assolutamente niente, è davvero quello che sembra.


Recensione
Dopo la morte del nonno, Emma e i membri della sua famiglia, si recano nel piccolo paesino di Tiepole, dal quale la madre di Emma è scappata anni e anni prima. I Tiepolesi sono tutt'altro che cordiali nei loro confronti. Emma scopre che sua nonna, Marta Vasselli, era temuta e odiata da tutti in paese perché era una strega molto malvagia. Marta infatti, si era inemicata tutta Tiepole e aveva lanciato maledizioni a destra e a manca.
La ragazza scopre anche che c'è una profezia che riguarda la discendente della nonna, che dovrebbe tornare per finire il lavoro da lei lasciato incompiuto. Tutti pensano che la discendente sia lei, ma la realtà è ben diversa.

I ragazzi maledetti da Marta, Christian, Valerio, Lorenzo ed Empirèa, si ritroveranno contro ogni logica a difendere Emma e a diventare loro amici.

Lo stile dell'autrice è abbastanza fresco e scorrevole. Ho trovato però l'editing poco curato tra refusi, errori nei tempi verbali di tanto in tanto e un'assurda esuberanza di punti esclamativi. Niente di grave comunque che un editing come si deve non avrebbe potuto sistemare.

Nonostante alla base del romanzo vi sia una buona idea, lo sviluppo della trama a mio parere lascia un po' a desiderare e manca di originalità.
Personalmente mi è stata chiara fin dal principio la misteriosa identità della discendente. Inoltre l'amore scoppiato all'improvviso tra Emma e Christian - appartenenti alle due famiglie del paese che si erano sempre fatte la guerra tra loro - l'ho trovato banale e inconsistente.
Non sono riuscita ad apprezzare nemmeno particolarmente Emma, la protagonista che ha vent'anni, ma per tutto il libro si comporta come se ne avesse quattordici. Piange, è sempre sul punto di svenire e si da al vittimismo prendendosi continuamente colpe che non ha.

Penso che il mio problema sia stato che non sono riuscita ad entrare in empatia con la storia e con i personaggi e per tutta la lettura in me ha regnato la più totale indifferenza.
Inutile dire che sono rimasta un poco delusa, ma spero comunque che troverò più gradevoli eventuali futuri romanzi dell'autrice.

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