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Mara Dyer Blogtour - Tappa #1 Mara Madness

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Buongiorno ragazzi e buona domenica!
Benvenuti alla prima tappa - di tre - del blogtour organizzato da Juliette di Sweety Readers in occasione dell'uscita del secondo volume della saga, Io non sono Mara Dyer che avverrà per l'esattezza il 3 Settembre! La mia recensione del primo libro, Chi è Mara Dyer potete trovarla qui.
Siete curiosi come noi di scoprirne di più su Mara e i misteri che si celano dietro quanto le accaduto e quanto le sta accadendo?

Chi è Mara Dyer

Chi è Mara Dyer? Beh, questa è senza dubbio una bella domanda. Nessun lettore saprebbe propriamente rispondere e probabilmente non saprebbe farlo nemmeno Mara stessa. Forse nemmeno l'autrice - capirete leggendo il paragrafo sottostante perché dico così - potrebbe avere una risposta. Comunque, per quanto possibile, proverò a spiegarvi chi sembra Mara e quel che abbiamo capito del suo personaggio durante la lettura del primo libro.
Mara è l'unica sopravvissuta a un brutto incidente del quale non ha ricordi molto chiari, in cui sono morte due sue amiche e quello che era il suo ragazzo. A mesi di distanza, Mara vorrebbe capire perché è sopravvissuta solo lei, com'è possibile, ma non riesce a ricordare quanto successo. In più soffre di disturbo da stress post traumatico e non fa che avere terribili allucinazioni. Vede i suoi amici morti, vede la gente morire sotto ai suoi occhi e poi quello che vede sembra addirittura avverarsi.
In questo secondo libro della trilogia ne sapremo di più? Non ci resta che aspettare e leggere, leggere, leggere!

La storia dietro al libro

Siete curiosi di sapere da dove è venuta fuori l'idea che ha ispirato l'autrice a scrivere questa saga? Preparatevi perché quella che state per leggere, raccontata direttamente dall'autrice, non è la solita storia! Fonte © | Traduzione ©daydream

Nel 2007, avevo ventiquattro anni. Avevo appena passato l'esame da avvocato. Mi era stato concesso di partecipare a un processo da tre miliardi di dollari sul terrorismo, che richiedeva mesi di deposizioni da parte di migliaia di vittime del terrorismo negli Stati Uniti e in Israele.
Un giorno, durante un viaggio a New York per un'udienza, sono stata coinvolta in una discussione riguardo al mio lavoro - che non capita spesso quando si fa un lavoro come il mio. La donna a cui ne stavo parlando si mostrò subito interessata. Sua figlia, un'adolescente, aveva avuto un incidente con i suoi amici, ed era l'unica sopravvissuta. Aveva sofferto di disturbo post traumatico da stress, una malattia che conoscevo bene sempre grazie al mio lavoro.

La donna mi raccontò che lei e suo marito stavano prendendo in considerazione l'idea di fare causa al padrone della proprietà, quando apparve una ragazza dietro di lei, e io fui subito colpita dalla sua presenza. La ragazza era bellissima, ma in qualche modo sembrava che qualcosa la perseguitasse. Io e sua madre ci scambiammo i contatti, e promisi di metterle in contatto con un altro avvocato che si sarebbe occupato del caso. Quando però la donna si voltò per andarsene, la ragazza mi diede un'occhiata che mi fece rabbrividire. Uno sguardo che mi disse che c'erano altre cose da sapere riguardo alla sua storia, cosa che nessun altro sapeva.
Non potei fare a meno di domandarmi cosa nascondesse.
Successivamente, il 14 Maggio 2009, mi trovai di nuovo a New York. Non per un'udienza ma per andare a vedere la cerimonia di laurea di mio fratello. Dopo l'evento, qualcuno disse qualcosa che mi fece subito pensare a quella ragazza e mi domandai cosa le fosse successo in seguito.
Più tardi, sempre quel giorno, chiamai il numero che la donna mi aveva dato, ma risultò essere fuori servizio. Iniziai a fare delle ricerche anche sul suo nome, ma non riuscii a trovarlo da nessuna parte.
Quella notte iniziai a scrivere le prime parole di Chi è Mara Dyer. Scrissi fino alle cinque del pomeriggio del giorno successivo, finché non arrivai ad avere 5000 parole. La storia crebbe e vedeva come protagonista quella ragazza. Non avrei mai usato il suo vero nome, così diventò Mara, che in ebreo, significa "amarezza".
Qualche settimana dopo, iniziai a ricevere dei pacchetti.
Foto di edifici crollati. Un album pieno di disegni. Continuai a scrivere. Ciò che è emerso, è una storia fatta di ricordi e reperti, appartenente a un mondo che non è proprio il nostro, ma che sta appena sotto. Tutt'oggi ancora ricevo buste e pacchetti.
E un giorno ho ricevuto una lettera da una ragazza adolescente. Quello che diceva era ovviamente impossibile.
Ma immagino che voi non lo saprete mai per davvero.

Cosa ne pensate? Non mette terribilmente i brividi? Non fa vedere tutto il romanzo sotto una prospettiva diversa? E i pacchi che regolarmente l'autrice riceve? Sarei curiosa di vederli!

Le cover e il loro significato

Vi piacciono le copertine della saga? Purtroppo la Mondadori ha deciso di cambiare quella del secondo volume, sostituendola conquesta, che pur essendo abbastanza attitente, lascia un po' con l'amaro in bocca. Comunque, eccovi l'opinione dell'autrice sulle copertine originali dei primi volumi e sul loro significato! Fonte © | Traduzione ©daydream

La cover di un libro ha principalmente un lavoro da fare: non raccontare la storia, ma venderla. La copertina di un libro dovrebbe invogliarti a volerlo comprare. Solo dopo averlo preso tra le mani poi, ti puoi dedicare a leggere la trama, o le citazioni riguardo a quanto ad altri autori e recensori sia piaciuto, oppure a leggere addirittura la prima pagina o il primo capitolo per capire se fa per te. Dovreste giudicare un libro dalla copertina? Beh, no, ovviamente no! Alcuni libri bellissimi hanno copertine davvero brutte. La copertina, più di ogni altra cosa, è la prima cosa che catturara l'attenzione, ed è davvero importante che sia incisiva, ma non nel modo in cui alcune persone possono pensare.

Detto questo, la maggior parte delle copertine vengono scelte dagli editori senza che accettino suggerimenti dagli autori. Io sono stata fortunata ad avere un editore incredibile, Simon & Schuster, che mi ha chiesto come me la figurassi. Ho risposto "dark e sexy". Queste parole furono poi riferite a Lucy Ruth Cummins, la talentuosissima designer che ha anche disegnato le cover per la saga di "Hush, hush" di Becca Fitzpatrick (che sono talmente tanto belle che pure a mio fratello che odia questo tipo di libri sono piaciute). Dopo aver letto il manoscritto, con occhio sottile, ha scelto alcuni scatti davvero belli per il libro e per il suo continuo, fatti da Heather Landis. Dark e sexy? Direi proprio di sì.
So che le cover non sono proprio rappresentative, ma secondo me fanno il lavoro che devono. Non letteralmente (infatti nei libri non ci sono delle scene in cui Mara e Noah si immergono sott'acqua completamente vestiti), ma metaforicamente, sì.
Nella cover del primo libro, la ragazza non è completamente immersa; parte del suo volto, rimane sopra il velo dell'acqua. Inoltre il ragazzo la sta stringendo, ma lei non si stringe a lui. Nella cover del secondo libro, la ragazza è completamente immersa, ma sempre vicina alla superficie. Il ragazzo invece, sta affondando e stanno entrambi cercando di raggiungersi. Sembra quasi che siano stati divisi.
Secondo me, queste immagini riflettono perfettamente lo stato d'animo che vogliono trasmettere entrambi i libri. Ma la ragione per cui non dirò mai a qualcuno "non hai capito il senso della cover" è che le copertine sono una forma d'arte, e l'arte è soggettiva. Nello stesso modo in cui Mara e Noah appartengono a voi ora che avete letto di loro, anche le cover vi appartengono. Quindi qualsiasi cosa pensate significhino, la significano.

Che ne dite? Io la penso esattamente come lei! È davvero un peccato che non sia stata mantenuta la cover originale (la vede qui sotto).

"Io non sono Mara Dyer" playlist - Prima parte: Mara

E infine eccovi la prima parte della playlist fatta dall'autrice perIo non sono Mara Dyer, la seconda parte - quella relativa a Noah - la troverete nella seconda tappa!
Flagpole sitta Harvery Danger
I don't like the drugs (but the drugs like me) Marilyn Manson
Little talks Of monsters and men
The chemical between us Bush
Ghost and the beast Kelli Schaefer
Misery Soul Asylum
Cumbersome Seven Mary Three
Fell on black days Soundgarden
Sullen girl Fiona Apple
Concrete wall Zee Avi
Show me what I'm looking for Carolina liar
Say hello to heaven Temple of the dog
I know Fiona Apple
Hem me in Amy Seely
Naked as we came Iron and wine
Orange sky Alexi Murdoch
City morgue Kelli Schaefer
Ghost in the machine B. O. B.
This place is a prison The postal service
I'm in here Sia
Disposable teens Marilyn Manson
Head like a hole Nine inch nails

"Io non sono Mara Dyer" Booktrailer #1

E non poteva mancare il book trailer! Che ne pensate? Molto carina l'idea, secondo me, di far raccontare la storia di Mara come se si trattasse della cronaca di un telegiornale!

Per questa prima tappa è tutto! La seconda la troverete domani da Foreigner sul blog Se incontro me stessa! Personalmente, non vedo l'ora di avere il libro e di tuffarmi nella lettura e voi?
Qualcuno di voi non ha letto Chi è Mara Dyer? Per voi abbiamo pensato ad un ebook giveaway! Quindi compilate il form sottostante e buona fortuna :D

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