Sera lettori! Ultimamente non sto facendo molto la brava con le recensioni, rimando la stesura più del dovuto, bisogna che mi rimetta in carreggiata e dunque eccomi qui. Oggi vi darò il mio parere su Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness.
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Sette minuti dopo la mezzanotte
di Patrick Ness
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Titolo originale: A monster calls
Editore: Mondadori
Prezzo: 12,00 €
Pagine: 181
Trama:Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Connor si aspettava.
Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Connor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla...
No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Connor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.
Un giorno capita a Conor qualcosa di davvero bizzarro. Sette minuti dopo la mezzanotte un mostro - sotto le sembianze di un gigantesco tasso malvagio - si presenta alla sua annunciandogli che gli farà visita nei mesi a seguire per raccontargli tre storie.
Conor non ha paura del mostro, non davvero. Le sue vere paure, ora che la madre ha avuto una ricaduta, sono altre e poi c'è l'Incubo che non fa che perseguitarlo e angosciarlo da fin troppo tempo.
L'idea per questo romanzo era in origine dell'autrice Siobhan Dowd che venne però a mancare prematuramente. In seguito fu proposto a Patrick Ness di occuparsi della stesura del libro e lui decise di cogliere l'occasione per farlo suo e renderle così omaggio.
Ho trovato gli spunti per il romanzo davvero originali e molto particolari. La storia mi è piaciuta, ma l'ho trovata un po' troppo prevedibile e fin troppo triste e pesante. Forse troppo incentrata sul dolore che Conor vive. Un po' in base alle mie esperienze personali, mi sono anche rivista attraverso i suoi occhi e devo dire che Ness ha fatto proprio un buon lavoro, però mi aspettavo che questo libro mi desse di più, che mi coinvolgesse in maggior modo. Invece purtroppo, avevo capito come si sarebbe concluso e dove voleva andare a parare fin dalle prime pagine e dunque la lettura non mi ha regalato molti stimoli.
In conclusione un romanzo meritevole, che si legge bene, ma che avrei voluto avesse quel qualcosa in più che non vi ho trovato. Per giudicare Ness a dovere però, leggerò senz'altro qualcuno dei suoi libri. Questo, non essendo nato da una sua idea, lo ritengo un po' una cosa a parte.
di Patrick Ness

Editore: Mondadori
Prezzo: 12,00 €
Pagine: 181
Trama:Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Connor si aspettava.
Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Connor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla...
No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Connor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.
Recensione
Conor ha tredici anni e vive con sua madre. Suo padre se n'è andato anni prima, si è trasferito in America e si è fatto un'altra vita con una nuova moglie e un figlio. A Conor però non importa più di tanto, lui vorrebbe solo stare in pace con la sua mamma, ma nemmeno questo gli è possibile perché lei è malata e sono anni che entra ed esce dall'ospedale senza mai guarire del tutto dal suo male.Un giorno capita a Conor qualcosa di davvero bizzarro. Sette minuti dopo la mezzanotte un mostro - sotto le sembianze di un gigantesco tasso malvagio - si presenta alla sua annunciandogli che gli farà visita nei mesi a seguire per raccontargli tre storie.
Conor non ha paura del mostro, non davvero. Le sue vere paure, ora che la madre ha avuto una ricaduta, sono altre e poi c'è l'Incubo che non fa che perseguitarlo e angosciarlo da fin troppo tempo.
L'idea per questo romanzo era in origine dell'autrice Siobhan Dowd che venne però a mancare prematuramente. In seguito fu proposto a Patrick Ness di occuparsi della stesura del libro e lui decise di cogliere l'occasione per farlo suo e renderle così omaggio.
Ho trovato gli spunti per il romanzo davvero originali e molto particolari. La storia mi è piaciuta, ma l'ho trovata un po' troppo prevedibile e fin troppo triste e pesante. Forse troppo incentrata sul dolore che Conor vive. Un po' in base alle mie esperienze personali, mi sono anche rivista attraverso i suoi occhi e devo dire che Ness ha fatto proprio un buon lavoro, però mi aspettavo che questo libro mi desse di più, che mi coinvolgesse in maggior modo. Invece purtroppo, avevo capito come si sarebbe concluso e dove voleva andare a parare fin dalle prime pagine e dunque la lettura non mi ha regalato molti stimoli.
In conclusione un romanzo meritevole, che si legge bene, ma che avrei voluto avesse quel qualcosa in più che non vi ho trovato. Per giudicare Ness a dovere però, leggerò senz'altro qualcuno dei suoi libri. Questo, non essendo nato da una sua idea, lo ritengo un po' una cosa a parte.