Buongiorno lettori, come state? Io a malincuore da oggi torno alla solita vita e ricomincio a frequentare il caro (?) corso amministrativo. Per aprire la settimana al meglio comunque, volevo lasciarvi la recensione per Caledonya di Alessandro Gatti e Mark Menozzi, uno degli ultimi romanzi che ho letto a dicembre.
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Caledonya
Alessandro Gatti, Mark Menozzi
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In tutta l'isola di Caldeonya, e anche nelle isole vicine, non si è mai sentito di una Maga femmina, eppure il nome che i Cercamaghi hanno sulla pergamena è proprio quello di Ysall e, quando le viene chiesto di superare una prova per dimostrare i suoi poteri, lei scopre inaspettatamente di possedere un innato talento.
Il compito dei Cercamaghi è dunque quello di portare Ysall all'Accademia in tempo per l'inizio dei corsi dei nuovi Apprendisti, ma durante il viaggio si renderanno conto di aver sottovalutato la loro missione. Qualcuno è intenzionato a rapire Ysall e i Cercamaghi si ritroveranno a doverla difendere con le unghie e con i denti.
Caledonyaè un romanzo destinato ai lettori più giovani, quelli che si trovano a passare dall'infanzia all'adolescenza. Purtropppo, mi preme dirvelo, di rado riesco ad apprezzare romanzi rivolti a questo genere di pubblico e questa è stata solo un'ennesima conferma. C'è qualcosa, in queste storie per i più piccoli, che mi lascia sempre insoddisfatta. Perché continuo a provarci di tanto in tanto, allora, vi chiederete? Be', si tratta di semplice curiosità. Quest'anno ad esempio mi sono ritrovata a leggere, senza averlo programmato, The academy di Amelia Drake (trovate QUI la mia recensione) e l'ho molto apprezzato. Sono più che convinta che, nel mucchio, ci siano alcuni di questi romanzi che meritano tantissimo e che sanno regalare emozioni anche ai più grandi, eppure sto iniziando ad avere l'impressione che siano perle più uniche rare.
Caledonya ha senz'altro il pregio di lasciarsi leggere tranquillamente nel giro di poche ore. La trama l'ho trovata abbastanza piena e scorrevole, ma non all'altezza delle mie aspettative. Personalmente ero molto curiosa di vedere come sarebbe stata l'Accademia di Magia, ma ci si arriva soltanto dopo varie peripezie abbastanza ripetitive e noiose a fine libro - che tra l'altro si conclude nel mezzo di una scena totalmente a caso - e ne sono rimasta molto delusa per via dei molteplici richiami troppo spinti alla serie di Harry Potter: il preside vecchio e saggio, l'insegnante severo che prende di mira subito la protagonista spingendola ad andarsene via dalla scuola senza ragione, il ragazzino proveniente dalla famiglia "nobile" che chiede a Ysall di fare amicizia (con tanto di dialogo alla Harry/Draco "so scegliermeli da sola gli amici" che si commenta da solo) eccetera.
Riflettendoci sopra, mi rendo conto di divagare, ma credo che il vero problema sia nel modo in cui questi libri sono scritti. Fin troppo spesso ho l'impressione che i lettori vengano trattati da ingenui, ma essere giovani non vuol dire essere di dubbia intelligenza. Credo che il segreto stia tutto lì. Se il romanzo è rivolto a un pubblico giovane, ma è scritto con una certa maestria e in modo maturo e non banale, riesco a godermelo, altrimenti mi viene a noia. E questo libro purtroppo, l'avrete capito, appartiene al secondo caso. Voi cosa ne pensate? Vi avventurate mai tra queste letture o preferite restare su qualcosa di più adulto? Fatemi sapere, sono curiosa!

Alessandro Gatti, Mark Menozzi

Editore Mondadori ● Pagine 260
Rilegato 16,00 € ● Brossura N/D ● Ebook 4,99 €
Rilegato 16,00 € ● Brossura N/D ● Ebook 4,99 €
Trama:Ysall vive in una fattoria nell'isola di Caledonya. Ha tredici anni e un nome da maschio, che le ricorda in ogni momento che i suoi genitori non l'hanno mai voluta.
Quando alla fattoria si presentano due Cercamaghi dell'Accademia di Magia di Stormwall, nessuno pensa a lei come candidata per diventare Apprendista Mago: d'altra parte, nella storia millenaria dell'Accademia, i Maghi sono sempre stati maschi. Eppure è proprio il nome di Ysall quello che i due Cercamaghi leggono sulle pergamene del Venerando Codice dell'Accademia...
Il viaggio verso Stormwall è lungo e insidioso: sulle tracce della ragazza ci sono un malvagio Redòir e il suo Mastino Nero, ingaggiati da un misterioso uomo con l'orecchino dell'isola di Albion. Ysall deve raggiungere l'Accademia in tempo e, una volta arrivata, dovrà trovare la forza di credere in se stessa per diventare la prima Maga nella storia di Stormwall.
Quando alla fattoria si presentano due Cercamaghi dell'Accademia di Magia di Stormwall, nessuno pensa a lei come candidata per diventare Apprendista Mago: d'altra parte, nella storia millenaria dell'Accademia, i Maghi sono sempre stati maschi. Eppure è proprio il nome di Ysall quello che i due Cercamaghi leggono sulle pergamene del Venerando Codice dell'Accademia...
Il viaggio verso Stormwall è lungo e insidioso: sulle tracce della ragazza ci sono un malvagio Redòir e il suo Mastino Nero, ingaggiati da un misterioso uomo con l'orecchino dell'isola di Albion. Ysall deve raggiungere l'Accademia in tempo e, una volta arrivata, dovrà trovare la forza di credere in se stessa per diventare la prima Maga nella storia di Stormwall.
Recensione
Ysall ha dodici anni ed è cresciuta nella fattoria di famiglia, dove si è sempre occupata delle faccende di casa ed è sempre stata trattata con malcelato disprezzo dai genitori, che avrebbero preferito avere un terzo figlio maschio piuttosto che una femmina. Ysall pensa che la sua misera vita sia stata scritta, ma quando un giorno alla porta della fattoria bussano due Cercamaghi dell'Accademia di Stormwall, ogni cosa cambia.In tutta l'isola di Caldeonya, e anche nelle isole vicine, non si è mai sentito di una Maga femmina, eppure il nome che i Cercamaghi hanno sulla pergamena è proprio quello di Ysall e, quando le viene chiesto di superare una prova per dimostrare i suoi poteri, lei scopre inaspettatamente di possedere un innato talento.
Il compito dei Cercamaghi è dunque quello di portare Ysall all'Accademia in tempo per l'inizio dei corsi dei nuovi Apprendisti, ma durante il viaggio si renderanno conto di aver sottovalutato la loro missione. Qualcuno è intenzionato a rapire Ysall e i Cercamaghi si ritroveranno a doverla difendere con le unghie e con i denti.
Caledonyaè un romanzo destinato ai lettori più giovani, quelli che si trovano a passare dall'infanzia all'adolescenza. Purtropppo, mi preme dirvelo, di rado riesco ad apprezzare romanzi rivolti a questo genere di pubblico e questa è stata solo un'ennesima conferma. C'è qualcosa, in queste storie per i più piccoli, che mi lascia sempre insoddisfatta. Perché continuo a provarci di tanto in tanto, allora, vi chiederete? Be', si tratta di semplice curiosità. Quest'anno ad esempio mi sono ritrovata a leggere, senza averlo programmato, The academy di Amelia Drake (trovate QUI la mia recensione) e l'ho molto apprezzato. Sono più che convinta che, nel mucchio, ci siano alcuni di questi romanzi che meritano tantissimo e che sanno regalare emozioni anche ai più grandi, eppure sto iniziando ad avere l'impressione che siano perle più uniche rare.
Caledonya ha senz'altro il pregio di lasciarsi leggere tranquillamente nel giro di poche ore. La trama l'ho trovata abbastanza piena e scorrevole, ma non all'altezza delle mie aspettative. Personalmente ero molto curiosa di vedere come sarebbe stata l'Accademia di Magia, ma ci si arriva soltanto dopo varie peripezie abbastanza ripetitive e noiose a fine libro - che tra l'altro si conclude nel mezzo di una scena totalmente a caso - e ne sono rimasta molto delusa per via dei molteplici richiami troppo spinti alla serie di Harry Potter: il preside vecchio e saggio, l'insegnante severo che prende di mira subito la protagonista spingendola ad andarsene via dalla scuola senza ragione, il ragazzino proveniente dalla famiglia "nobile" che chiede a Ysall di fare amicizia (con tanto di dialogo alla Harry/Draco "so scegliermeli da sola gli amici" che si commenta da solo) eccetera.
Riflettendoci sopra, mi rendo conto di divagare, ma credo che il vero problema sia nel modo in cui questi libri sono scritti. Fin troppo spesso ho l'impressione che i lettori vengano trattati da ingenui, ma essere giovani non vuol dire essere di dubbia intelligenza. Credo che il segreto stia tutto lì. Se il romanzo è rivolto a un pubblico giovane, ma è scritto con una certa maestria e in modo maturo e non banale, riesco a godermelo, altrimenti mi viene a noia. E questo libro purtroppo, l'avrete capito, appartiene al secondo caso. Voi cosa ne pensate? Vi avventurate mai tra queste letture o preferite restare su qualcosa di più adulto? Fatemi sapere, sono curiosa!
Le tre isole di Alessandro Gatti&Mark Menozzi
- Caledonya, 2015
- Albion, 2015
- Eyre, 2016