Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Oggi a posto di tenervi compagnia con la solita rubrica, ho deciso di proporvi la mia recensione per Requiem, il capitolo conclusivo della trilogia distopica di Lauren Oliver. Le mie aspettative a riguardo erano altissime, ma purtroppo questo libro mi ha solo deluso.
La seguente recensione non contiene spoiler riguardo a Requiem, ma a meno che non abbiate già letto Chaos e Delirium vi sconsiglio di leggerla.
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Requiem
di Lauren Oliver
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Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 336
Trama:Mi chiamo Lena e sono infetta, perché mi sono innamorata di Alex in un mondo in cui l'amore è considerato una malattia, e come una malattia viene curato. lo e Alex siamo scappati, ma poi ci hanno separati.
Io sono andata avanti, ho incontrato Raven e gli altri ragazzi della Resistenza. Ho imparato a combattere per quello in cui credo, a lottare per essere davvero me stessa. E ho incontrato Julian che è il ragazzo più dolce del mondo e mi vuole con sé. Poi però Alex è tornato, quando pensavo di averlo dimenticato, quando mi ero convinta di riuscire a fare a meno di lui. E ora, mentre il mondo attorno a noi cade a pezzi, io sto male, e penso che forse avevano ragione loro: l'amore è davvero una malattia!
Requiem riprende proprio da lì. Lena è in viaggio insieme al suo gruppo e con lei ci sono sia Alex che Julian. Alex che la respinge ingiustamente, Julian che si trova suo malgrado a fare da terzo incomodo.
Intanto, con l'introduzione del punto di vista di Hana, la migliore amica di Lena, la narrazione si divide tra l'una e l'altra. Hana, che è stata curata e sta per sposarsi con il futuro sindaco di Portland, ci mostra le cose attraverso i suoi occhi; attraverso i pensieri di qualcuno che è stato sottoposto alla cura e che non vede più le cose come un tempo, ma che allo stesso tempo in qualche modo è rimasto se stesso.
A lettura conclusa posso tranquillamente affermare che ho trovato Requiem il più debole tra i tre romanzi che compongono la trilogia. Delirium mi era piaciuto, Chaos mi aveva conquistata ancora di più. Requiem se non l'avessi letto sarebbe stata la stessa cosa. L'ho trovato un libro pieno di niente e se non fosse stato per il pov di Hana, non gli avrei dato neanche le tre stelline stiracchiate che alla fine gli ho voluto assegnare.
La parte relativa a Lena l'ho trovata semplicemente insulsa, inutile, vuota. Si può dire che tra quelle pagine non accade praticamente niente, non davvero. Il tutto è stato troppo incentrato su un triangolo che in fin dei conti era inesistente dal principio. Il lettore lo sapeva, Lena lo sapeva, la Oliver stessa lo sapeva senza dubbio. Quindi il mio unico pensiero è: perché?
Personalmente non mi ha convinta nemmeno il finale che è stato considerato da molti invece il punto di forza del libro. L'ho trovato troppo sbrigativo, troppo aperto, troppo buttato lì. Ho avuto l'impressione che la Oliver se ne sia voluta lavare le mani senza prendersi la responsabilità di scrivere davvero la parola "fine" e la cosa non mi è affatto piaciuta.
Una volta finitoRequiem mi sono sentita solo dispiaciuta, delusa e amareggiata perché non avevo trovato niente di quello che cercavo, niente di quello che mi era tanto piaciuto nei libri precedenti e ho seriamente pensato che se avessi letto un riassunto di tre righe sarebbe stato assolutamente lo stesso. Un. Vero. Peccato.
La seguente recensione non contiene spoiler riguardo a Requiem, ma a meno che non abbiate già letto Chaos e Delirium vi sconsiglio di leggerla.

di Lauren Oliver

Prezzo: 17,00 €
Pagine: 336
Trama:Mi chiamo Lena e sono infetta, perché mi sono innamorata di Alex in un mondo in cui l'amore è considerato una malattia, e come una malattia viene curato. lo e Alex siamo scappati, ma poi ci hanno separati.
Io sono andata avanti, ho incontrato Raven e gli altri ragazzi della Resistenza. Ho imparato a combattere per quello in cui credo, a lottare per essere davvero me stessa. E ho incontrato Julian che è il ragazzo più dolce del mondo e mi vuole con sé. Poi però Alex è tornato, quando pensavo di averlo dimenticato, quando mi ero convinta di riuscire a fare a meno di lui. E ora, mentre il mondo attorno a noi cade a pezzi, io sto male, e penso che forse avevano ragione loro: l'amore è davvero una malattia!
Recensione
Chaos si era concluso nel peggiore e nel migliore dei modi allo stesso tempo. Dopo che Lena era riuscita a fuggire insieme a Julian ed entrambi avevano finalmente trovato la libertà nelle Terre Selvagge, Alex aveva fatto la sua inaspettata e dolorosa ricomparsa.Requiem riprende proprio da lì. Lena è in viaggio insieme al suo gruppo e con lei ci sono sia Alex che Julian. Alex che la respinge ingiustamente, Julian che si trova suo malgrado a fare da terzo incomodo.
Intanto, con l'introduzione del punto di vista di Hana, la migliore amica di Lena, la narrazione si divide tra l'una e l'altra. Hana, che è stata curata e sta per sposarsi con il futuro sindaco di Portland, ci mostra le cose attraverso i suoi occhi; attraverso i pensieri di qualcuno che è stato sottoposto alla cura e che non vede più le cose come un tempo, ma che allo stesso tempo in qualche modo è rimasto se stesso.
A lettura conclusa posso tranquillamente affermare che ho trovato Requiem il più debole tra i tre romanzi che compongono la trilogia. Delirium mi era piaciuto, Chaos mi aveva conquistata ancora di più. Requiem se non l'avessi letto sarebbe stata la stessa cosa. L'ho trovato un libro pieno di niente e se non fosse stato per il pov di Hana, non gli avrei dato neanche le tre stelline stiracchiate che alla fine gli ho voluto assegnare.
La parte relativa a Lena l'ho trovata semplicemente insulsa, inutile, vuota. Si può dire che tra quelle pagine non accade praticamente niente, non davvero. Il tutto è stato troppo incentrato su un triangolo che in fin dei conti era inesistente dal principio. Il lettore lo sapeva, Lena lo sapeva, la Oliver stessa lo sapeva senza dubbio. Quindi il mio unico pensiero è: perché?
Personalmente non mi ha convinta nemmeno il finale che è stato considerato da molti invece il punto di forza del libro. L'ho trovato troppo sbrigativo, troppo aperto, troppo buttato lì. Ho avuto l'impressione che la Oliver se ne sia voluta lavare le mani senza prendersi la responsabilità di scrivere davvero la parola "fine" e la cosa non mi è affatto piaciuta.
Una volta finitoRequiem mi sono sentita solo dispiaciuta, delusa e amareggiata perché non avevo trovato niente di quello che cercavo, niente di quello che mi era tanto piaciuto nei libri precedenti e ho seriamente pensato che se avessi letto un riassunto di tre righe sarebbe stato assolutamente lo stesso. Un. Vero. Peccato.
Delirium Saga di Lauren Oliver
0,5. | Inedito (Annabel, 2012) |
1. | Delirium, 2011 (Delirium, 2011) |
1,5. | Veleno sulle labbra, 2012 (Hana, 2011) |
2. | Chaos, 2013 (Pandemonium, 2012) |
2,5. | Inedito (Raven, 2013) |
3. | Requiem, 2014 (Requiem, 2013) |