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Talking about #10 Chiacchiere libresche

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Talking about (parlando di) è una rubrica ideata da me. Ad ogni appuntamento tratterò di un argomento diverso. A volte vi proporrò delle top ten, a volte dei meme, a volte semplicemente vi parlerò di ciò che mi passa per la testa riguardo questa o quell'altra cosa, ovviamente e rigorosamente sempre a tema libresco.

Buon pomeriggio lettori! Nelle settimane scorse c'è stato un nuovo boom di assegnazioni del Liebster award, ve ne sarete accorti immagino! A me è stato assegnato da tre carinissime blogger - Erika di Wonderful Monster Book, Jen di Dancing in a vanilla storm e Charlie di Who is Charlie - ma visto che sono pigra e che l'avevo già postato tipo quando ho aperto il blog, non mi andava di rifare il post e tutta la tiritera così ho deciso di fare un nuovo appuntamento con questa rubrica per rispondere alle domande di queste fanciulle!
Ho selezionato quelle che più mi ispiravano (trenta se no erano troppe e sarebbe venuto un post chilometrico) e dunque ecco le mie risposte. Si tratta di un mischione con domande libresche, riguardo al blog, riguardo alle mie abitudini da lettrice e altro. Enjoy!

#1Perché hai deciso di aprire un blog letterario?
In primis per parlare con qualcuno delle mie letture! Trovavo frustante dover passare ore a ossessionare le mie amiche - che ovviamente non leggevano - e il mio ragazzo, con la trama di questo o quell'altro libro, così visto che bazzicavo su blogger da qualche tempo e comunque avevo già conoscenze grafiche e dei codici, ho deciso di buttarmi!

#2Qual è la cosa che preferisci del tuo blog?
Oddio, difficile già la seconda domanda! Se dicessi i miei lettori sarei un po' troppo sdolcinata XD uhm, diciamo allora i gruppi di lettura che organizzo. Sono impegnativi, è vero, però adoro ritrovarci in diversi a leggere insieme lo stesso libro e a commentarlo passo per passo. La lettura in questi casi assume aspetti completamente diversi.

#3Quanto tempo dedichi al blog quotidianamente o settimanalmente?
Di norma dedico al blog un paio d'ore al giorno. Ci sono giorni però in cui ne ho poca voglia e dunque latito e accumulo le cose da fare e dunque di conseguenza ci sono giorni in cui ci sto davanti anche più di un paio d'ore.

#4Consiglia un libro da leggere recente e un classico imperdibile.
Se non avete già letto L'età sottile, beh dovete assolutamente farlo. Un classico imperdibile? Ouch. Non ho letto molti classici
fin ora in realtà, ma mi sono ripromessa di rimediare. Se devo nominarne qualcuno, comuunque, per la scuola ho letto Il giovane Holden e Lo strano caso del Dottor Jackill e del signor Hide e mi erano abbastanza piaciuti entrambi.

#5Consigli di lettura: chi legge più di 10 libri l’anno è considerato un lettore forte, cosa consiglieresti a chi vorrebbe leggere di più?
Consiglierei di trovare un genere che possa appassionare e di lasciarsi semplicemente trasportare. Sarà un clichè, ma anche i blog aiutano tantissimo. Io prima sceglievo i libri da leggere entrando in libreria e andando sempre al solito scaffale, ma una volta che si frequentano i blog cambia tutto. Si cercano recensioni, opinioni, ci si fida più di questo o di quello. Insomma, i blog aprono un mondo e fanno scoprire libri che altrimenti non si sarebbero mai scoperti.
Magari consiglierei anche di dedicare meno tempo alla tv e ai videogiochi per trovarne di più per la lettura. Ad esempio il mio ragazzo mi dice sempre "non ho tempo per leggere" però il tempo per stare davanti a FIFA lo trova sempre e glielo faccio simpaticamente notare ogni volta.

#9Dove e come preferisci leggere?
In genere il mio momento preferito è la sera, dopo cena. Mi stendo a letto chiudendo prima tutte le porte per non sentire la tv e via. Poi d'inverno rifugiarsi sotto le coperte al calduccio con un buon libro non ha prezzo.
D'estate invece mi piace leggere anche di giorno e - quando la temperatura lo consente - all'aperto. Solitamente io e il mio ragazzo andiamo in un parco. Io mi metto su una panchina all'ombra a leggere, lui se ne va in giro a fare foto agli animali.

#7Secondo te Harry Potter è sopravvalutato e Twilight sottovalutato?
Assolutamente no. Sono cresciuta con Harry Potter e so che questa saga, anche se è ormai finita, continuerà ad accompagnarmi
nel corso della vita
e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Per quanto riguarda Twilight, non penso sia sottovalutato, più che altro di sicuro viene molto snobbato ora come ora. Quando il primo libro della serie è uscito avevo quattordici anni, lo lessi prima che ci fosse il boom e mi piacque e appassionò tantissimo. Poi crescendo l'intera storia mi è venuta a noia, ma ho avuto un forum a riguardo e per parecchi anni anche questa saga è stata parte della mia vita di tutti i giorni.

#8Se fossi il personaggio di un libro, chi saresti?
Forse la domanda più difficile in elenco! Chi sarei? Uhm. Eureca! Sarei sicuramente Rose Hathaway, la protagonista della serie L'accademia dei vampiri. Sì, senza dubbio!

#9La domanda bricconcella: cosa rende un personaggio sexy e affascinante ai tuoi occhi?
Di solito mi affeziono di più ai personaggi maschili abbastanza realistici, che sembrano un po' arroganti e menefreghisti, ma che poi in realtà hanno solo bisogno di affetto e di qualcuno che tenga loro la mano.

#10Hai la facoltà di trasportare un personaggio letterario maschile fuori dal libro. Chi sceglieresti e perchè?
Chissà perché, per quanti personaggi maschili adori, il primo che mi viene sempre in mente è Adrian Ivashkov. Ormai non vi dico nemmeno più da quale saga proviene, tanto lo saprete già a forza di sentirmi blaterare a riguardo. Perché proprio Adrian? Perché sì. L'ho adorato dalla prima sua comparsa in Morsi di ghiaccio, l'ho adorato nei libri seguenti, lo adoro nella saga spin off. È il mio book boyfriend preferito!

#11Se fossi uno scrittore o una scrittrice, chi vorresti essere?
Uhm, Maggie Stiefvater? John Green? La Clare? La Roth? La Mead? I don't know. Uno di questi comunque! Intanto mi accontento di essere me anche se di certo non reggo il confronto XD

#12Hai mai pensato di lavorare nell'ambiente editoriale/letterario?
Certo, chi mi segue lo sa già. Mi piace molto scrivere e presto il mio romanzo d'esordio sarà pubblicato - aiuto! - quindi direi che nel mio piccolo, lavoro già nel settore... circa. Ho anche da poco finito un altro romanzo in tempo per partecipare a IoScrittore, motivo per il cui ho latitato un po' nell'ultimo periodo.Mi piacerebbe anche fare la corretrice di bozze comunque.

#13Nasconderesti mai la tua passione per la lettura per sembrare più alla moda?
Anche qui non posso che rispondere con un: assolutamente no! Non mi interessa particolarmente essere alla moda o seguire le tentende e anche quando conosco qualcuno - passata la timidezza - se esce fuori l'argomento lettura, mi mostro per l'accanita lettrice che sono anche a costo di sembrare schizzata.

#14Secondo te è vero il vecchio luogo comune che chi legge è più intelligente?
No, chi legge è di conseguenza solo più acculturato di chi non lo fa, ma cultura e intelligenza sono due cose completamente diverse. Non bisogna essere per forza acculturati per essere intelligenti e viceversa, non è detto che chi sia molto acculturato sia anche intelligente.

#15Descrivi la tua giornata ideale.
Uhm... partitina di tennis col mio ragazzo, cibo, ozio, telefilm, lettura. Non fosse per il tennis sarei una pantofolaia doc!

#16Se potessi vederti fra 10 anni, cosa vorresti vedere?
Che domanda complicata! Va beh, utopicamente parlando, mi piacerebbe vedermi in un casa tutta mia col mio ragazzo e un bel cagnolino, col romanzo che ho finito di scrivere da poco - a cui tengo particolarmente - in carta e inchiostro sullo scaffale e con un bel lavoretto fisso che mi lasci comunque tempo da dedicare alle mie passioni. Sognare non costa niente, giusto?

#17Scrivi la prima cosa che ti viene in mente.
In questi giorni mi sento strana... sapevatelo. Dall'avere troppe cose a cui star dietro, sono passata all'avere da fare poco e niente! Mi fa stranissimo.


E anche per questo appuntamento è tutto! Spero di non avervi annoiato, ho cercato di non dilungarmi troppo, se vi va rispondete anche voi a qualche domanda. Alla prossima!

Recensione "L'estate del coniglio nero" di Kevin Brooks

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Buona pomeriggio lettori! Visto come sono brava? Vi avevo promesso questa recensione entro la settimana ed eccomi già qui con il mio pensiero riguardo a L'estate del coniglio nero di Kevin Brooks, un thriller per ragazzi da poco uscito nelle nostre librerie. Questo si può dire che è solo il mio secondo approccio con il thriller e, proprio come per l'altra volta, mi aspettavo qualcosa di più.



L'estate del coniglio nero
di Kevin Brooks

Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 427

Trama:È un'estate torrida e Pete ha già passato diverse settimane senza fare altro che ciondolare per casa. Fino a quando una telefonata gli cambia la vita per sempre. È Nicole, gli chiede di vedersi. Presto si separeranno, ognuno per la propria strada, il college, Parigi... Sarebbe bello incontrarsi per l'ultima volta con il gruppo dei vecchi amici, solo loro quattro: Pete, Nicole, Eric e Pauly. Pete le chiede di Raymond, anche lui è un vecchio amico, fa parte del gruppo. È vero, è un tipo strano, sembra vivere in un mondo tutto suo al cui centro c'è un coniglio nero; ma Pete gli è molto legato e vuole che sia con loro. Quella notte, però, quando si trovano al luna park, Raymond scompare. E anche Stella Ross, una ragazza del loro liceo diventata famosa. Tutti pensano che i due eventi siano collegati, che Raymond lo strano sia il colpevole. Pete vuole dimostrare a ogni costo che si sbagliano, ma quando segreti, rancori e vecchie gelosie mettono gli amici uno contro l'altro, anche le sue certezze cominciano a incrinarsi.


Recensione
Pete sta passando l'estate a fare quello che a ogni adolescente riesce meglio: niente. Ozio più totale. Gli piace starsene sul suo letto a fissare il soffitto, vittima di un'apatia causata dalla calura eccessiva e dai pochi stimoli. Una sera però - come in ogni storia che si rispetti - tutto cambia.
Il telefono di sotto squilla e la chiamata è per lui. Dall'altra parte della linea c'è Nicole, una sua vecchia amica d'infanzia che non frequenta da tempo e che sta per trasferirsi. Nicole lo invita ad una serata insieme agli altri membri del loro vecchio gruppetto in onore dei vecchi tempi e Pete, anche se con qualche perplessità, decide di accettare.

Pete però, non sentendosela di affrontare i vecchi amici da solo, coinvolge anche il suo migliore amico Raymond, un ragazzo piuttosto strano e problematico che sente il suo Coniglio Nero sussurrargli cose. Chi lo conosce davvero, come Pete, sa non farebbe male a una mosca e così, la mattina dopo la fatidica sera della riunione al luna park, quando sia Raymond che la star della città Stella Ross risultano scomparsi e tutti pensano che sia stato Raymond a farle del male, Pete cerca di fare di tutto per capire cosa è davvero successo e per ritrovare il suo amico.

Kevin Brooks con questo romanzo è riuscito a mantenere il mio interesse sempre accesso e a farmi arrovellare il cervello anche quando non stavo leggendo. Non facevo che pensare alla trama tentando di indovinare cosa potesse essere successo a Raymond e a Stella. Purtroppo però, proprio sul finale dal quale mi aspettavo qualche colpo di scena col botto che mi facesse restare a bocca aperta, sono rimasta delusa. Ho trovato la conclusione fin troppo banale per i miei gusti e per certi versi anche un po'inconcludente.

Per il resto comunque ho gradito molto la lettura. Ho trovato i personaggi ben caratterizzati e interessanti, la storia mi ha presa parecchio e ho adorato il modo di scrivere di Brooks, ma in quelle ultime cinquanta pagine speravo di trovare davvero davvero di più. Molte delle domande che mi sono posta non hanno ricevuto risposta e la cosa mi ha frustrata parecchio. Mi piacerebbe tanto fare una chiacchierata con l'autore per cercare di scucirgli qualcosa riguardo alle cose che ha lasciato in sospeso.

Mantova Comics & Games 2014

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Buona sera ragazzi! Vi sto scrivendo questo breve post per parlarvi della nona edizione del Mantova Comics & Games che si terrà il prossimo weekend. Mi piacerebbe tanto andarci, ma non è che sia proprio dietro casa. Certo, rispetto a Torino è molto più vicino, ma non penso di riuscire. Uff. Intanto, per quelli di voi che abitano più vicino e magari vogliono farci un salto, ci saranno eventi libreschi da non perdere!

Saranno presenti due importanti autori Mondadori molto conosciuti da noi fan dei romanzi ragazzi, Leonardo Patrignani
(Multiversum) - che parlerà dell'ultimo capitolo della trilogia, Utopia da poco uscito nelle nostre librerie - e Francesco Falconi (Muses) - che invece regalerà interessanti anticipazioni su Gray, il suo attesissimo nuovo libro, ispirato a Il ritratto di Dorian Gray.
Sempre parlando di autori sarà presente anche Isabel C. Alley (Il diario di Isabel) che parlerà del self-publishing e darà dei consigli a chi ha un romanzo nel cassetto.
Un'altra chicca per gli aspiranti scrittori: sarà presente l'agenzia letteraria TZLA a fare scouting gratuito - tramite piccoli incontri privati - per gli autori in cerca di un'agente.

Concludo aggiungendo che la Limited Editions Books metterà anche a disposizione dei press-kit omaggio - con le loro ultime novità - per i blogger che ne faranno richiesta (fino a esaurimento scorte). E ovviamente ci saranno anche l'adorabile Bianca Marconero (Albion) e gli altri autori della CE a firmare copie dei loro romanzi allo stand.

Insomma, mica male gente! La mia voglia di andarci è salita proporzionalmente mentre scrivo il post, aiuto! Se abitate nei dintorni e se potete, fateci un bel giretto anche per me e se volete saperne di più, vi rimando alsito ufficialedove sono presenti le info per raggiungere il post e il programma dettagliato degli eventi. Alla prossima!

The good blogger box, un nuovo blog dedicato ai tuorial

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Buon pomeriggio lettori!
Vi scrivo un altro breve post per annunciarvi l'apertura di un nuovo piccolo blog che gestirò insieme alla mia amica Leda (Dreaming fantasy) che sarà essenzialmente ed esclusivamente dedicato a tutorial HTML e per blogger e in cui daremo anche qualche consiglio per come gestire al meglio il proprio lit-blog. In pratica abbiamo deciso di mettere a disposizione le nostre conoscenze sperando di poter creare un angolino utile a tutti!
Nel post introduttivo del blog è spiegato tutto (per andare al blog vi basta cliccare sull'immagine in alto) dunque se volete saperne di più, non vi resta che andare a dare un'occhiata. Speriamo ci seguirete con piacere e alla prossima!

From reader to reader #3 Marzo

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From reader to reader (da lettore a lettore) è una reading challenge annuale ideata da me che ha lo scopo di far conoscere ai partecipanti nuovi libri da leggere e da amare e di fargli a loro volta condividere i titoli dei libri che hanno particolarmente amato. Per info e iscrizioni, vi rimando al post introduttivo!

Buon sabato pomeriggio lettori! Ebbene un nuovo mese è arrivato e dunque è tempo di un nuovo post per la FRTR. Con mio grandissimo piacere state ancora partecipando attivamente e addirittura il numero di letture fatte per la challenge in febbraio, ha superato il numero di quelle fatte in gennaio. Sono davvero orgogliosa! Comunque ho deciso di introdurre qualche piccola nuova regola che apporterà dei cambiamenti.

Come al solito, preciso che in questo post potrete comunicare le letture che farete per la challenge durante questo mese (con valutazione da 1 a 5, piccolo parere sul libro letto ed eventuale link alla vostra recensione). Dunque se nel corso del mese leggete un libro tra quelli consigliati, dovete venire a lasciare un commento in questo post, però non potrete più consigliare un libro ogni libro che leggete, continuate a leggere e capirete perché.

Nuove regole
Visto che ormai i libri consigliati sono davvero diventati tantissimi (e prima di quanto non avessi previsto) ho deciso di introdurre qualche nuova regola. Purtroppo l'idea dell'uno letto, uno consigliato, era di per sé fantastica, però se avessimo continuato così ci saremo ritrovati tra qualche mese con una lista chilometrica e dunque mi son dovuta ingegnare per trovare un rimedio e da qui è nata l'esigenza di mettere queste nuove regole.
  • da adesso in avanti, sarà possibile consigliare un solo libro al mese a testa e ovviamente potrete farlo solo se leggerete almeno un libro nel corso del mese
  • ogni mese vi verrà proposto un sondaggio con alcuni titoli di libri consigliati che non sono ancora stati letti da nessuno e che sono in lista da un mese o più dovrete votare quelli che vi interessano e che volete salvare e alla fine del mese quelli che avranno ricevuto meno voti saranno eliminati. I libri rimossi, non potranno essere consigliati nuovamente. Se uno dei libri in lista verrà letto prima della conclusione del sondaggio, sarà automaticamente salvo.
Quest'ultima regola ho deciso di inserirla perché penso non abbia senso tenere un libro che magari non interessa a nessuno - o quasi - in lista tutto l'anno e in questo modo, eliminando ogni mese quelli che vi interessano meno, sarà possibile dare più visibilità a quelli più letti e così la lista verrà anche sfoltita. Insomma, due piccioni con una fava! Nel caso doveste avere domande dubbi riguardo a queste nuove regole chiedetemi senza farvi problemi.

I libri più letti &Statistiche
Tempo di statistiche, gente! I libri più letti di febbraio sono stati Le coincidenze dell'amore di Colleen Hoover, Io che amo solo te di Luca Bianchini e Obsidian di Jennifer L. Armentrout che hanno ricevuto tre letture ciascuno. In totale questo mese sono state effettuate ben 54 letture per la challenge. Le lettrici più accanite - ovvero quelle che hanno letto di più - sono state Mariki e Cristina Lee. Bravissime ragazze!

In queste settimane comunque, ho creato un foglio excel dedicato alle statistiche. Sono presenti tutti i libri consigliati, con la data e il nome di chi li ha consigliati, il numero di letture totali, delle letture parziali per ogni mese e il voto medio. Sono anche presenti dei fogli singoli di statistiche relativi ai vari mesi. Il documento potete trovarlo qui e potete anche raggiungerlo dal menù a tendina della FRTR.

Libri Consigliati
Di seguito trovate le copertine di tutti i libri che sono stati consigliati dai partecipanti nel mese passato! I libri che consiglierete in febbraio, verranno messi nel post di marzo e così via. Trovate comunque la lista A-Z sempre aggiornata nella pagina apposita. Se volete saperne di più su un determinato libro, cliccate sulla copertina e sarete rimandati alla pagina Amazon relativa.

IL FIGLIO DEL CIMITERO
L'AMORE IN UN GIORNO DI PIOGGIAL'OSPITE
MEMORIE DI UNA GEISHA
RAVEN BOYSPERFETTO
SE UNA NOTTE DI INVERNO UN VIAGGIATORE
TI PREGO LASCIATI ODIARE
Avete visto quanti? Di sicuro capirete ancora meglio perché non si poteva continuare con l'uno per uno! Ancora una volta comunque c'è davvero una bella varietà e l'imbarazzo della scelta!

Il sondaggio del mese
Nel sondaggio di questo mese sono presenti i libri consigliati da dicembre fino al 15 di gennaio che ancora nono stati letti da nessun partecipante. Votate i titoli che più vi ispirano e che dunque volete salvare dall'eliminazione (MASSIMO 5 A TESTA). Nel qual caso uno di questi libri venga letto da uno dei partecipanti nel corso del mese, sarà automaticamente salvo e verrà rimosso dal sondaggio.

surveys & polls

Bene ragazzi, anche per oggi è tutto! Non dimenticatevi di votare al sondaggio e poi ovviamente di leggere, leggere e ancora leggere. Alla prossima!

GDL *Special* "L'ospite" (The host) - Inizio seconda tappa

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Buona domenica sera lettori! Scusate per il ritardo, ma ero un po' indietro con la lettura e ho recuperato i capitoli che mi mancavano solo nel pomeriggio. Finalmente però eccomi qui con il post dedicato alla prima tappa che segna anche l'inizio della seconda. Pronti?

Recap Prologo - Capitolo 11
All'inizio del romanzo assistiamo alla scena in cui la Viandante - un'anima aliena proveniente da un altro pianeta la cui specie ha colonizzato e quasi conquistato del tutto la Terra - viene immessa all'interno del suo corpo ospite, ovvero quello di un'umana adolescente che faceva parte della resistenza umana, Melanie Stryder.
Il compito che viene assegnato alla Viandante dalla Cercatrice - un'anima alla ricerca di ribelli che ha a cuore l'eliminazione della resistenza - è quello di esplorare i ricordi di Melanie per scoprire in quale luogo siano nascosti gli altri umani. Fin dal principio però, all'attenzione della Viandante si pone un problema piuttosto grosso: Melanie sta combattendo dall'interno, ha ancora coscienza e anche se la Viandante ha ormai il controllo del suo corpo, non intende andarsene o lasciarla entrare nella sua memoria.
Dopo un rifiuto iniziale però, la Viandante inizia ad avere compassione di Melanie quando la Cercatrice minaccia di entrare al posto suo nel corpo della ragazza e di affidarle un altro ospite. In più, la Viandante ha finito con l'affezionarsi ai due che vede e sogna di continuo a causa dei ricordi di Melanie: il suo ragazzo Jared e il fratellino Jamie. Si lascia così coinvolgere e parte alla ricerca del rifugio degli umani nel deserto seguendo le indicazioni di Melanie.

Reading the movie
In questo primo centinaio di pagine in realtà ho trovato molte scene del libro che nel film sono state trasposte in modo abbastanza fedele e ho ovviamente notato/ricordato invece le mancanze e le cose che nel film sono state cambiate. Comunque ho deciso di riportarvi le tre scene comuni più significative.

Con delicatezza l'assistente collocò la creatura piccola e scintillante dentro la fessura aperta nella nuca dell'umana. L'anima scivolò agile dentro il varco, adattandosi all'anatomia aliena. Acque Profonde ammirò la perizia con cui prendeva possesso della sua nuova casa. Le propaggini si avviluppavano attorno ai centri nervosi, alcune si allungavano con movimenti veloci e decisi fino a raggiungere luoghi nascosti e invisibili, sotto e sopra il cervello, i nervi ottici, i condotti uditivi. Di lì a poco, soltanto un piccolo segmento di quel corpo scintillante fu visibile.
«Ben fatto» le sussurrò il Guaritore, pur sapendo che l'anima non poteva sentirlo. Le orecchie appartenevano alla ragazza, che dormiva ancora profondamente.
(...) Le sussurrò qualcosa all'orecchio, pregando con tutto se stesso che l'anima potesse sentirlo.
«Buona fortuna, piccola Viandante, buona fortuna. Vorrei proprio che non ne avessi bisogno.»

All'improvviso mi volta. Sento uno scatto, e una luce mi acceca l'occhio sinistro. Mi si mozza il fiato, cerco immediatamente di allontanarmi. La morsa si stringe. La luce si accende sul mio occhio destro.
«Non ci credo» sussurra lui. «Sei ancora umana.»
Con le mani mi afferra le guance, e prima che riesca a liberarmi sento le sue labbra assalire le mie. (...) «Aspetta. Un minuto» ansima.
Si sposta e mi gira a pancia in su. Mi si siede addosso e con le gambe mi intrappola le mani. Sta schiacciando il mio cibo. Con un ringhio cerco di sgusciare via. «Guarda, guarda, guarda!» esclama. Estrae un piccolo cilindro dalla tasca posteriore e ne ruota la punta. Un fascio di luce si accende.
Nei suoi occhi, che alla luce prendono un color terracotta chiaro, brilla soltanto il riflesso umano. Con la torcia alterna sinistro e destro.
«Visto? Sono come te (...) Mi chiamo Jared Howe. Non parlo con un altro essere umano da più di due anni.»

Jared respira a fondo. Accigliato, fissa il pavimento. «Mel, non dev'essere per forza così. Soltanto perché siamo insieme, l'ultimo uomo e l'ultima donna sulla Terra...» È senza parole, forse è la prima volta che lo vedo così. «Questo non significa che tu debba fare cose che non vuoi fare. Non sono il genere di uomo che si aspetta... Non sei obbligata...»
Sembra così agitato, con lo sguardo cupo e lontano, che mi ritrovo a par-lare, anche se so dal primo istante che è un errore. «Non è così» mormoro. «Non sto parlando di "obblighi", e non penso che tu sia "quel genere" di uomo. Certo che no. È solo...»
... solo che lo amo.

Melanie e la viandante
Ebbene i personaggi di cui parleremo questa settimana sono due, ovvero le protagoniste della storia: Melanie e la Viandante. La Viandante è un'anima che è stata su parecchi pianeti e ha più di mille dei nostri anni umani.
Come tutte le anime è essenzialmente buona, gentile, fiduciosa e socievole. Non sa cosa siano l'odio, la violenza, il tradimento. Eppure, al contrario delle altre anime, non è mai riuscita a trovare un pianeta da fare la sua casa, un pianeta che le piacesse al punto da rimanervi anche oltre il corso della vita del suo ospite. Quando arriva sulla Terra e viene messa nel corpo di Melanie però, le cose per lei cambiano. Le emozioni umane sono più intense di qualsiasi cosa abbia mai provato e tendono a farla sentire diversa, strana e la portano a mettere in gioco tutti i suoi principi.
Melanie invece è una ragazza adolescente che è riuscita a sfuggire alla colonizzazione col fratellino minore Jamie per parecchi anni e da allora si è sempre presa cura di lui come una madre. La sua vita cambia quando per caso incontra Jared e se ne innamora, ma poi cambia ancora una volta quando viene catturata dalle anime. Eppure Melanie non smette di lottare ed è pronta a tutto pur di proteggere coloro che ama, è pronta persino a stringere un'alleanza e a fidarsi di una di quelle anime che ha sempre trovato crudeli e ripugnanti. Che ne pensate di questi due personaggi?

Saoirse Ronan
L'attrice Saoirse Ronan di cui non ho idea di come si pronunci il nome anche se ormai ho imparato come si scriveè un'attrice irlandese che compirà tra poco più di un mese vent'anni. Nonostante la giovanissima età, ha già interpretato numerosi ruoli di rilievo mostrando il suo talento in film come Espiazione (2007) Amabili resti (2009) e Hanna (2011).
Saoirse nel film tratto dal romanzo della Meyer, ha interpretato proprio la protagonista cogliendo la doppia sfida di mostrare sullo schermo due persone differenti con lo stesso volto. Io personalmente ho visto il film e ho molto apprezzato la sua interpretazione. Non so come c'è riuscita, eppure si percepiva tantissimo la differenza tra quando interpretava Melanie e quando invece la Viandante. Voi che avete visto il film come me cosa ne pensate? Vi è piaciuta Saoirse in questo ruolo? Era così che immaginavate il personaggio?

Regole per commentare
In questo post potete commentare solo i capitoli che fanno parte della prima tappa, quindi dal prologo all'undicesimo. Se siete andati avanti o se state rileggendo il libro, non fate spoiler riguardo a quello che succede successivamente!
Qualche spunto sugli argomenti di conversazione: il motivo per cui le anime hanno colonizzato la Terra non vi ha fatto riflettere parecchio? Cosa pensate a riguardo?

Calendario degli eventi
Dal 16 al 27 febbraio | Iscrizioni
23 febbraio - Inizio della prima tappa del GdL + Introduzione al film & Approfondimenti sull'autrice
Dal 23 febbraio al 02 marzo | Prima tappa: Prologo - Capitolo 11
02 marzo - Post dedicato alla prima tappa + Approfondimenti Melanie, Viandante & Saoirse Ronan
Dal 02 al 09 marzo | Seconda tappa: Capitolo 12 - Capitolo 23 | In corso!
09 marzo - Post dedicato alla seconda tappa + Approfondimenti Jared & Max Irons
Dal 09 al 16 marzo | Terza tappa: Capitolo 24 - Capitolo 35
16 marzo - Post dedicato alla terza tappa + Approfondimenti Ian & Jake Abel
Dal 16 al 23 marzo | Quarta tappa: Capitolo 36 - Capitolo 48
23 marzo - Post dedicato alla quarta tappa + Approfondimenti Zio Jeb & William Hurt
Dal 23 al 30 marzo | Quinta tappa: Capitolo 49 - Epilogo
30 marzo - Post dedicato alla quinta tappa, conclusione GdL + gioco + Approfondimenti Cercatrice & Diane Kruger

Ebbene ragazzi finalmente ce l'ho fatta a finire questo post, la prossima settimana devo proprio evitare di ridurmi all'ultimo momento. Comunque resto in attesa dei vostri commenti e pareri riguardo questa prima parte di lettura. Buona serata e alla prossima!

Chi ben comincia #33

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Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.

Buon inizio settimana lettori! Oggi ero tentata di non postare proprio la rubrica - benedetta pigrizia, più che altro ogni volta è un trauma cercare un incipit interessante che non sia stato già proposto - ma alla fine con un po' di buona volontà ce l'ho fatta. Ho scelto l'inizio di un libro che aveva attirato la mia attenzione quando era uscito nelle librerie, poi diciamo che il mio interesse a riguardo è andato a calare per poi rifarsi vivo nell'ultimo periodo. Curiosi?


Striges. La promessa immortale
di Barbara Baraldi

Ingoiai l’ultimo goccio di caffè, mi buttai lo zaino su una spalla e uscii di casa, chiudendo la porta con uno schiaffo. Mi precipitai giù per le scale. Ero di nuovo in ritardo per le lezioni e la campanella della scuola non avrebbe aspettato me. A peggiorare le cose, le prime due ore erano riservate al test di matematica, una materia con cui facevo a pugni.
Il mio forte era sempre stato l’italiano, fin dalle elementari. Già allora ero brava nei temi, con un’unica eccezione: quella volta che la maestra ci aveva assegnato il titolo “Descrivete voi stessi”. Ricordo che ero rimasta una decina di minuti immobile a pensarci su, con i gomiti sul banco e i pugni a reggere la testa. La maestra mi si era avvicinata, chiedendomi cosa c’era che non andava. Io mi ero stretta nelle spalle e avevo mostrato i palmi, come in segno di resa. Lei mi aveva guardato con occhi indulgenti. — Sei una bambina educata — aveva sussurrato. — Taciturna e un po’ introversa, forse. — Allora non sapevo cosa significasse la parola introversa, ma non mi sembrava una gran bella cosa. La maestra mi aveva spiegato che potevo descrivere il mio aspetto fisico, magari partendo dal colore dei miei capelli, rossi come il tramonto, per poi parlare delle mie passioni e dei miei passatempi preferiti. Infine, forse mossa a compassione, aveva aggiunto che ero una bambina simpatica. Ero piccola, ma non mi fu difficile indovinare che mentiva.
Non sono mai stata simpatica a nessuno, e con gli anni sono perfino peggiorata. Del resto, con chi potevo allenarmi a diventarlo, visto che gli altri bambini mi evitavano? E sapevo a cosa dare la colpa: ai miei occhi.
— Zoe ha gli occhi gialli — non faceva che ripetere Michele appena scattava l’intervallo, mettendosi a correre per i corridoi.
Il problema non sarebbe esistito se fossi nata civetta o gatto, pensavo. Ma ero una bambina e, non potendo trasformarmi in una civetta e volare via, una mattina avevo graffiato Michele come un gatto. Mi era costato una punizione, però lui aveva smesso di prendermi in giro. Da quel giorno si era sparsa la voce che ero una bambina cattiva.


Che ne dite? Ho tralasciato una mezza paginetta di prologo perché ho trovato fosse il classico prologo frustrante e incomprensibile finché non si arriva fino alla fine del libro e quindi ho preferito dare più spazio a queste prime righe del primo capitolo che invece ho trovato più interessanti e di carattere! Devo dire che se prima la mia curiosità era lieve, adesso è cresciuta a dismisura... aiuto!

Voi cosa ne pensate? Avete in programma di leggere questo romanzo o l'avete già letto? Alla prossima!

Papertowns #30

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Papertowns (città di carta) è una rubrica ideata da me. Ad ogni appuntamento vi presenterò i nuovi libri - esclusivamente in formato cartaceo - entrati in mio possesso che siano stati acquistati, scambiati, avuti in regalo o ricevuti in omaggio da case editrici e autori.

Sera lettori! Mi sono appena resa conto che son passate più di due settimane da quando ho pubblicato la rubrica l'ultima volta, dunque dai, posso ritenermi soddisfatta. In più vi dirò... ho trovato un metodo per fare spazio. In casa ho una vecchia cassettiera inutilizzata e beh, sembrava aspettasse solo me! Ho iniziato a infilarci i libri che metto in scambio e vendita (ergo, quelli di cui mi frega poco) e... puff! Ecco lo spazio per i nuovi arrivati. Va beh bando alle ciance, vi lascio alle mie new entry.


La cacciatrice di fate
di Elizabeth May

Omaggio della Casa Editrice
Saga: The falconer #1
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 16,90 €
Pagine: 325

Trama:Lady Aileana non ha paura della notte: è nelle pieghe del buio che può compiere la sua missione. Non ha paura degli stretti vicoli di Edimburgo e dei pericoli che vi si annidano: è lì che può trovare le sue prede. Perché Aileana, giovane figlia del marchese di Douglas, nasconde un segreto: se di giorno è una perfetta gentildonna del diciannovesimo secolo, alle prese con gioielli, vestiti e feste scintillanti, di notte è una spietata cacciatrice di fate. Tutto è iniziato un anno prima, la sera del suo debutto in società: la stessa, tragica sera della morte di sua madre, uccisa da un essere soprannaturale. Da allora, Aileana sente dentro di sé una voce selvaggia che la sprona alla vendetta. Da allora, ha intrapreso un duro addestramento per imparare a combattere le fate: creature assetate di sangue che si nutrono dell'energia vitale degli umani. È stato Kiaran, il suo affascinante maestro, a fare di Aileana una guerriera, allenandola alla battaglia. E sarà lui a farle scoprire lo straordinario destino che l'attende. Perché Lady Aileana è l'ultima cacciatrice di un'antica stirpe, l'unica in grado di proteggere l'umanità la notte in cui tutte le fate si risveglieranno. La notte, ormai imminente, del solstizio d'inverno.


The golden lily (ENG)
di Richelle Mead

Acquistato su Amazon
Saga: Bloodlines #2 (Inedito in Italia)
Editore: Razor Bill
Prezzo: 8,16 €
Pagine: 408

Trama:Sydney Sage è un'Alchemista, membro di un gruppo di umani che servono da tramite tra umani e vampiri. Proteggono i segreti dei vampiri e le vite degli umani. A Sydney sarebbe piaciuto moltissimo andare al college, ma invece, è stata spedita in una scuola privata a Palm Springs, in California per proteggere la principessa Moroi Jill Dragomir dal gruppo di folli che vorrebbe causare una guerra civile a corte. Dovendo recuperare stima, Sydney è tenuta a mostrare la sua lealtà e obbedienza, e quindi deve agire e comportarsi come un perfetto esemplare di Alchemista.
Ma più si avvicina a Jill, Eddie, e specialmente ad Adrian, più si ritrova a farsi domande sui principi degli Alchemisti, sulla sua idea di famiglia, e a ciò a cui sente realmente di appartenere. La sua vita diventa ancora più complicata quando grazie a degli esperimenti con la magia Sydney sembra trovare la chiave per prevenire attacchi da parte degli Strigoi. Ma è proprio la paura di essere così speciale, magica e potente che la spaventa più di ogni altra cosa. E poi c'è il suo rapporto con Brayden, un ragazzo intelligente e carino che sembra essere fatto apposta per lei. Ma per quanto lui possa essere perfetto, Sydney si ritrova presa da qualcun altro, qualcuno con cui le è proibito stare.
Quando un segreto scioccante viene svelato e rischia di mandare il mondo dei vampiri in frantumi, la lealtà di Sydney verrà messa a dura prova come mai prima. Dovrebbe fidarsi degli Alchemisti o seguire il proprio cuore?



The indigo spell (ENG)
di Richelle Mead

Acquistato su Amazon
Saga: Bloodlines #3 (Inedito in Italia)
Editore: Razor Bill
Prezzo: 6,96 €
Pagine: 382

Trama:Sydney Sage is an Alchemist, one of a group of humans who dabble in magic and serve to bridge the worlds of humans and vampires. They protect vampire secrets--and human lives." In the aftermath of a forbidden moment that rocked Sydney to her core, she finds herself struggling to draw the line between her Alchemist teachings and what her heart is urging her to do. Then she meets alluring, rebellious Marcus Finch--a former Alchemist who escaped against all odds, and is now on the run. Marcus wants to teach Sydney the secrets he claims the Alchemists are hiding from her. But as he pushes her to rebel against the people who raised her, Sydney finds that breaking free is harder than she thought. There is an old and mysterious magic rooted deeply within her. And as she searches for an evil magic user targeting powerful young witches, she realizes that her only hope is to embrace her magical blood--or else she might be next.


Il seggio vacante
di J. K. Rowling

Acquistato usato su Libraccio
Autoconclusivo
Editore: Salani
Prezzo: 12,90 €
Pagine: 553

Trama:A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un’idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un’antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all’interno dell’amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l’unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo forte e disarmante sulla società contemporanea, una commedia aspra e commovente sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano in modo magistrale e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Farà arrabbiare, farà piangere, farà ridere, ma non si potrà distoglierne lo sguardo, perché Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina, così conosciuta, da non lasciare nessuno indifferente.


The help
di Kathryn Stockett

Acquistato su Amazon
Autoconclusivo
Editore: Mondadori
Prezzo: 10,50 €
Pagine: 526

Trama:È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all'amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.


Un posto chiamato Qui
di Cecelia Ahern

Acquistato usato su Libraccio
Autoconclusivo
Editore: BUR Rizzoli
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 393

Trama:Da quando una sua compagna di classe, anni prima, è scomparsa nel nulla, la protagonista è ossessionata dall'idea di perdere cose e persone: per questo è perennemente in fuga dai legami, siano l'affetto di genitori o l'amore del suo analista. Forse per questo ha deciso di dedicare la propria vita a cercare persone scomparse, offrendo ai familiari disperati un barlume di speranza. Poco prima di incontrare un uomo che da un anno non ha più notizie del fratello, scompare però anche lei: mentre fa jogging imbocca un sentiero poco tracciato in un bosco sconosciuto, e si ritrova in un luogo magico e reale al tempo stesso. Un posto chiamato Qui, dove finiscono tutte le cose e le persone che si sono smarrite, tutte le sensazioni, le voci, i suoni e gli odori che sono stati dimenticati. Un mondo parallelo dove Sandy ritrova i propri oggetti perduti e le persone che ha cercato per tutta la vita, dimenticando di cercare se stessa. E ora, lontana dai propri cari e dalla casa da cui per tanti anni è fuggita, Sandy vuole disperatamente una sola cosa: escogitare il modo per tornare indietro. Per la prima volta in vita sua è lei che vuole essere trovata.

Visto che bel bottino? Mi sono data agli acquisti sta volta! Allora, La cacciatrice di fate mi ispira davvero un sacco e sono contentissima che la casa editrice mi abbia accontentata e me ne abbia inviato una copia. Dopo la lettura di Bloodlines poi, non ho saputo proprio resistere al fascino di The golden lily e The indigo spell e non faccio che ammirarli da quando sono arrivati. Non so come sia riuscendo a trattenermi dall'iniziarli subito! Il seggio vacante era tra i miei buoni propositi procurarmelo, ora non mi resta che leggerlo!The help invece era da tanto che lo volevo e così ho approfittato del buono Amazon che avevo ricevuto per comprarlo. Infine c'è Un posto chiamato Qui che non avevo assolutamente in programma di comprare, ma dopo la recensione di Monica (Books Land) e dopo aver letto meglio la trama - su cui inizialmente non mi ero soffermata a lungo - ho pensato "deve essere mio" e per volere del fato (?) su Libraccio c'era usato così ho colto la palla al balzo!

Che pensate di queste entrate? Avete già letto qualcuno di questi libri o progettate di farlo? Penso che per il prossimo appuntamento ci vedremo tra un mesetto sta volta visto che il mio compleanno si avvicina. Alla prossima!

GDL *Special* "L'ospite" (The host) - Inizio terza tappa

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Buona domenica pomeriggio! Eccomi qui pronta prontissima (?) con il nuovo post per il gruppo di lettura. Ormai siamo quasi a metà lettura e siamo entrati nel vivo della storia e vedo che il libro sta riscuotendo moltissimi apprezzamenti anche da parte di coloro che lo stanno leggendo per la prima volta, non sapete quanto mi faccia piacere!

Recap Capitolo 12 - Capitolo 23
Viandante e Melanie vengono trovate dallo zio Jeb quando sono quasi in fin di vita. Dopo un'esitazione iniziale, lo zio decide di portarle nel suo rifugio sotterraneo. Viandante viene trattata come una criminale dagli altri umani. Quando l'altra zia e Jared la vedono, non esitano a schiaffeggiarla con violenza, rifiutandola. L'unico che sembra non odiarla è zio Jeb che decide di non volere che venga uccisa e affida la sua responsabilità nelle mani di Jared.
Jared, nonostante l'odio e il disprezzo, cerca di proteggere il corpo di Mel, ma tratta comunque la Viandante peggio di un animale, obbligandola a starsene rinchiusa tutto il giorno. Per poco durante un attacco la Viandante non viene uccida dai fratelli Ian e Kyle. Quando però Jared parte per una missione, lo zio Jeb decide che è venuto il momento per lei di uscire dal guscio, le da una specie di stanza tutta sua e cerca di iniziarla all'attività del rifugio. Intanto Jamie si avvicina a lei e alla fine Viandante, quando il ragazzino glielo chiede, cede e nonostante sia pericoloso, confessa che Melanie dentro di lei è ancora viva.

Reading the movie
Anche questa volta ho trovato parecchie scene del libro che nel film sono state trasposte in modo abbastanza fedele e avrei volentieri voluto riportarvele tutte, ma poi rischiavo di dilungarmi troppo e dunque ne ho scelte solo tre.

«È me che volete» dissi in faccia a Kyle. «Lasciatelo stare.»
Per un tempo interminabile nessuno aprì bocca.
«Imbrogliona schifosa» mormorò finalmente Ian, gli occhi spalancati dal terrore.
«Ho detto torna dentro» sibilò Jared alle mie spalle.
Mi voltai quanto bastava a non perdere di vista Kyle. «Non siete obbligati a proteggermi a vostre spese .»
Jared fece una smorfia e alzò una mano per spingermi di nuovo verso la cella. Mi spostai per evitarla, e il movimento mi portò verso quelli che volevano uccidermi. Ian mi prese le braccia e me le strinse dietro la schiena. D'istinto cercai di divincolarmi, ma lui era troppo forte. Mi piegò le articolazioni all'indietro, mozzandomi il fiato.
«Giù le mani!» urlò Jared e gli si avventò addosso.
Kyle lo bloccò e lo agganciò con una presa da lottatore, piegandogli la testa in avanti. L'altro uomo afferrò Jared per un braccio e gli impedì di muoversi. «Non fategli male» urlai mentre mi dibattevo.
Il gomito libero di Jared colpì allo stomaco Kyle, che tossì e mollò la presa. Jared si sciolse dalla presa degli aggressori e tornò alla carica con un pugno dritto sul naso di Kyle. Sangue rosso cupo imbrattò la parete e la lampada.
«Uccidila, Ian» urlò Kyle. A testa bassa caricò Jared e lo gettò verso lo sconosciuto.
«No!» gridammo io e Jared contemporaneamente.
Ian mollò le mie braccia e mi prese per la gola, soffocandomi. Tentai di graffiargli le mani, ma le mie unghie erano corte. Lui strinse la morsa fino a sollevarmi da terra. Che dolore... la stretta delle mani, il bruciore improvviso ai polmoni. Un'agonia. Le mie convulsioni erano un tentativo di sfuggire al dolore, più che alle mani assassine.


«Ci stai pensando troppo, Ian. Così fai il suo gioco.»
«Secondo me ti sbagli. Non so perché... ma secondo me in fondo vuole che la ignoriamo.» Sentii Ian alzarsi. «Sai qual è la cosa davvero assurda?» domandò.
«Cosa?»
«Mi sento in colpa - da morire - quando vedo che cerca di difendersi da noi. Con quei segni neri sul collo.»
«Non puoi lasciarti influenzare.» A un tratto, Jared sembrava irritato. «Non è umana. Non dimenticarlo.»
«Non sarà umana, ma ciò non significa che non sente il dolore» commentò Ian mentre la sua voce si perdeva in lontananza. «Che non soffra come una ragazza dopo che qualcuno - noi - l'ha picchiata.»



Jeb diede a Ian il piccone. Nelle sue mani, la punta di metallo affilata e annerita aveva un che di letale. Solo con un grande sforzo riuscii a non arretrare. (...) Quando vidi il sudore imperlare la pelle chiara di Ian - pochi secondi alla luce secca e rovente degli specchi luminosi erano bastati a fargli levare la maglietta - e sentii il respiro pesante di Jeb alle mie spalle, capii che mi avevano affidato il compito più semplice.
Di tanto in tanto Ian ci portava dell'acqua. C'era una donna minuta, di carnagione chiara, l'avevo vista in cucina il giorno prima - che sembrava incaricata di portare l'acqua, ma ci ignorò. Ian, ogni volta, ne portava quanta bastava per tre. Il suo voltafaccia nei miei confronti mi aveva spiazzata. Davvero non pensava più a uccidermi? Oppure aspettava soltanto l'occasione buona?


Jared Howe
Il personaggio di cui parleremo questa settimana è Jared. Jared e la sua famiglia, grazie al padre, riescono inizialmente a fuggire dall'invasione grazie al posto isolato in cui vivevano.
La casa costruita dal padre di Jared, infatti, era stata tirata su dall'uomo senza alcun permesso e non compariva in nessun documento ufficiale. Alla fine però le anime hanno la meglio e Jared - grazie alla sua furbizia e al suo temperamento - resta l'unico superstite. Le cose per lui cambiano radicalmente quando incontra Melanie e il suo fratellino Jamie. Li accoglie a casa sua e per un po', grazie alle provviste, vivono come se lì fuori non ci fosse nessun pericolo, per quanto possibile spensierati e i due ragazzi si innamorano. Quando Melanie viene catturata, Jared è costretto a lasciare la casa e insieme a Jamie va a rifugiarsi dallo zio Jeb.
Successivamente dopo l'arrivo della Viandante, Jared reagisce alla sua presenza in modo ostile, la odia senza nemmeno conoscerla e, nonostante pensi che Mel sia morta, il suo istinto è comunque di proteggerla nonostante la confusione, ma non riesce a trattarla in modo umano. Cosa ne pensate di questo personaggio?

Max Irons
Max Irons è un attore e modello britannico di classe 1985. Membro di una famiglia d'arte, è figlio dell'attore Jeremy Irons e dell'attrice Sinéad Cusack.
Ha recitato in film abbastanza conosciuti come in Dorian Grey (2009) e a fianco di Amanda Seyfried in Cappuccetto rosso sangue (2011). Dal 2013 invece si è dato al piccolo schermo e ha un ruolo ricorrente nella serie tv britannica di genere storico The white queen in cui interpreta Edoardo IV d'Inghilterra.
Nel 2013 viene scelto per interpretare Jared Howe in The host. Cosa ne pensate di Max? Era così che vi immaginavate Jared? Secondo quelli di voi che hanno visto il film ha dato una buona interpretazione? Secondo me sì.
Max è riuscito a darmi le stesse sensazioni che ho avuto durante la lettura riguardo a Jared e l'ho visto molto bene e a suo agio nel ruolo. Voi che ne dite?

Regole per commentare
In questo post potete commentare solo i capitoli che fanno parte della prima tappa, quindi dal prologo all'undicesimo. Se siete andati avanti o se state rileggendo il libro, non fate spoiler riguardo a quello che succede successivamente!
Qualche spunto sugli argomenti di conversazione: Cosa ne pensate del rapporto tra Jamie e Wanda? Sono piaciute anche a voi le storie della Viandante riguardo agli altri pianeti che ha abitato?

Calendario degli eventi
Dal 16 al 27 febbraio | Iscrizioni
23 febbraio - Inizio della prima tappa del GdL + Introduzione al film & Approfondimenti sull'autrice
Dal 23 febbraio al 02 marzo | Prima tappa: Prologo - Capitolo 11
02 marzo - Post dedicato alla prima tappa + Approfondimenti Melanie, Viandante & Saoirse Ronan
Dal 02 al 09 marzo | Seconda tappa: Capitolo 12 - Capitolo 23
09 marzo - Post dedicato alla seconda tappa + Approfondimenti Jared & Max Irons
Dal 09 al 16 marzo | Terza tappa: Capitolo 24 - Capitolo 35 | In corso!
16 marzo - Post dedicato alla terza tappa + Approfondimenti Ian & Jake Abel
Dal 16 al 23 marzo | Quarta tappa: Capitolo 36 - Capitolo 48
23 marzo - Post dedicato alla quarta tappa + Approfondimenti Zio Jeb & William Hurt
Dal 23 al 30 marzo | Quinta tappa: Capitolo 49 - Epilogo
30 marzo - Post dedicato alla quinta tappa, conclusione GdL + gioco + Approfondimenti Cercatrice & Diane Kruger

Ebbene ragazzi anche per oggi è tutto! Resto come al solito in attesa dei vostri commenti e pareri riguardo seconda parte di lettura e scusate se ci ho messo un po' a rispondervi nel post della prima tappa. Buona serata e alla prossima!

Chi ben comincia #34

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Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se l'eventuale lettura potrebbe risultare piacevole o meno.

Buondì lettori! Rieccomi qui come ogni lunedì a tenervi compagnia con questa rubrica. Oggi ho deciso di riportarvi l'incipit di uno dei libri che ho ricevuto da poco e che non vedo l'ora di leggere.


Un posto chiamato Qui
di Cecelia Ahern

Jenny-May Butler, la bambina che abitava di fronte a casa mia, scomparve quando ero piccola.
La polizia irlandese aprì il caso e diede inizio a una lunga ricerca. Per mesi ogni sera la storia di Jenny-May era al telegiornale, ogni mattina compariva sulle prime pagine dei quotidiani, ovunque se ne parlava. L'intero Paese si mobilitò; per me che avevo dieci anni era la più grande ricerca di una persona scomparsa che avessi mai visto e in qualche modo sembrava coinvolgere chiunque.
Jenny-May Butler era una bellezza con i capelli biondi e gli occhi azzurri che sorrideva radiosa dallo schermo della TV nei soggiorni delle case; la gente si commuoveva e i genitori abbracciavano i propri figli un po' più forte prima di mandarli a letto. Era nei sogni e nelle preghiere di tutti.
Aveva dieci anni, la mia stessa età, ed eravamo in classe insieme. Ogni giorno fissavo la sua bella fotografia al telegiornale e ascoltavo parlare di lei come se fosse un angelo. Da quello che dicevano, non si sarebbe mai immaginato che tirasse i sassi a Fiona Brady durante l'intervallo, quando la maestra non guardava, oppure che mi chiamasse "vacca con i ricci" davanti a Stephen Spencer perché andasse dietro a lei invece che a me. No, in quei pochi mesi era diventata un essere perfetto, e a me non sembrava giusto rovinare tutto. Dopo un po' dimenticai le cose cattive che aveva fatto, perché non era più semplicemente Jenny-May; era Jenny-May Butler, la dolce bambina scomparsa di quella brava famiglia che piangeva ogni sera al notiziario delle nove.
Non venne mai ritrovata, nemmeno il suo corpo, non una traccia; sembrava essersi volatilizzata. Non furono visti personaggi sospetti aggirarsi nei paraggi, nessuna telecamera a circuito chiuso riprese i suoi ultimi spostamenti, non ci furono testimoni né indiziati. Interrogarono tutti. Gli abitanti della nostra via iniziarono a sospettare l'uno dell'altro.


Che ne dite? A me sembra davvero molto promettente come inizio. Ovviamente mi è venuto da chiedermi dove fosse effettivamente sparita questa bambina, ma già la trama del libro lo suggerisce e non vedo l'ora di vedere come l'autrice tratterà questo argomento e questa fantastica idea che ha avuto! Mi è piaciuta anche molto la breve riflessione sul modo in cui viene vista dagli altri Jenny-May dopo la sua scomparsa e il messaggio che l'autrice ha voluto trasmettere in quelle poche righe.

Voi cosa ne pensate? Avete in programma di leggere questo romanzo o l'avete già letto? Alla prossima!

Take a look #12 - A marzo in libreria... uscite da non perdere!

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Take a look (dai un'occhiata) è una rubrica ideata da me a cadenza mensile che vuole mettere in evidenza i libri in uscita nel mese, che considero interessanti e da non perdere. Quindi ci sarà un appuntamento ogni mese in cui presenterò le varie anteprime dei titoli che hanno attirato la mia attenzione!

Buona sera lettori! Eccomi con un nuovo appuntamento di questa rubrica, meglio tardi che mai. Inizialmente avevo avuto l'impressione che non uscissero moltissimi titoli a marzo, ma mi sbagliavo eccome. Alla fine sono giunta alla conclusione che c'è un sacco di roba interessante!
Come sempre la rubrica è divisa in due parti, quella relativa alle novità e quella relativa ai libri che sono continui di saghe già avviate.

Le novità

Nella sezione novità oggi vi presento ben tre titoli! Il primo avevo scoperto che sarebbe uscito già il mese scorso e ne sono assolutamente entusiasta. La trama mi ispira tantissimo.
Titolo: Half bad
Autore: Sally Green
Saga: Half Life Trilogy #1
In libreria: 19 marzo
Editore: Rizzoli
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 400
Trama:In una Londra contemporanea e alternativa dove la magia esiste, Incanti Bianchi e Neri combattono una guerra millenaria e spietata. Appartenere a un fronte definisce il proprio ruolo nel mondo, decreta i nemici, garantisce compagni e alleati.
Nathan vive invece in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più crudele mai esistito, è spaccato a metà, vessato dalla sorellastra con cui è cresciuto, controllato dal Concilio che non si fida di lui, perennemente in bilico tra le due facce della sua anima. Nathan in realtà è soltanto molto solo, e spaventato: intrappolato in una gabbia, ferito e in catene, deve fuggire prima del suo diciassettesimo compleanno, o morirà.
E anche se non vuoi lasciarti andare, è difficile rimanere aggrappati alla metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, e della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.


Gli altri due sono entrambi firmati Mondadori - cavolo questo mese ci stanno dando dentro! - il primo non lo conoscevo e l'ho scoperto solo qualche giorno fa, non sembra niente male. Il secondo sembra parecchio ispirante e alquanto particolare.
Titolo: La quinta onda
Autore: Rick Yancey
Saga: La quinta onda #1
In libreria: 18 marzo
Editore: Mondadori Chrysalide
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 520
Trama:Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l'unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare. In un'avventura che mescola la suspence de La guerra dei mondi e l'azione di Io sono leggenda, Rick Yancey narra l'avvincente lotta di una giovane donna determinata e temeraria.
Titolo: L'ultimo sogno
Autore: Valentina Fontana
In libreria: 11 marzo
Editore: Mondadori Chrysalide
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 372
Trama:Esiste un mondo dove ogni cosa è possibile: volare nello spazio, conoscere migliaia di persone, uccidere per gioco.
Basta un casco per collegarsi alla realtà virtuale che connette tutte le menti.
Qualsiasi esperienza è a portata di mano, è più vera della realtà, più vivida di un sogno, è il luogo che realizza ogni desiderio. Il suo nome è: ONYRICON. Ma c’è chi nella rete si perde, come Miri, la migliore amica di Zoe, rimasta intrappolata in X-stream, un social network pirata.
Quando gli iscritti cominciano a morire sul serio, Zoe capisce che deve agire.
Bastian è l’unico che può aiutarla. Un tempo le ha spezzato il cuore. Ora deve salvarle la vita.



Le saghe

Anche per la sezione delle saghe ho tre titoli di cui parlarvi. Il primo è il volume conclusivo della saga della Roth ed è molto atteso! Io l'ho già letto in lingua (quitrovate la mia recensione senza spoiler) e l'ho adorato. Sono sicura piacerà tanto anche a voi.
Titolo: Allegiant
Autore: Veronica Roth
Saga: Divergent #3
In libreria: 18 marzo
Editore: DeAgostini
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 554
Trama:La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il “sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento.
Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias.
Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.


Gli ultimi due titoli che vi mostro sono quelli di due saghe che ancora non ho avuto il piacere di iniziare. Il primo è il seguito di Legend, già lo possiedo e voglio leggerlo al più presto visto che è tanto piaciuto a un sacco di gente. Il secondo invece è il continuo della saga della Baraldi.
Titolo: Prodigy
Autore: Marie Lu
Saga: Legend #2
In libreria: 11 marzo
Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 298
Trama:June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all’ingiustizia della Repubblica quando l’inconcepibile accade: l’Elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto.
Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai Patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i Patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo Elector.
Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.

Titolo: Striges. La voce dell'ombra
Autore: Barbara Baraldi
Saga: Striges #2
In libreria: 11 marzo
Editore: Mondadori Chrysalide
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 492
Trama:Zoe sognava di ribellarsi al suo destino di strega e inseguire la libertà insieme a Sebastian, l'Inquisitore di cui è innamorata, il suo carnefice. Ma la moto su cui stanno fuggendo finisce fuori strada, e Zoe si risveglia dopo un lungo coma in un luogo ignoto. Non ricorda nulla dell'incidente, né dove si trovi Sebastian. Solo un nome mai pronunciato dalle sue labbra ricorre nei deliri della febbre: Adam. Chi è lo sconosciuto emerso dall'inconscio di Zoe? E chi sono le creature che popolano i corridoi del Santuario, l'istituto in cui le streghe della Sorellanza l'hanno accolta affinché compia il suo apprendistato? Semidei, vampiri, fate.

Che ne pensate di queste uscite? Quali sono quelle che vi ispirano di più? Io mi sono un po' fissata con Half bad, lo ammetto! E poi ci terrei ad avere anche Allegiant in italiano visto che l'ho davvero amato molto, quindi spero di procurarmelo presto. Alla prossima!

The lost cover #22

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The lost cover è una rubrica che, da brava amante di copertine, ho ideato io stessa. Ogni volta che pubblicherò un nuovo appuntamento, metterò a confronto la copertina originale di un libro con quella scelta invece per la versione italiana. Da qui la copertina perduta!

Buona sera ragazzi! Le rubriche che non muoiono (?) si rivedono e dopo non so quanto tempo, eccomi a riproporvi un nuovo appuntamento. Oggi vi parlo delle cover di un libro che mi è abbastanza piaciuto e di cui attendo con ansia il seguito, Tenebre e ghiaccio di Leigh Bardugo (recensione).

Originale
Italiana
 

Non so bene da dove iniziare il confronto essendo le cover totalmente diverse. Quella originale gioca molto sui font del titolo che si intrecciano con vari ghirigori e sullo sfondo c'è il palazzo di cui si parla anche nel romanzo.La cover italiana invece è abbastanza minimalista, ma forse un po' confusionaria e meno azzeccata rispetto ai contenuti del libro. Quando l'ho vista la prima volta non mi era affatto piaciuta, poi invece ho cambiato idea quando ho avuto il libro tra le mani e ne ho sentito la consistenza molto particolare.
Comunque, mentre la copertina originale richiama le atmosfere del libro al cento per cento, quella italiana ci mostra una sorta di guerriero che stringe una spada e che ha strani segni sul braccio. Attinenza? Zero. Nonostante ciò non è una brutta cover, ma non regge proprio il confronto con l'altra secondo me. I font utilizzati nell'italiana non mi piacciono per niente, mentre il carattere usato nell'originale è proprio il punto di forza del tutto ed è quello che rende la cover davvero speciale.

Voi cosa ne pensate? Quale preferite? Personalmente sono curiosa di vedere come sarà la cover italiana del secondo volume. Fatemi sapere e alla prossima!
P.S. domandina per sondare i vostri gusti: vi piacerebbe se pubblicassi la rubrica più spesso - magari una volta una o due settimane - a posto di pubblicarla ogni morte di papa?

GDL *Special* "L'ospite" (The host) - Inizio quarta tappa

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Buona domenica pomeriggio lettori! Oggi per me non è proprio giornata, ma va beh, stendiamo un velo pietoso - spero la vostra giornata sia più rosea - e proseguiamo con un nuovo post per il gruppo di lettura!

Recap Capitolo 24 - Capitolo 35
Approfittando dell'allontanamento di Jared per la missione, lo zio Jeb cerca di far abituare il resto degli abitanti del posto alla presenza di Wanda. Inizia a girare disarmato e con l'aiuto di Jamie, Ian e Doc, inizia a fare raccontare durante i pasti a Wanda le storie riguardo agli altri pianeti che ha abitato. La tattica di Jeb funziona e col passare del tempo, Wanda riesce ad essere accettata anche se non da tutti.
Quando però Jared e Kyle tornano, le cose si complicano. Jared si infuria e in seguito Kyle aggredisce Wanda quando la trova da sola e contro ogni previsione, lei finisce col salvargli la vita e nega di essere stata attaccata di fronte agli altri per pietà. Intanto Jared si scontra con Jamie e decide di dare una possibilità a Wanda. Dopo aver sentito le teorie di Jeb e Jamie, la bacia per capire se Mel ci sia ancora dentro di lei e Mel riesce ad avere il sopravvento su di lui e lo colpisce.

Reading the movie
Anche questa volta ho trovato parecchie scene del libro che nel film sono state trasposte in modo abbastanza fedele e avrei volentieri voluto riportarvele tutte, ma poi rischiavo di dilungarmi troppo e dunque ne ho scelte solo tre.

La prima cosa che vidi fu la sagoma slanciata di Jamie, stretto al braccio di qualcuno. Qualcuno ricoperto di fango dalla testa ai piedi, tanto che quasi si confondeva con la parete della grotta. Qualcuno di troppo alto per essere Jeb; e d'altronde, alle spalle di Jamie c'era proprio Jeb. Malgrado la distanza, vidi Jeb torvo, una smorfia sul viso, come in preda all'ansia, emozione rara, per lui. Allo stesso modo, notai sul viso di Jamie un'espressione di gioia pura.
«È arrivato il momento» mormorò Ian accanto a me, la sua voce appena udibile nel crepitio delle fiamme.
L'uomo a cui Jamie era ancora stretto fece un passo avanti. Alzò lentamente una mano, come fosse un riflesso involontario, e strinse il pugno. Dalla sagoma sporca uscì la voce di Jared, impassibile, priva di qualsiasi inflessione. «E questo che significa, Jeb?»
Mi si chiuse la gola. Cercai di respirare senza risultato. Il mio cuore martellava irregolare.


«Non sei obbligata a parlare con lui, Wanda» sbottò Ian. «Non è un do-vere né una missione. Nessuno te lo ordina. Puoi scegliere.»
«No» sussurrai. «Parlerò.» Feci un altro piccolo passo. Jared mi fece segno di avanzare.
Mi fermai a un metro da lui. Ian era la mia ombra.
«Vorrei parlare da solo con la creatura, se non ti dispiace» disse Jared.
Ian non batté ciglio. «Mi dispiace.»
(...) Ian mi guardò per qualche istante, poi lanciò un'occhiataccia a Jared. Scandì ogni frase come fosse un ordine.
«La "creatura" si chiama Wanda. E tu non le torcerai un capello. Falle del male, e io raddoppierò la dose sulla tua pellaccia inutile.»
Trasalii.
Ian si voltò di scatto e avanzò a grandi passi nell'oscurità.

Di punto in bianco Kyle fece un balzo e piombò a terra con un tonfo. Ci fu un crepitio assordante. Mi sembrò che l'intera caverna stesse per crollare. La terra tremava.
Con il nostro peso avevamo rotto una lingua di roccia friabile sull'orlo della buca. Kyle si affannò in cerca di salvezza, ma le crepe si aprivano più veloci dei suoi passi.
Un lembo di terra gli si sbriciolò sotto i piedi, e con un tonfo cadde in avanti. Sotto il mio peso sbatté la testa contro una colonna di pietra. Le sue braccia persero forza e caddero inerti.
Il crepitio della terra si trasformò in un rombo sostenuto. La sentivo tre-mare sotto il corpo di Kyle.
Gli ero addosso. Le nostre gambe penzolavano nel vuoto, il vapore si condensava in milioni di gocce sulla pelle.
All'ennesimo crepitio, mi voltai indietro. Vidi una gamba di Kyle sbalzata ancora più in basso, dopo che un altro frammento di roccia aveva ceduto. Sentii il tuffo fragoroso della pietra nel fiume.
Capii che stava per cadere.
"Bene" ghignò Melanie.
"Ma..."
"Se cade, non ci ucciderà, Wanda. Se non cade, invece sì."
"Ma io non posso..."
"Sì che puoi. Vattene. Non vuoi vivere?"
Sì. Volevo vivere.
(...) Fissai il volto dell'uomo che stava per morire, dell'uomo che mi voleva morta. Privo di sensi, non somigliava più a un animale infuriato. La sua espressione era rilassata, serafica.
La somiglianza con il fratello era evidente.
"No!" protestò Melanie.
Strisciai carponi verso di lui, tastando con cura il terreno centimetro per centimetro. Avevo troppa paura per andare oltre la colonna, perciò la strin-si con la gamba sana e mi chinai a infilare le mani sotto le braccia e il petto di Kyle.

Ian O'Shea
Il personaggio di cui parleremo questa settimana è Ian. Ian vive sottoterra con i sopravvissuti e con suo fratello maggiore Kyle, non si sa molto sul passato di entrambi. Le prime volte che vede la Viandante la percepisce come se fosse una minaccia e durante uno scontro cerca anche di ucciderla, ma viene interrotto da Jeb. In seguito Ian, quando capisce che Wanda non è un pericolo ed è un essere pacifico, inizia a ricredersi sul suo conto e inizia a sentirsi molto in colpa per aver cercato di farle del male. Si affeziona molto a lei e inizia a difenderla e ad aiutare a fare la guardia quando ce n'è bisogno, tanto che sembra davvero affascinato da lei. Che ne pensate di Ian? Ancora le scene più belle che lo riguardano devono arrivare, ma personalmente è uno dei miei personaggi preferiti del libro e già sta iniziando a uscire fuori la sua vera natura.
A questo proposito, mi sembra giusto, a che ci sono, condividere questa gif di Max Irons per chiarire il concetto... che dite qualcuno è geloso di non interpretare il personaggio più amato dal pubblico? :D

Jake Abel
Jake Abel e un attore e modello americano che questo novembre compirà ventisette anni.Jake è soprattutto conosciuto per la sua interpretazione del personaggio Luke Castellan nelle adattazioni cinematografiche della saga di Percy Jackson (2010, 2013) ma anche per il suo ruolo in Io sono il numero quattro (2011) e per le sue sporadiche comparse sul piccolo schermo, la più importante delle quali nella serie Supernatural.
Nel 2013 viene scelto per interpretare Ian O'Shea in The host. Cosa ne pensate di Jake? Era così che vi immaginavate Ian? Secondo me Jake ha interpretato Ian perfettamente nel film e non riesco proprio a immaginarlo diversamente. Mi è piaciuto sia nelle scene un po' più dure, sia in quelle più dolci e piene di sentimento. L'ho semplicemente adorato!
Ho trovato queste simpaticissime gif con Jake e non ho saputo resistere, ve le ho dovute mettere! A quanto pare non siamo in pochi ad avere dubbi su come si pronunci il nome di Saoirse.

Regole per commentare
In questo post potete commentare solo i capitoli che fanno parte della terza tappa, quindi dal dal ventiquattro al trentacinque. Se siete andati avanti o se state rileggendo il libro, non fate spoiler riguardo a quello che succede successivamente!
Qualche spunto sugli argomenti di conversazione: Cosa ne pensate delle storie di Wanda? E cosa credete che gli tengano nascosto voi che state leggendo il libro la prima volta?

Calendario degli eventi
Dal 16 al 27 febbraio | Iscrizioni
23 febbraio - Inizio della prima tappa del GdL + Introduzione al film & Approfondimenti sull'autrice
Dal 23 febbraio al 02 marzo | Prima tappa: Prologo - Capitolo 11
02 marzo - Post dedicato alla prima tappa + Approfondimenti Melanie, Viandante & Saoirse Ronan
Dal 02 al 09 marzo | Seconda tappa: Capitolo 12 - Capitolo 23
09 marzo - Post dedicato alla seconda tappa + Approfondimenti Jared & Max Irons
Dal 09 al 16 marzo | Terza tappa: Capitolo 24 - Capitolo 35
16 marzo - Post dedicato alla terza tappa + Approfondimenti Ian & Jake Abel
Dal 16 al 23 marzo | Quarta tappa: Capitolo 36 - Capitolo 48 | In corso!
23 marzo - Post dedicato alla quarta tappa + Approfondimenti Zio Jeb & William Hurt
Dal 23 al 30 marzo | Quinta tappa: Capitolo 49 - Epilogo
30 marzo - Post dedicato alla quinta tappa, conclusione GdL + gioco + Approfondimenti Cercatrice & Diane Kruger

Per oggi è tutto! Resto come al solito in attesa dei vostri commenti e pareri riguardo questa nuova parte di lettura. Buona serata e alla prossima!

Recensione "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Il ladro di fulmini" di Rick Riordan

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Buongiorno lettori! Eccomi qui, finalmente. Purtroppo sono stata un po' assente perché per me è un periodaccio, sembra mi stiano capitando tutte le sfortune - tra le altre ho dovuto formattare il pc in questi gironi - ma va beh meglio parlare d'altro.
Ho finalmente finito di leggere il primo libro della serie di Percy Jackson di Rick Riordan - per il genere... meglio tardi che mai - e quindi beccatevi la mia recensione.



Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo.
Il ladro di fulmini

di Rick Riordan

Editore: Mondadori
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 361

Trama:Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale.


Recensione
Percy Jackson è un ragazzino piuttosto iperattivo e problematico.È dislessico e non riesce mai a concentrarsi a lungo sui libri per questo ha cambiato scuola ogni anno fin da quando ricordi. Non sa che i suoi disturbi sono dovuti al suo essere speciale. Percy scoprirà presto infatti di essere un semidio e che suo padre è niente di meno che uno degli dei dell'antica Grecia.
Dopo essere stato attaccato dai mostri, Percy riuscirà a raggiungere con il suo migliore amico Grover - che si rivelerà essere un satiro che per tutto il tempo ha vegliato su di lui - il Campo Mezzosangue, l'unico luogo sicuro per i semidei, pagando però un caro prezzo.
Una volta al Campo Mezzosangue, Percy inizierà a scoprire di più sull'identità di suo padre e sul vero mondo che si è sempre nascosto proprio dietro ai suoi occhi. Gli verrà assegnata un'impresa e in un paio di settimane sarà costretto a fare tutto il possibile per evitare che si scateni una guerra sull'Olimpo.

Era da tempo che mi ripromettevo di leggere questo libro e sono proprio felice di essermi decisa e di averlo fatto. Mi è piaciuto davvero molto lo stile di scrittura e narrazione di Riordan come anche l'incredibile mondo che è riuscito a creare basandosi sulla mitologia. Percy è un protagonista adorabile e la storia è piena di moltissimi altri personaggi interessanti.

Soltanto una cosa durante la lettura non mi ha convinta. Dopo che Percy parte per la sua impresa con Annabeth e Grover, nel giro di poche pagine gli capita di tutto e di più. I tre vengono in continuazione attaccati dai mostri più disparati che sembrano essere dietro a ogni angolo. Ho avuto l'impressione che per una settantina di pagine circa, la storia sia uscita un po' fuori dai binari e che sia andata avanti senza seguire un vero e proprio filo logico. Poi per fortuna il libro si è ripreso nel finale, tornando ad essere bello e completo come nella prima parte.

Alla fine comunque questo primo libro della saga di Riordan si porta a casa un voto niente male, posso tranquillamente dire che mi ha soddisfatta e di sicuro proseguirò la lettura con gli altri volumi perché sono proprio curiosa di sapere cosa succederà a Percy!



Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo di Rick Riordan
  1. Il ladro di fulmini, 2010 (The lightning thief, 2005)
  2. Il mare dei mostri, 2010 (The sea of monsters, 2006)
  3. La maledizione del Titano, 2011 (The Titan's curse, 2007)
  4. La battaglia del labirinto, 2011 (The battle of the labyrinth, 2008)
  5. Lo scontro finale, 2012 (The last olimpian, 2009)

The lost cover #23

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The lost cover è una rubrica che, da brava amante di copertine, ho ideato io stessa. Ogni volta che pubblicherò un nuovo appuntamento, metterò a confronto la copertina originale di un libro con quella scelta invece per la versione italiana. Da qui la copertina perduta!

Buona sera ragazzi! Eccomi da brava con un nuovo appuntamento di questa rubrica. In realtà avrei voluto postarlo domani, ma ho in programma altro e allora ho anticipato a sta sera. Oggi voglio mettere a confronto insieme a voi le cover di un libro uscito da poco nelle nostre librerie La cacciatrice di fate di Elizabeth May.

Originale
Italiana
 

Va beh, devo ammettere che questa volta sono totalmente di parte. Adoro all'ennesima potenza la cover originale, c'è poco da fare. Mi piace troppo, me ne sono innamorata la prima volta che l'ho vista e le sono devota. Amo la modella che interpreta la protagonista in primo piano: il vestito che indossa, le armi che impugna, l'espressione da combattente ferita sul suo volto e la determinazione che riesce ad esprimere. Mi piacciono molto anche lo sfondo e i font e trovo che nel complesso la trama venga rispecchiata alla perfezione.
Per quanto riguarda la cover italiana invece ho meno da dire. Mi piace abbastanza, è molto carina, ma sa tanto di già visto. Insomma, non ci vedo niente di speciale, ecco. Mentre quella originale secondo me, seppur ricalcando elementi classici, è davvero particolare, la nostra invece è un po' troppo scialba, anonima e non particolarmente invitante o suggestiva. Semplicemente non trovo che regga il confronto neanche alla lontana.

Voi cosa ne pensate? Quale preferite? Io vi dico solo che a forza di guardare la cover originale mi è venuta di nuovo voglia di iniziare il libro al più presto. Fatemi sapere e alla prossima!

Mastereader una nuova reading challenge per i lettori più accaniti!

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Buongiorno lettori! Oggi sono qui per parlarvi di un nuovo progetto a cui partecipo col blog ideato proprio per voi che adorate leggere e soprattutto a coloro a cui piacciono le sfide.

La mastereaderè una nuova reading challenge ideata da Lucrezia, del blog Il libro che pulsa. Si tratta di una vera e propria gara letteraria a tappe ospitata da cinque blog diversi. Ogni tappa sui vari blog durerà due mesi e ogni partecipante dovrà affrontare il tema - diverso da blog a blog - per superare la tappa e passare allo step successivo. Per passare le prove occorrerà ovviamente leggere e anche recensire per dimostrare di aver letto.

Ci saranno in palio un sacco di bellissimi premi libreschi e la quantità potrà variare in base al numero di partecipanti! Comunque, per capire meglio come funziona la challenge, quali sono i premi e come partecipare, vi rimando al post col regolamento integrale scritto la Lucrezia -al quale potrete iscrivervi se avete voglia di partecipare - in cui è spiegato tutto più chiaramente e in cui è già in corso, proprio da oggi, la prima tappa!

Il mio blog ospiterà la quarta e penultima tappa. Spero di vedervi partecipare in numerosi e mi raccomando superate tutte le tappe per arrivare anche alla mia! Speriamo tutte che l'idea vi piaccia e che decidiate di cogliere la sfida e divertirvi insieme a noi. Vi lascio il codice del bannerino e il calendario. Buone letture e alla prossima!

<a href="http://readbelieve.blogspot.com/2014/03/mastereader-una-nuova-reading-challenge.html"> <img src="http://i.imgur.com/wbPF1JO.png"> </a>

GDL *Special* "L'ospite" (The host) - Inizio quinta tappa

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Buona domenica lettori! Visto che al pomeriggio e alla sera sarò via, ne sto approfittando del tempo libero di questa mattina per pubblicarvi questo post dedicato alla quarta tappa appena passata e che segna l'inizio della quinta e ultima.

Recap Capitolo 36 - Capitolo 48
Dopo una chiaccierata con Jared, Ian confessa i suoi sentimenti a Wanda che, soffocata dalle proteste di Mel, si ritrova ad essere confusa davanti alle sue dichiarazioni non avendo mai provato prima qualcosa di simile.
In seguito Jamie esce in missione con Jared e quando fanno ritorno, Jamie è ferito alla gamba. Wanda, che ha capito che gli umani le stanno tenendo nascosto qualcosa, decide di andare da Doc di nascosto e lì vede il lavoro che stanno facendo. Ogni volta che i ragazzi escono in esplorazione prendono infatti dei prigionieri e Doc prova a rimuovere le anime, ma senza successo, con la conseguente morte di anima e umano.
Wanda ne rimane sconvolta e fa a rintanarsi nel suo buco per giorni finché Jeb non la fa ragionare e riesce a farla uscire dicendole che la ferita di Jamie è infetta. Wanda si accorge all'improvviso che Mel è scomparsa e chiede l'aiuto di Ian e Jared per farla tornare e alla fine per fortuna ci riesce.
Dopo di che, si propone di andare lei stessa in missione per recuperare le medicine delle anime, ma nessuno vuole concederle tanta fiducia. Jared però è pronto a rischiare ed esce con lei di nascosto. Wanda riesce a reperire le medicine e una volta tornati guarisce Jamie e da quel momento inizia ad uscire in missione anche lei per raccogliere provviste.

Reading the movie
Anche questa volta ho trovato parecchie scene del libro che nel film sono state trasposte in modo abbastanza fedele anche se ne ho notato anche delle differenze più spiccate rispetto alle altre parti di lettura.

«Ho bisogno che mi baci, Ian. Subito. Per favore.»
Ian restò a bocca aperta. «Tu... cosa?»
«Poi ti spiego. Non è giusto nei tuoi confronti, ma... per favore, baciami.»
«Ma così rischio di sconvolgerti, di fare arrabbiare Melanie...»
«Ian!» ribattei. «Per favore!»
Ancora confuso, mi prese per i fianchi e mi attirò a sé. Era talmente preoccupato che dubitavo potesse funzionare. Io dell'atmosfera romantica non sapevo che farmene, ma forse a lui serviva.
Chiuse gli occhi e si chinò su di me, con un gesto meccanico. Le sue labbra sfiorarono con delicatezza le mie, poi si ritrasse e mi osservò con la stessa preoccupazione di prima.
Niente.
«No, Ian. Baciami sul serio. Come... come se volessi prenderti uno schiaffo. Capisci?»
«No. Cosa succede? Prima spiegamelo.»
Gli gettai le braccia al collo. Che strano: non sapevo affatto come comportarmi. Mi sollevai sulle punte e lo tirai verso di me, fino a portare la bocca all'altezza della sua.
Fossimo stati un'altra specie, non avrebbe funzionato. Un'altra mente non si sarebbe lasciata sopraffare così facilmente dal corpo. Le priorità delle altre specie erano più chiare. Ma Ian era umano, e il suo corpo reagì.

«Wanda...»
«Non abbiamo tempo. Lo farei da sola, ma non trovo l'angolazione giusta. Non c'è altro modo.»
«Non so se... ci riesco.»
«Neanche per Jamie?» Premetti con tutte le mie forze la guancia sana contro il poggiatesta, e chiusi gli occhi.
Jared stringeva la pietra che avevo trovato, grossa come un pugno. La soppesava da cinque minuti.
«Devi soltanto levarmi il primo strato di pelle. Per nascondere la cicatrice, tutto qui. Dai, Jared, siamo di fretta. Jamie...»
Digli che deve farlo, ora. E farlo per bene.
«Mel dice di sbrigarti. E di metterci un po' di forza. In un colpo solo.»
Silenzio.
«Avanti, Jared!»
Sentii l'aria muoversi e serrai gli occhi.
La prima cosa di cui mi accorsi fu il rumore di qualcosa che si spiaccicava, poi l'effetto sorpresa cessò e oltre al colpo sentii anche il dolore.
Lanciai un gemito. Non volevo far rumore. Sapevo che così avrei peggiorato la situazione. Ma era una delle tante reazioni involontarie del mio corpo. I miei occhi si riempirono di lacrime e la testa si mise a vibrare per il contraccolpo.
«Wanda? Mel? Mi dispiace.»
Le sue braccia ci avvolsero e ci strinsero al petto.
«Tutto a posto» farfugliai. «Stiamo bene. Ce l'hai fatta?»
Mi carezzò il mento per farmi voltare.
«Ah» sospirò, nauseato. «Ti ho strappato mezza faccia. Scusami.»
«No, no, va bene così. Andiamo.»

«È troppo facile. Non mi diverto neanche più» si lamentò Kyle.
«Sei tu che hai voluto venire» commentò Ian.
I due fratelli, nel retro chiuso del furgone, stavano dividendo la merce - articoli di drogheria e da toeletta - che avevo appena ritirato in negozio. Era pieno giorno, e il sole splendeva su Wichita. Non era caldo come nel deserto dell'Arizona, ma più umido sì. L'aria era infestata da minuscoli moscerini.
Jared si diresse verso la statale, fuori città, attento a non superare il limite di velocità. Una costrizione che continuava a irritarlo.
«Non ti sei ancora stancata dello shopping, Wanda?»
domandò Ian.
(...) Kyle aveva ragione, era fin troppo facile, per essere anche divertente. Spingevo il carrello lungo i corridoi, sorridendo a chi mi sorrideva, e lo riempivo di prodotti a lunga scadenza. Di tanto in tanto prendevo anche qualcosa di fresco, per i ragazzi nascosti nel retro del furgone. Panini già pronti nel negozio di gastronomia, o cose del genere. E magari qualche dolcetto. Ian aveva una passione per il gelato alla stracciatella. Kyle impazziva per i dolci al caramello. Jared mangiava qualsiasi cosa; si era abituato ad accontentarsi, e negli anni aveva adottato uno stile di vita in cui i capricci erano un fastidio, e le necessità un fardello da sopportare. Ecco perché era così bravo: non piegava le priorità al proprio egoismo.

Jeb Stryder
Il personaggio di cui parleremo questa settimana è lo zio Jeb. Di lui sappiamo, tramite i ricordi e pensieri di Mel, che prima della conquista aliena era uno di quegli uomini un po' svitati con la fissa per la fine del mondo. Jeb infatti, come scopriamo poi in seguito, aveva già il suo piano per l'apocalisse e aveva fatto vedere a Mel dei disegni del suo rifugio che poi sono quelli che seguono prima Jared e Jamie e poi Mel e Wanda per arrivare nel rifugio.
In seguito alla comparsa di Wanda, Jeb è l'unico a non trattarla fin da subito come se fosse una minaccia e dimostra di essere un uomo intelligente, furbo e perspicace. Riesce a far accettare Wanda agli altri e a farsela amica.
Che ne dite di questo personaggio? Dai commenti che lasciate solitamente immagino sia uno dei vostri preferiti! Io personalmente lo adoro.

William Hurt
William Hurt è un attore statunitense di sessantaquattro anni che ha iniziato a farsi conoscere agli inizi degli anni ottanta ed è in breve diventato molto noto, ottenendo anche un premio oscar per la sua interpretazione ne Il bacio della donna ragno (1985).
Ha avuto ruoli di rilievo negli anni più recenti in A.I. - Intelligenza Artificiale (2001) The Village (2004) Into the wild (2007) L'incredibile Hulk (2008) Robin Hood (2010) e anche in Storia d'inverno (2014). Inoltre, come sapete, ha interpretato Jeb Stryder nel film di The host.
Cosa ne pensate di Mr Hurt? Vi immaginavate così Zio Jeb? Pensate abbia interpretato al meglio il personaggio? Io l'ho trovato semplicemente perfetto sotto ogni punto di vista!

Regole per commentare
In questo post potete commentare solo i capitoli che fanno parte della terza tappa, quindi dal dal trentasei al quarantotto. Se siete andati avanti o se state rileggendo il libro, non fate spoiler riguardo a quello che succede successivamente!
Qualche spunto sugli argomenti di conversazione: Cosa ne pensate del tentativo degli umani di estrarre le anime?

Calendario degli eventi
Dal 16 al 27 febbraio | Iscrizioni
23 febbraio - Inizio della prima tappa del GdL + Introduzione al film & Approfondimenti sull'autrice
Dal 23 febbraio al 02 marzo | Prima tappa: Prologo - Capitolo 11
02 marzo - Post dedicato alla prima tappa + Approfondimenti Melanie, Viandante & Saoirse Ronan
Dal 02 al 09 marzo | Seconda tappa: Capitolo 12 - Capitolo 23
09 marzo - Post dedicato alla seconda tappa + Approfondimenti Jared & Max Irons
Dal 09 al 16 marzo | Terza tappa: Capitolo 24 - Capitolo 35
16 marzo - Post dedicato alla terza tappa + Approfondimenti Ian & Jake Abel
Dal 16 al 23 marzo | Quarta tappa: Capitolo 36 - Capitolo 48
23 marzo - Post dedicato alla quarta tappa + Approfondimenti Zio Jeb & William Hurt
Dal 23 al 30 marzo | Quinta tappa: Capitolo 49 - Epilogo | In corso!
30 marzo - Post dedicato alla quinta tappa, conclusione GdL + gioco + Approfondimenti Cercatrice & Diane Kruger

Per oggi è tutto. Resto come sempre in attesa dei vostri commenti e pareri riguardo questa parte di lettura che secondo me è stata una delle più belle del libro. Buon proseguimento di giornata e alla prossima!

Talking about #11 TAG « Expectation VS Reality »

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Talking about (parlando di) è una rubrica ideata da me. Ad ogni appuntamento tratterò di un argomento diverso. A volte vi proporrò delle top ten, a volte dei meme, a volte semplicemente vi parlerò di ciò che mi passa per la testa riguardo questa o quell'altra cosa, ovviamente e rigorosamente sempre a tema libresco.

Buongiorno miei cari lettori! Ormai vi sarete abituati a vedermi latitare (o meglio, a non-vedermi) ma oggi ho trovato un pochetto di tempo per postarvi un nuovo tag che ho scoperto ieri sul blog Alla scoperta di libri e che è stato creato proprio dalla proprietaria del blog, Cristina. Ha avuto un'idea così carina - ovvero mettere a confronto situazioni libresche estreme diciamo - non ho saputo resistere e quindi eccomi qui!

Bookaholic
#1expectationHai vinto al gratta e vinci ben 100 euro da spendere, cosa fai da perfetta bookaholic li spendi tutti
HALF BAD
in una volta sola per i libri o...metti qualcosina da parte?

Dai voglio fare la brava per una volta, facciamo che ne spendo la metà e l'altra metà la metto da parte per le future uscite!

#2realityNiente, questo mese hai eccesso. Il portafoglio è vuoto con 15 miserabili euro rimasti e tantissime uscite in libreria: quale novità acquisteresti per prima?
Nessun dubbio! Acquisterei Half bad di Sally Green. Mi ispira troppo e poi ne sto sentendo parlare meravigliosamente quindi deve essere mio!

Shopping
#3expectationTantissimi libri scontati al 50% e hai soldi abbastanza per permettertene 3. Quali prenderesti dalla tua wishlist approfittando della super offerta?
CERCANDO ALASKA
POINT OF RETREAT
PERCY JACKSON LE ORIGINI DEL MITO
Cercando Alaska di John Green, perché lo voglio da tempo e boh, mi ispira particolarmente in questo momento. Poi Point of retreat della Hoover perché adoro le edizioni in brossura in lingua della serie di Slammed e la prospettiva di aspettare che la Rizzoli si dia una mossa non mi aggrada. E infine prenderei Percy Jackson & gli dei dell'Olimpo. Le origini del mito perché è un bel librone sostanzioso che contiene i primi tre della serie e averlo scontato al 50% sarebbe un affare.

#4realityAltro che sconti. Il libro che adocchiavi da tempo è improvvisamente aumentato di prezzo. Ma tu lo vuoi, lo devi avere e quindi...lo compri lo stesso. Qual'è il libro irrinunciabile?
Uhm non lo so, di solito non aumentano i prezzi dei libri per fortuna! Al massimo diminuiscono. Comunque un libro che comprerei lo stesso e a cui non rinuncerei nonostante un prezzo alto, magari Allegiant di Veronica Roth, che tra l'altro avrei già acquistato se non fosse per il dorso diverso che non corrisponde alle edizioni di Divergent e Insurgent che possiedo.

Fantasia
#5expectationPiovono improvvisamente libri dal cielo (attenti alla capoccia..) ma sono solo
DIECI PICCOLI INDIANI
del genere classico. Quale classico acciufferesti con la voglia di leggerlo?

Direi proprio Il ritratto di Dorian Grey! Già da un po' ho una certa voglia di leggerlo quindi cadesse dal cielo... tanto piacere. Magari anche Dieci piccoli indiani. Non mi lamenterei di certo.

#6realityAltro che libri piovuti dal cielo, qualcuno ha misteriosamente fatto sparire un libro dalla tua libreria, se sparisse, quale sarebbe quello di cui ti accorgeresti subito della mancanza?
Di sicuro mi accorgerei subito se sparisse uno dei miei adorati Harry Potter. Guai a chi me li tocca! Sono proprio nello scaffale su cui mi cade l'occhio più spesso.

Friendship
#7expectationUn tuo amico americano decide di far spazio nella sua libreria, ti dà la possibilità di portarti via 2 libri che sono ancora inediti in italia...Quali sarebbero?
Facile! Prenderei subito The lying game di Sara Shepard - su cui ho messo gli occhi ultimamente - e The goddess test di Aimee Carter - a cui invece faccio la corte già da un po'.

#8realityHai prestato un libro autografato (autografato!) ad un tuo amico. Lui l'ha perso, ma si offre di ricomprartelo a qualsiasi prezzo. Quale libro sarebbe?
Il libro sarebbe Perfetto di Alessia Esse. Il tutto solo perché ho autografati da lei sia quello che Segreto e quindi mi resterebbe il suo autografo comunque *pokerface*

Generosità
#9expectationUna persona misteriosa ti contatta per farti un regalo libroso, a scelta, senza limitazione di prezzo.
I SEGRETI DI AMBER HOUSE
Quale libro, che non puoi permetterti da sola, sceglieresti?

Tanto per stare in tema mi farei regalare tutta la serie di Percy Jackson e magari anche i libri di quella nuova!

#10realityIn realtà sono sempre io a regalare libri. Un libro che hai letto e che ti è piaciuto talmente tanto che lo acquisteresti anche ai tuoi amici?
Dai, per una volta voglio cambiare per non dare sempre le stesse risposte scontate, quindi rispondo I segreti di Amber House!

Incontri &scontri
#11expectationIncredibile ma vero, l'autore/autrice dei tuoi sogni, il tuo preferito, colui che mai avresti pensato di poter incontrare...è nella tua città per un incontro con i fans. Di chi si tratta, e che libro porteresti a fargli autografare?
Questa domanda mi fa pensare al mio incontro mancato con la Clare a Firenze. Ouch! Comunque direi Veronica Roth. Mi piacerebbe tanto poterla incontrare e avere il suo autografo.

#12realityI tuoi amici non ne vogliono sapere di libri e non capiscono questa smania di fare ore di fila per un autografo. Ma tu li vuoi convertire, ad ogni costo. Quale libro e quale genere gli consiglieresti sapendo che gli piacerà sicuramente?
Difficile rispondere perché ognuno di noi ha i propri gusti e quindi trovare qualcosa che mette d'accordo tutti sarebbe difficile. Magari consiglierei sia Colpa delle stelle di John Green che L'età sottile di Francesco Dimitri. Uno dei due gli piacerebbe per forza!

E per oggi è tutto! Piaciuto questo tag? Ovviamente come al solito consideratevi tutti taggati o se avete voglia di rispondere a una o più domande nei commenti, sentitevi liberi di farlo. Alla prossima!

The lost cover #24

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The lost cover è una rubrica che, da brava amante di copertine, ho ideato io stessa. Ogni volta che pubblicherò un nuovo appuntamento, metterò a confronto la copertina originale di un libro con quella scelta invece per la versione italiana. Da qui la copertina perduta!

Buondì ragazzi! Come avrete notato sto cercando di fare la brava e di mantenere il mio buono proposito di pubblicare questa rubrica più spesso. Oggi ho deciso di parlarvi delle cover di una saga molto amata e che anche io personalmente apprezzo abbastanza!

Originali
Italiane
 
 
 

Questa volta devo dire di preferire le copertine italiane. Non trovo che siano particolarmente originali, sono comunque ben pensate e d'effetto. Per quanto trovi carino il modello che interpreta Daemon sulle cover americane - infatti quando leggo praticamente me lo immagino così - le trove tutte abbastanza scialbe e in generale penso potessero essere fatte meglio. L'unica tra le tre che mi convince abbastanza è quella di Onyx. Le nostre invece le trovo tutte abbastanza carine e azzeccate e apprezzo molto anche le pietre che vengono messe sui dorsi (chi ha visto i libri capirà di cosa parlo. Ogni volta che le guardo però mi chiedo "ma la ragazza dovrebbe essere Dee - vista la somiglianza al ragazzo - o dovrebbe essere Katy?" Che dilemmi eh?

Voi cosa ne pensate? Quali preferite? Non vedo l'ora che esca da noi anche Opal. Fatemi sapere e alla prossima!

Talking about #12 Il finale di "Allegiant" (SPOILER)

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Talking about (parlando di) è una rubrica ideata da me. Ad ogni appuntamento tratterò di un argomento diverso. A volte vi proporrò delle top ten, a volte dei meme, a volte semplicemente vi parlerò di ciò che mi passa per la testa riguardo questa o quell'altra cosa, ovviamente e rigorosamente sempre a tema libresco.

Buongiorno ragazzi! Oggi ho pensato di fare un post un po' diverso dal solito come avrete capitolo dal titolo. Di solito nelle mie recensioni sto sempre bene attenta a non fare spoiler di alcun tipo, però ci tenevo a parlare e confrontarmi con voi riguardo al finale diAllegiantora che finalmente è arrivato anche nelle nostre librerie.
Io personalmente ho letto il libro praticamente subito quando è uscito in lingua proprio perché non volevo incappare in eventuali spoiler. Il finale mi ha sconvolta, ha lasciato un segno nella lettrice che c'è in me e l'ho davvero apprezzato molto. L'ho apprezzato ancora di più, però, quando ho scoperto che Veronica Roth - l'autrice - aveva creato un post nel suo blog per spiegare il proprio punto di vista a riguardo e il perché avesse deciso di prendere certe scelte.
Secondo me questo post scritto da Veronica, dovrebbero leggerlo tutti a prescindere da cosa pensano del finale. Così, ora che molti di voi ormai hanno letto il libro o lo stanno facendo, e quindi sono pronti a parlarne, ho pensato di tradurvelo in modo da poterne parlare insieme.

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attenzione
Di seguito trovate la mia personale traduzione di questo post scritto dall'autrice Veronica Roth sul suo blog personale.Se non avete letto Allegiant non leggete questo post perché contiene spoiler riguardo al finale. Se volete citare parte di questo testo, siete pregati di rimandare al mio blog dal momento che l'ho tradotto io.

«Nel mio gruppo di scrittura creativa al college, avevamo una regola: durante le sessioni, se qualcuno criticava la tua storia, non ti era permesso dire nulla. Questo per dare l'opportunità ai tuoi colleghi di interpretare il tuo lavoro senza essere messi in discussione; e anche perché il tuo punto di vista, la tua difesa, alla fine non contava nulla, anche se tu pensavi il contrario. Se le tue spiegazioni e intenzioni non sono chiare al lettore, ma sepolte all'interno nel testo, non è colpa del lettore, è colpa dell'autore.

Rispondere ai commenti dei lettori della saga di Divergent mi ha fatto sempre sentire un po' in questo modo, come se non dovessi essere io a dare spiegazioni, ma dovessi lasciare la gente parlare liberamente, anche se a volte certe critiche fanno male (e me ne fanno, sono solo una persona dopo tutto).

Quindi non è questo quello che sto cercando di fare adesso. Un sacco di persone mi hanno chiesto perché Tris muore alla fine di Allegiant, e quello che voglio fare è soltanto rispondere a questa domanda al meglio delle mie possibilità. Ma se siete preoccupati e magari avete l'impressione che stia cercando di impormi, per favore non continuate a leggere questo post - è l'ultima cosa che vorrei. Non voglio dirvi come leggere questi libri oppure dirvi che c'è solo un modo giusto di leggerli e interpretarli. Voglio solo offrirvi un resoconto personale sul come sono arrivata a scegliere di scrivere questo finale, se siete interessati a sentirlo. Prima di venire al dunque, ci tengo a dire un paio di cose:

1. Vi è permesso - anzi, vi incoraggio! - a continuare a sentirvi come già vi sentite o a pensarla allo stesso modo in cui già la pensate, riguardo al finale, senza dare troppo conto a quello che dice questo post. Io sono l'autrice, sì, ma questo libro è vostro quato mio adesso, e le nostre voci sono importanti allo stesso modo in questa conversazione.

2. Soltanto perché cerco di trasmettere qualcosa attraverso la mia scrittura, non vuole necessariamente dire che riesca a farlo bene, quindi è anche normale che magari pensiate "Ok, capisco quello che intendi, ma non penso che quello che hai cercato di fare abbia funzionato".

Ho già affermato in passato che questo finale è sempre stato parte del piano, ma una cosa che voglio sia chiara è che non l'ho scritto giusto per scioccare la gente, o per sconvolgerla, o perché sono cattiva e rude con i miei personaggi - no, no, no. Posso essere stata ingiusta con altri personaggi, in passato, ma non con lei, mai con lei. E non stavo pensando a nessuno dei miei lettori quando ho scritto questo libro; stavo pensando alla storia, perché cercare di andare incontro alle aspettative di così tante persone mi avrebbe paralizzata. Non esiste un modo per fare contenti tutti, perché il leggendario libro che contiene il finale che ogni persona adora, non può esistere - le persone vogliono cose diverse, ognuno di voi vuole cose diverse. L'unica cosa che io potessi fare era scrivere una storia onesta e fare del mio meglio.

Quello che succede ai genitori di Tris alla fine di Divergentè stato in qualche modo l'evento chiave su cui si è basata poi il resto della serie. Prima di allora, Tris aveva rifiutato i valori dei suoi genitori e i loro principi quando aveva scelto gli Intrepidi. In Divergent aveva cercato di riconciliare le sue due identità: la sua parte Abnegante, che Quattro le ricordava, e la sua parte Intrepida. È soltanto qualche attimo prima che sua madre sacrifichi la vita per la sua che Tris capisce come queste due identità in realtà si integrino insieme, riuscendo a combinare, grazie alla divergenza, altruismo e coraggio e l'amore per la sua famiglia insieme all'amore per la sua fazione. È un momento di trionfo seguito da un momento di devastazione totale, l'attimo in cui Natalie muore in modo da permettere a Tris di scappare. E non molto dopo viene anche il turno di Andrew.

Le morti dei genitori di Tris sono state delle rivelazioni, sia per Tris che per me. Per Tris, perché hanno risvegliato in lei quel potere che da un sacrificio nato dall'amore incondizionato; dopo infatti, si rifiuta di uccidere Quattro, essenzialmente preferendo dare la propria vita piuttosto che prendere la sua. In quel momento dice infatti qualcosa riguardo al potere del sacrificio, ma le sue azioni non si riflettono sulle sue intenzioni come dovrebbero - lasciarsi uccidere, in quel momento, magari sarebbe stato nobile sotto una prospettiva romantica, ma non avrebbe salvato gli Intrepidi dal siero di simulazione che li faceva comportare come zombie telecomandati, e non avrebbe nemmeno salvato Tobias dalla sua personale simulazione.

Le morti dei genitori di Tris mi hanno fatto capire che nonostante lei avesse abbandonato la loro fazione, non sarebbe mai stata in grado di separarsi davvero da loro, e che nemmeno avrebbe mai voluto farlo davvero; che il tormento del suo personaggio, la cosa a cui lei non sarebbe mai stata in grado di rinunciare, era trovare un modo per onorare i suoi genitori pur mantenendo la sua propria identità. Quello era il suo pensiero anche in Divergent, in modo meno marcato, ma poi è stato il suo chiodo fisso in modo molto più evidente in Insurgent.

Tris trascorre Insurgent tormentata dal dolore e dal senso di colpa per la morte dei suoi genitori e per la sua scelta di sparare a Will per salvarsi la vita (che è stato l'opposto di quello che ha fatto con Tobias, e che dimostra che non aveva ancora capito come non essere egoista a quel tempo). L'atto di "altruismo" che lei pensa di fare in Insurgent - quando durante lo scontro tra Eruditi e Intrepidi spia la conversazione di Max con Jack Kang disarmata, e il suo presentarsi successivamente al quartier generale degli Eruditi anche se le era stato chiesto di non farlo - erano azioni essenzialmente volte all'autolesionismo e non ad altro. Lei razionalizza queste azioni distruttive identificandole come altruiste, ma quando stanno per ucciderla, capisce che i suoi genitori non hanno dato le loro vite perché lei desse via la sua in quel modo, quando non era necessario. Capisce di aver voglia di vivere.

Esce fuori da quella situazione con una nuova consapevolezza: riesce finalmente a dare valore alla propria vita, inzia a voler risolvere i problemi senza ricorrere alla violenza, riesce a capire la verità ovvero comprende di non aver ancora scoperto cosa per lei voglia dire essere altruista, e capisce che l'altruismo non per forza comporta l'annientazione di sé.

Questo è il modo in cui Tris si sentiva all'inizio di Allegiant. Non era più intenzionata a rischiare alla sua vita senza motivo. Ancora, dentro di lei, aveva luogo una lotta riguardo a ciò che credeva riguardo all'altruismo - e quando Caleb si offre volontario per la missione suicida, si domanda se sia motivato dall'amore o dal senso di colpa. Si domanda se sia giusto e se sia etico lasciare che Caleb si safrichi per tutto il resto del libro. E mentre combatte con se stessa cercando di decidersi, sta combattendo anche con la sua identità; il suo costante chiedersi cosa essere altruisti significhi davvero è strettamente legato alla sua concezione di sé. Finalmente ottiene una risposta quando si ritrova a correre con Caleb verso il Laboratorio Armamenti, e pensa:

Lui è parte di me e sempre lo sarà. E anch'io sono parte di lui. Non appartengo agli Abneganti, né agli Intrepidi e neanche ai Divergenti. Non appartengo al Dipartimento o all'esperimento o alla Periferia. Io appartengo alle persone a cui voglio bene e loro appartengono a me. Loro, e l’amore e la lealtà che provo verso di loro, definiscono la mia identità molto più di quanto potrebbe farlo qualunque termine o gruppo."

Dopo questa riflessione, Tris assume lo stesso ruolo che i suoi genitori hanno avuto per lei quando sono morti. Lei sceglie di dare la sua vita per Caleb anche se lui l'ha tradita, allo stesso modo in cui i suoi genitori hanno dato le loro vite per lei dopo che aveva scelto di lasciarli per gli Intrepidi.

Ma questa volta, diversamente da Insurgent, l'atto non è autolesionistico. La capacità di Tris di resistere e di non lasciarsi sopraffare dai sieri (come le era successo con il siero della paura degli Intrepidi e dopo con quello della verità dei Candidi) funziona in un certo senso anche perché lei vuole che funzioni (come ad esempio con il siero dei Pacifici). Quindi quando affronta il siero della morte fuori dal Laboratorio e il siero non la uccide, ciò dimostra che lei non stava cercando la propria distruzione. Che il suo davvero altro che non era un atto d'amore per Caleb.

Alla fine, ha quella conversazione con David in cui gli dice ciò che pensa riguardo al sacrificio, che deve venire dall'amore, dalla necessità. Quella era una Tris che finalmente conosceva il modo giusto in cui credere nell'altruismo. Una Tris che sapeva chi era. Che sapeva ciò che voleva. In ogni libro lei ha cercato di emulare il sacrificio dei suoi genitori, ma ogni volta sembrava non capirne davvero l'entità, fino ad Aleggiant. Ed è in Allegiant, quando ha una forte consapevolezza della sua identità, quando ha una chiara comprensione di quello che lei (e i suoi genitori) intendevano per altruismo, che il suo viaggio si conclude.

Ho pensato più volte di intervenire e di salvarla da quella situazione sconveniente. Ci ho pensato e ci ho sofferto. Ma ai miei occhi, farlo mi avrebbe fatta sentire disonesta ed emozionalmente manipolativa. Questa era la fine che lei aveva scelto, e io ho capito che si era meritata un finale forte come lo era stata lei.

In Insurgent, quando sta per essere uccisa, urla nel vuoto "Non ho ancora finito!"

In Allegiant, chiede a sua madre "Ho finito ora?"

E sua madre le risponde "Sì. La mia cara bambina, sei stata così brava."

Capisco perfettamente come si possa essere sconvolti dalla perdita di un personaggio a cui si tiene, e sono così felice che voi teniate a lei, perché anche io ci tengo. Sono fiera di come questo finale rispecchi quelli degli altri libri, del modo in cui rifletta le perdite, del modo in cui mostra di che pasta è davvero fatta Tris e del modo in cui riesce a concludere il suo processo di trasformazione. Penso che il suo amore per il fratello sia bello, forte.

Ho visto una certa quantità di reazioni svariate al libro, e io le accetto e rispetto tutte. Ma il mio sentimento personale a riguardo non cambia. Lei mi mancherà, mi mancherà la voce di Tris nella mia testa. Ma sono davvero, davvero fiera della sua forza.»

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Ebbene ragazzi cosa ne pensate? A voi è piaciuto questo finale o no? Approvate le scelte che ha fatto Veronica? Cosa pensate di queste sue parole? Io posso solo dirvi che dopo aver letto questo post l'ho solo ammirata ancora di più. Per scrivere un finale come quello ci vogliono le palle e Veronica le ha tirate fuori ed è stata capace di fare quello che - anche secondo me - era più giusto per la trama.
Ovviamente ho sofferto anche io. Per la seconda volta nella mia vita ho pianto leggendo un libro - e questo la dice lunga - però del resto sentivo che era così che doveva andare, sapevo che era la cosa giusta. Ho apprezzato il messaggio di Veronica e ho sofferto insieme a Quattro, ho sentito il vuoto che sentiva anche lui e quando c'è stata la scena del siero della memoria ho davvero temuto che avrebbe ceduto - e quello sì che l'avrei trovato di cattivo gusto - per fortuna però così non è stato. Anche lui alla fine sceglie di essere forte. La scena conclusiva poi, in cui Quattro sparge le ceneri di Tris, è stata bella quanto straziante.

Insomma, inutile che ci stia a girare intorno, a me Allegiant (qui trovate la mia recensione)è piaciuto, ma non solo per il finale, ma proprio per il significato del libro in sé che mi ha fatto vedere tutta la saga con occhi diversi.

Aspetto con ansia di sapere anche il vostro pensiero e spero abbiate gradito questo post e la mia traduzione (visto che c'ho messo più di un'ora a farla). Alla prossima!
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