Buonasera lettori! Eccomi qui con una nuova recensione, oggi vi parlo di Il mio splendido migliore amico di A. G. Howard ovvero Splintered. Inutile che vi dica quanto mi faccia orrore il titolo italiano, vero? Ultimamente comunque sembro davvero essere diventata incontentabile con le letture. Per questo libro avevo aspettative altissime e per fortuna almeno per una volta non sono state deluse.
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Il mio splendido migliore amico
di A. G. Howard
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Editore: Newton Compton
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 384
Trama:Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?
Alyssa ha sempre cercato di non dare peso alle voci, ma quando un giorno per caso, rimasta da sola con la madre durante una visita, si rende conto che ciò che sente non è frutto della sua immaginazione, Alison le rivela che la loro famiglia è stata maledetta da quando Alice andò nel Paese delle Meraviglie. Alyssa è pronta a fare di tutto pur di riavere a casa sua madre e, più scava a fondo nella storia, più sembra che l'unica possibilità che abbia sia proprio tornare nel Sottomondo. Così una sera, passando attraverso uno specchio, si ritrova a tuffarsi nella tana del Coniglio Bianco e, in compagnia del suo migliore amico Jeb, per il quale ha una cotta da anni, entra nel Paese delle Meraviglie e la sua avventura ha inizio.
Il Sottomondo però è molto diverso di quello fiabesco descritto da Carroll, è tetro e oscuro, pieno di creature terrificanti e tutt'altro che amichevoli. E poi c'è lui, Morpheus, il ragazzo Netherling che ha fatto visita ad Alyssa nei suoi sogni quando era più piccola, misterioso ed enigmatico oltre ogni dire.
Nonostante qualche perplessità iniziale, questo romanzo è riuscito a conquistarmi completamente. La Howard ha mostrato di avere una fervida immaginazione e ha utilizzato la stramba fiaba di Carroll e il film di Tim Burton come base per tessere le trame di una storia che risulta familiare al lettore, ma allo stesso tempo diversa, nuova e fresca.
L'unica cosa che mi ha impedito di godermi la lettura al cento per cento, sono state alcune parti, a mio parere dispersive e superflue, che ho trovato troppo confusionarie e forse davvero troppo assurde.
Comunque sia, mi sono innamorata in particolare, oltre che degli intrecci costruiti con abile maestria dall'autrice, del personaggio di Morpheus. L'ho trovato estremamente interessante e accattivante, molto lontano dai soliti stereotipi e cliché. Lo stesso purtroppo non posso dire di Alyssa e di Jeb. Per quanto lei mi sia abbastanza piaciuta, il caro splendido migliore amico, non mi ha entusiasmata moltissimo.
In conclusione, non posso che ribadire il mio entusiasmo. La Howard è riuscita a stregarmi e, anche se questo primo romanzo della trilogia si conclude senza cliffhanger e quasi senza questioni in sospeso, non vedo l'ora di leggere gli altri due volumi della serie, sperando vivamente che la Newton Compton decida di portarli in Italia.

di A. G. Howard

Prezzo: 9,90 €
Pagine: 384
Trama:Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?
Recensione
Per via della sua parentela diretta con Alice Liddell, la bambina che ispirò Lewis Carroll a scrivere Alice nel Paese delle Meraviglie, Alyssa è cresciuta all'ombra di quella che lei ha sempre cercato di considerare nient'altro che una stupida favola. Eppure, nonostante lei cerchi di negarlo, le bizzarrie che la circondano da sempre sono innumerevoli. La madre Alison ad esempio, chiusa in un ospedale psichiatrico da quando Alyssa era bambina, si comporta in modo strano e, proprio come lei, sostiene di riuscire a sentire i sussurri delle piante e degli insetti che la circondano.Alyssa ha sempre cercato di non dare peso alle voci, ma quando un giorno per caso, rimasta da sola con la madre durante una visita, si rende conto che ciò che sente non è frutto della sua immaginazione, Alison le rivela che la loro famiglia è stata maledetta da quando Alice andò nel Paese delle Meraviglie. Alyssa è pronta a fare di tutto pur di riavere a casa sua madre e, più scava a fondo nella storia, più sembra che l'unica possibilità che abbia sia proprio tornare nel Sottomondo. Così una sera, passando attraverso uno specchio, si ritrova a tuffarsi nella tana del Coniglio Bianco e, in compagnia del suo migliore amico Jeb, per il quale ha una cotta da anni, entra nel Paese delle Meraviglie e la sua avventura ha inizio.
Il Sottomondo però è molto diverso di quello fiabesco descritto da Carroll, è tetro e oscuro, pieno di creature terrificanti e tutt'altro che amichevoli. E poi c'è lui, Morpheus, il ragazzo Netherling che ha fatto visita ad Alyssa nei suoi sogni quando era più piccola, misterioso ed enigmatico oltre ogni dire.
Nonostante qualche perplessità iniziale, questo romanzo è riuscito a conquistarmi completamente. La Howard ha mostrato di avere una fervida immaginazione e ha utilizzato la stramba fiaba di Carroll e il film di Tim Burton come base per tessere le trame di una storia che risulta familiare al lettore, ma allo stesso tempo diversa, nuova e fresca.
L'unica cosa che mi ha impedito di godermi la lettura al cento per cento, sono state alcune parti, a mio parere dispersive e superflue, che ho trovato troppo confusionarie e forse davvero troppo assurde.
Comunque sia, mi sono innamorata in particolare, oltre che degli intrecci costruiti con abile maestria dall'autrice, del personaggio di Morpheus. L'ho trovato estremamente interessante e accattivante, molto lontano dai soliti stereotipi e cliché. Lo stesso purtroppo non posso dire di Alyssa e di Jeb. Per quanto lei mi sia abbastanza piaciuta, il caro splendido migliore amico, non mi ha entusiasmata moltissimo.
In conclusione, non posso che ribadire il mio entusiasmo. La Howard è riuscita a stregarmi e, anche se questo primo romanzo della trilogia si conclude senza cliffhanger e quasi senza questioni in sospeso, non vedo l'ora di leggere gli altri due volumi della serie, sperando vivamente che la Newton Compton decida di portarli in Italia.
Splintered di A. G. Howard
- Il mio splendido migliore amico, 2015 (Splintered, 2013)
- Inedito (Unhinged, 2013)
- Inedito (Ensnared, 2015)